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ANIME, ANGELI E DEMONI

(Gen. 1,26s. Dan. 6,17-23. Ap. 12,7ss)

Dio ha creato le cose visibili (che tutti ammettono) e le cose invisibili (che oggi molto negano). Tra queste emergono le "anime umane" e gli "angeli", dei quali una parte si ribellò a Dio dando origine ai "demoni".

S. Francesco d’Assisi "con grande fervore ed esultanza andava predicando il ritorno a Gesù di città in città, di paese in paese. La sua parola era come fuoco bruciante, penetrava nell’intimo dei cuori riempiendo tutti di ammirazione" (1). Il 15 agosto 1222 – come assicura Tommaso da Spalato, arcidiacono della cattedrale di Bologna – predicò a Bologna nella piazza maggiore a una enorme folla tra cui uomini dottissimi e tutti i diecimila studenti universitari di allora. Suscitò tanto entusiasmo che, dopo la predica, tutti lottavano per avvicinarsi a lui e poterne toccare almeno il lembo della tunica. Ebbene, questo fu l’argomento che svolse: "Gli uomini, gli angeli e i demoni". Il Poverello di Assisi ritorni con il suo spirito e con la sua preghiera a ricordarci queste tre grandi verità.

 

1. L’ANIMA UMANA esiste davvero! È Dio che l’ha creata e l’ha voluta a sua immagine e somiglianza e l’ha resa immortale (2). Guai se non la salviamo per la felicità eterna! Chi non la salva, la danna per sempre! Gesù ammonisce: "Che giova all’uomo se guadagnerà tutto il mondo e poi perderà la propria anima? O che cosa l’uomo potrà dare in cambio della propria anima? Poiché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli e renderà a ciascuno secondo le sue azioni" (3).

 

2. GLI ANGELI. Il Papa Giovanni Paolo II alle molte persone che ne negano l’esistenza dice: "Se ci si volesse sbarazzare degli Angeli, si dovrebbe rivedere radicalmente la Sacra Scrittura stessa e con essa tutta la storia della salvezza".

Infatti la Bibbia frequentemente parla degli Angeli come di coloro che trasmettono e spiegano i messaggi di Dio, che sono mediatori, custodi, protettori e ministri della divina giustizia (4). Proteggono Lot; salvano Agar e suo figlio; fermano la mano di Abramo che sta per immolare suo figlio Isacco (Gen. 19; 21; 22). Guidano il popolo di Dio nel deserto (Es. 23, 20ss.). Assistono i Profeti, specialmente Isaia, Ezechiele, Zaccaria (5).

La Bibbia parla pure chiaramente degli Angeli Custodi: Abramo invia il suo servo dicendogli: "Dio manderà il suo Angelo davanti a te" per proteggere il tuo viaggio e la tua delicata missione (6). Tobia, augura felice viaggio al figlio Tobiolo e al suo compagno, assicurando che l’Angelo di Dio li accompagnerà con la sua protezione (7).

Un Angelo protegge e salva Daniele nella fossa dei leoni (8). I Salmi ricordano sovente gli Angeli e la loro protezione. (9). Il Nuovo Testamento parla degli Angeli 138 volte.

Gesù è al centro di moltitudini di Angeli. "Il Figlio dell’uomo (il Salvatore) verrà nella sua gloria con tutti i suoi Angeli" (Mt. 25, 31). Costoro sono stati creati per mezzo di Lui e in vista di Lui (Col. 1, 16).

Gesù, arrestato nel Getsemani, esclama: "Credi che io non possa pregare il Padre mio che mandi subito in mia difesa più di dodici legioni di Angeli? (Mt. 26, 53).

Essi sono portatori della salvezza eterna: "inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza" (Ebr. 1,14).

Gesù è a contatto con gli Angeli nei momenti più importanti della sua vita. Nell’annunciazione l’Angelo dice alla Madonna che diventerà Madre del Salvatore. Nella santa notte di Natale molti Angeli cantano gloria a Dio. Per la fuga in Egitto l’Angelo avverte Giuseppe di condurre Gesù in esilio per salvarlo dalle ire di Erode. Per il ritorno dall’Egitto un Angelo dà ordine di ritornare a Nazaret. È un gruppo di Angeli che nel deserto dopo le tentazioni di Satana, si accostano a Gesù e lo servono. È un Angelo che nel Getsemani discende a confortare il Redentore. Gesù accarezzando i bambini dice: "Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro Angeli nel Cielo vedono sempre la faccia del Padre" (10): così ci assicura pure della esistenza degli Angeli Custodi. Ed ecco gli Angeli della Risurrezione, i quali sul sepolcro di Gesù rimasto vuoto dicono alla Maddalena e alle pie donne: "Non è qui, è risorto!" Nella descrizione che Gesù fa della fine del mondo, gli Angeli squilleranno le trombe svegliando tutti i morti per chiamarli al Giudizio Universale, mentre Cristo apparirà nella sua gloria con tutti i suoi Angeli (Cfr. Lc. 9,26; 12, 8-9).

La Tradizione è sempre stata unanime nel credere a questa verità (non definita, ma sempre creduta). I Padri e i Dottori della Chiesa sono sempre stati devoti degli Angeli. Il P. Pio da Pietrelcina era devotissimo dell’Angelo Custode e ripeteva: "Risponde ad ogni mio desiderio con prontezza e docilità ammirabile e commovente".

