Castello di Rondine

Fra gli alberi svetta il mastio.
Sulla sinistra del mastio partiva la cinta muraria.

Il castello di rondine sorge nel comune di Arezzo, a pochi chilometri da Castiglion Fibocchi. Dal capoluogo è raggiungibile seguendo le indicazioni per quest'ultimo paese. La strada, sterrata, che porta sotto i resti del castello è segnalata da un normale cartello stradale senza accenno alla presenza dei ruderi.


La porta d'ingresso del mastio.

Il castello di Rondine fu nel medioevo una delle più potenti roccaforti del contado aretino fra il Valdarno e il Casentino.

Oggi è diruto e abbandonato, invaso dalla vegetazione tanto da renderne difficile l'identificazione. Sorge al centro di una proprietà privata ed è recintato in quanto pericoloso addentrarsi tra i ruderi  per la possibile caduta di pietre. Il possente mastio in parte svetta ancora ed è quasi intatto, tra gli arbusti si possono notare anche i resti della cinta muraria.

La sua costruzione risale ai secoli XII°-XIII° ed fu eseguita dal comune di Arezzo. Nel 1287 fu conquistato dai Guelfi fuoriusciti da Arezzo e divenne il loro punto di forza fino al 1323, quando il Vescovo Guido Tarlati lo riassediò e ne riottenne il controllo. Pochi anni dopo, nel 1338, Rondine, come del resto Arezzo e il suo distretto, passò sotto la Repubblica Fiorentina e non venne più interessato in fatti storici rilevanti, tanto da venire abbandonato e lasciato lentamente andare in rovina. Oggi si trova in una proprietà privata.

 

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