Castello Malaspina - Massa

Veduta d'insieme: la cortina bastionata racchiude il mastio e il palazzo rinascimentale.
Il bastione sud.

Il castello Malaspina domina la città di Massa raggiungibile dall'uscita omonima dell'autostrada A12 Genova-Livorno.


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Il possente castello/fortezza Malaspina domina il centro abitato di della città di Massa dall'alto di uno dei rilievi collinari rocciosi che chiudono la valle del torrente Frigido. Il toponimo 'Massa' è da sempre uno dei più usati per identificare insediamenti Toscani, essendo il suo significato originario quello di 'estesa proprietà fondiaria', quindi la città che noi oggi conosciamo semplicemente con questo nome in passato ha avuto diversi appellativi al fine di distinguersi da latre omonime località. Inizialmente fu nota come 'Massa Lunense' essendo proprietà del vescovo della vicina e più potente Luni, poi 'Massa del Marchese' dal titolo dei suoi signori Marchesi Malaspina, ancora 'Massa Cyba' dal nome dei successori dei Malaspina, i principi Cybo e infine 'Massa Ducale' dopo la sua annessione al ducato di Modena.

Il cortile delle cannoniere visto dalla loggia del palazzo.

E' quasi certo che Massa ebbe origine nel basso medioevo, in seguito alla decadenza della città costiera di Luni, sfruttanto la sua posizione al fine di avere maggiore difesa e più controllo sulla costa. Risalgono all'anno 882 le prime testimonianze dell'esistenza dell'insediamento e dal XI° secolo siamo a conoscenza di Massa come curtis fortificata della famiglia di origine Longobarda degli Obertenghi. In un diploma, datato 1164, dell'imperatore Federico Barbarossa attestante l'investitura di Obizzo Malaspina come signore del castello troviamo la prima traccia scritta dell'esistenza di fortificazioni sul colle. Il castello è sempre stato la sede dei signori di Massa e ha subito nel corso dei secoli invasioni, distruzioni e rimaneggiamenti. L'area fu oggetto di continue contese fra Lucchesi, Pisani, Fiorentini e i Visconti di Milano e di conseguenti passaggi di mano. Fra i tanti signori di Massa fu anche, nel 1315, Castruccio Castracani, nuovo signore di Lucca, al quale si deve la costruzione, più probabilmente la ricostruzione, di quello che ancora oggi è il nucleo più antico del castello: il mastio. Dal 1441signore di Massa divenne Antonio Alberico Malaspina marchese di Fosdinovo. I Malaspina rimasero signori di tutta la Lunigiana per più di un secolo, ma con la mancanza di eredi maschi e il matrimonio di Ricciarda Malaspina con il nobile genovese Lorenzo Cybo le due casate si unirono e dal 1553 il nuovo marchese divenne Alberigo Cybo, il primogenito nato da questo matrimonio. Sia i Malaspina che i Cybo elessero il castello a loro residenza e lo trasformarono profondamente costruendo un sontuoso palazzo al fianco del nucleo medievale e strettamente ad esso connesso. Ulteriori trasformazioni si ebbero dalla metà del XVII° secolo, quando il castello divenne centro di un imponente sistema difensivo costiero (a quest'epoca si deve la possente cinta bastionata con la doppia fila di troniere e le varie postazioni di artiglieria che racchiude sia il mastio che il palazzo). Fino alla seconda guerra mondiale il castello fu anche adibito a carcere.

La roccia dove sorge il Mastio.

Nel castello sono quindi chiaramente individuabili tre parti principali: il mastio trecentesco, il palazzo residenza dei marchesi e la possente cinta muraria bastionata. Dall'esterno non possiamo fare a meno di ammirare il massiccio fronte della cinta muraria costellato di cannoniere e dotato di bastioni alle due estremità nord e sud. Tutti i camminamenti e le troniere furono costruiti sopraelevando la cortina merlata esistente mentre i baluardi furono costruiti ex novo nel agli inizi del 1600. L'accesso al castello e difeso in modo eccellente: per primo ci imbattiamo in un barbacane dotato di feritoie, cancello in ferro e originariamente anche di ponte levatoio che ci immette nel primo cortile. Sul primo cortile convergono le bocche da fuoco di un bastione costruito appositamente. Da qui si accede, tramite una rampa interrotta da un fossato con ponte levatoio, all'ingresso principale, difeso anch'esso da troniere e da una bertesca in muratura e dotato di un bell'arco marmoreo ancora decorato da uno stemma dei Malaspina. Entriamo dunque nel secondo cortile, detto delle cannoniere, dal quale si accede agli spalti della cortina muraria bastionata ed è sovrastato a monte da un'impressionante cortina di roccia sulla quale sorge il mastio. Un fossato scavato nella roccia separava questo dal terzo cortile, quello della residenza dei marchesi. Le difese di questa porta sono andate quasi totalmente perdute. Una volta nel terzo cortile, di forma trapezoidale, ci troviamo davanti alla facciata affrescata (gli attuali affreschi non sono originali ma sono stati ricreati dai pochi frammenti che di essi erano rimasti) del palazzo cinquecentesco abbellito con loggette e decorazioni in marmo. Sula sinistra del cortile un ponte in muratura, un tempo levatoio, separa la residenza dal mastio. Questo era un corpo a se stante e nessuno, tranne la guarnigione, poteva accedervi. Esso ha una particolarità quasi unica nel suo genere, almeno in Toscana: le sue pareti verticali non sono in muratura ma ottenute lavorando la roccia esistente (bisogna pensare che da queste parti uomini specializzati in questo lavoro non mancavano, visto la vicinanza con le cave di marmo). Sulla sommità delle mura e dei camminameti di ronda del mastio è ancora intatta la merlatura.

Il castello Malaspina di Massa, oltre ad essere uno dei più vasti complessi fortificati Toscani può essere considerato quasi un museo a cielo aperto delle varie fasi di sviluppo dell'architettura fortificata che qui sono in particolar modo bene identificabili. Tutto il complesso è stato recentemente riaperto al pubblico dopo anni di restauri, ancora in corso in alcune parti del castello. La visita è a pagamento durante i fine settiamana e il periodo estivo.

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