3. I DEMONI sono Angeli ribelli a Dio e perciò piombati nell’inferno e che vanno girando sulla terra per la perdizione eterna delle anime, come ci insegna la Bibbia: "Scoppiò una guerra nel Cielo: Michele e i suoi Angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in Cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e Satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato e con lui furono precipitati anche i suoi angeli" (11). Isaia dice: "Come mai sei caduto dal Cielo, o Lucifero?" (12) Gesù, ai discepoli che si vantano di scacciare i demoni nel suo nome, afferma: "Io vedevo Satana cadere dal Cielo come folgore" (13).

S. Giovanni scrive: "Il Figlio di Dio (Gesù) è venuto nel mondo per distruggere le opere del diavolo" (1 Gv. 3,8).

Il celebre scrittore Vittorio Messori scrive: "È difficile dimenticare l’eco, immensa e rabbiosa, suscitata da Paolo VI, colpevole solo di aver pronunziate le parole così irrise perché così temute: Inferno, Diavolo. Le ideologie dominanti sono tutte unite in un comune dogma fondamentale: l’isterica negazione del peccato" e quindi dell’inferno e del diavolo (14). La stessa furente levata di scudi si è scagliata quando Giovanni Paolo II ha parlato del Diavolo: insulti, derisioni e perfino volgarità da parte dei laicisti. Eppure è certo che il diavolo esiste, e la sua più grande vittoria sta nell’essere riuscito a far negare la sua stessa esistenza, così può agire indisturbato.

Paolo VI afferma: "Oggi, uno dei bisogni maggiori, è la difesa da quel male che chiamiamo demonio. Un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà, misteriosa e paurosa. Esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesiastico chi rifiuta di riconoscerla esistente. Come afferma la Bibbia, egli fu l’istigatore subdolo e fatale del primo peccato, il peccato originale (15). Per tre volte ha tentato Gesù nel deserto, Gesù lo qualifica per tre volte "principe di questo mondo" (16). Gesù scaccia i demoni, che a volte sono una moltitudine.

S. Paolo lo chiama "il dio di questo mondo" e ammonisce: "Rivestitevi dell’armatura di Dio per potere affrontare le insidie del diavolo" (Ef. 6,11).

S. Giacomo Apostolo dice: "Sottomettetevi dunque a Dio e resistete al diavolo" (17).

Questa la pressante esortazione di S. Pietro: "Siate temperanti e vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistete saldi nella fede" (18).

Questo terribile nemico lo vinceremo se saremo innamorati del grande amico Gesù, e se saremo molto devoti della Madonna, la quale – come ripeteva Pio XII – è la "vincitrice di ogni battaglia".

Così, ci assicura S. Paolo, "quel Dio, che è la fonte della nostra pace, stritolerà ben presto Satana sotto i nostri piedi" (19).

ESEMPIO. Uno dei Santi più devoti degli Angeli e uno dei più forti lottatori contro i demoni è S. Francesco di Assisi. Il diavolo lo tenta spesso e accanitamente. Lui per avere la sicurezza di vincerlo, prega con grande fervore, si flagella, a volte si getta senza vesti nella gelida neve oppure tra le spine di un roseto dal quale esce tutto insanguinato e lacerato, ma vittorioso. Il diavolo più volte giunge perfino a percuoterlo, come avvenne a Roma quando fu ospite del Card. Leone di S. Croce: nella notte numerosi diavoli "gli mossero una lotta spietata; lo fustigarono per lunghissimo tempo e tanto duramente da lasciarlo alla fine quasi mezzomorto" (20) (Ciò è capitato molte volte pure a P. Pio da Pietrelcina). Ma il suo infuocato amore a Gesù e la sua tenerissima devozione alla Madonna gli fecero riportare sempre le più strepitose vittorie, tanto che – come scrive Tommaso da Celano e S. Bonaventura – appena morto, la sua anima è volata ad occupare il posto più bello nel Paradiso: quello lasciato libero dal principe dei demoni, Lucifero (21).

Chi vince il diavolo sulla terra, abiterà per sempre tra gli Angeli nel Cielo.

PROPOSITO. Per noi e per tutte le persone più tentate preghiamo con fede la Madonna.

Ripetiamo ogni giorno la bella preghiera: "Angelo di Dio..."

(1) FF. 358

(2) Cfr. Gen. 1,26s e Sap, 2,23s. e
3,1–10

(3) Mt. 16,26ss.

(4) Cfr. Dan. 7, 15ss.; 8,15ss. Tob.
12,12. Apoc. 8ss.

(5) Cfr. Is. 6,2s. Ez. 1 e 9 Dan. 6,23 e
7,10 e 9,21. Zac. 1,7ss. e 2

(6) Gen. 24,7ss.

(7) Tob. 5,17 – 22

(8) Dan. 6,17 – 23

(9) Salmi 33 e 90 e 91 ecc.

(10) Mt. 18,10

(11) Apoc. 12,7ss.

(12) Is. 14,12ss.

(13) Lc. 10,17s.

(14) Messori, "Scommessa sulla morte"

(15) Cfr. Gen. 3 e Sap. 2,24

(16) Gv. 12,31; 14,30; 16,11

(17) Gc. 4,7

(18) 1 Pt. 5,8s.

(19) Rom. 16,20

(20) FF. 705

(21) FF. 707 e 1108