Castello dell'Imperatore  (Prato)

Il fronte principale a Ovest. La Torre al centro risale al fortilizio preesistente. La Torre a sperone al centro della cortina muraria Est.

Il castello sorge nel centro storico della città di Prato.


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Il Castello dell'Imperatore, conosciuto anche come  Fortezza di S.Barbara, può essere considerato la più importante testimonianza architettonica dei secoli XI°-XIII° presente nella città di Prato. La sua particolarità, e anomalità, principale è che si tratta di uno stupendo esempio di maniero Svevo che avrebbe potuto trovare la sua collocazione storica  nell'Italia del Sud, senza sfigurare accanto a capolavori di architettura fortificata come Castel Del Monte o Lagopesole. Questo è dovuto al fatto che la sua costruzione fu iniziata nel 1248 per volere dell'Imperatore Federico II di Svevia, nell'ambito di un progetto atto a porre sotto controllo militare le principali vie di comunicazioni che dal sud del paese portavano in Germania.

La costruzione fu probabilmente eseguita da maestranze fatte giungere appositamente dalla Puglia, su un terreno, che già ospitava una piccola fortificazione, donato all'imperatore da una famiglia Ghibellina Pratese.

Planimetria del Castello

Il castello ha una pianta quadrata, con quattro torri  agli angoli e altre quattro, di cui due disposte a sperone e due ereditate dal precedente fortilizio, al centro di ogni lato della cortina muraria. Il coronamento delle mura e delle torri è effettuato lungo tutto il perimetro con i caratteristici merli Ghibellini a coda di rondine. Le torri della preesistente fortificazione  inglobate nella fortezza hanno pregiudicato il risultato geometrico della pianta, non perfetto come negli altri castelli Svevi dell' Italia meridionale. L'ingresso principale , un portale con arco sestiacuto, è impreziosito - e qui notiamo come lo stile Svevo subì anche l'influenza architettonica locale - con elementi decorativi dicromi ottenuti alternando  fasce di marmo bianche e verdi. Da notare anche come sia stato accurato lo studio sul posizionamento delle feritoie, al fine di consentire sia il tiro 'di faccia' che quello 'fiancheggiante'. L'immagine del castello nel suo insieme risulta essere una perfetta fusione fra la forma e la funzione militare.

L'interno del castello non conserva nessuna traccia degli edifici originali che erano molto probabilmente disposti, come soluzione classica dell'architettura geometrica Federiciana, su quattro ali simmetriche al cortile. Fino ai recenti restauri l'interno era occupato da strutture moderne, essendo stato il castello adibito per lungo tempo a carcere. Anche addossate alle mura esterne erano sorti alcuni edifici, per fortuna oggi completamente rimossi.

Il centro storico di Prato è ricco di testimonianze architettoniche medievali, come il Duomo o il Palazzo Pretorio, ma è importante ricordare che la città conserva ancora larghe porzioni della cinta muraria ben visibile in più tratti anche se non più agibile lungo il camminamento di ronda.

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