(Credo...la Comunione dei Santi)

25

LA COMUNIONE DEI SANTI

E IL CORPO MISTICO

(Rom. 12, 4 s. Gv. 15,4)

A - LA COMUNIONE DEI SANTI

E’ un articolo del Credo che conosciamo poco; eppure costituisce una delle verità fondamentali della fede. Ci ricorda il più grande prodigio di amore con cui Gesù ci ha uniti strettissimamente a Sé e ai fratelli. Realizza la più vasta e imponente solidarietà e la più potente società di mutuo soccorso spirituale.

Comunione significa comune unione. Comunione dei Santi significa comune unione la più santa: unione a Gesù, ai Santi del Cielo, alle anime del Purgatorio e ai Santi della terra ossia a tutti i credenti in Cristo, i quali sono chiamati Santi perché o sono santificati dalla grazia di Dio o possono essere santificati.

Come in ogni società c’è un capitale e in ogni famiglia c’è una cassa comune da cui tutti prelevano, così nella Comunione dei Santi c’è un Capitale spirituale o Tesoro della Chiesa per tutti quelli che hanno bisogno, ed è costituito dai meriti infiniti di Gesù, dalle opere meritorie sovrabbondanti della Madonna, dei Santi, delle persone buone della terra, e dalle preghiere delle anime del Purgatorio. Il bene compiuto da un membro, passa a beneficiare tutti gli altri.

Le persone in peccato grave non portano alcun tributo al Tesoro della Chiesa perché le loro opere sono senza merito, però in parte attingono ai beni della Chiesa in quanto possono essere aiutate a convertirsi dalle preghiere e opere buone degli altri.

I Santi e gli Angeli del Cielo non ricevono nulla, non avendone bisogno: ma danno molto. Quanto bene i Santi fecero quando erano su questa terra! Sono stati i veri benefattori dell’umanità. E ora ci incoraggiano a fare altrettanto; e intercedono per noi.

I buoni che vivono in terra donano molto agli altri. Un giorno resteremo meravigliati nel constatare che tante grazie e conversioni sono avvenute per mezzo di persone ignorate: quella vecchierella con il suo rosario, quell’inferma con le sue sofferenze, hanno ottenuto il ritorno a Dio di tante persone. Insomma le opere buone di ogni fedele cristiano giovano a tutta l’umanità e alzano il livello spirituale della famiglia umana, mentre i peccati nuociono a tutti e abbassano il comune livello spirituale. Ricordiamo che il Signore era pronto a risparmiare la rovina delle città di Sodoma e di Gomorra strapiene di peccatori, se ivi ci fossero state anche solo dieci persone buone (1).

Esclama Leon Bloy: "Ogni uomo che fa un atto libero proietta la sua personalità nell’infinito... Se fa un atto impuro, oscura forse milioni di cuori a lui ignoti, che hanno bisogno che sia puro, come un viaggiatore morente di sete ha bisogno del bicchiere d’acqua del Vangelo. Un atto caritatevole, un sentimento di vera pietà canta per lui le lodi divine da Adamo fino alla fine dei secoli, consola i disperati, calma le tempeste, converte gli infedeli, protegge il genere umano".

Mouriac afferma: "Quando la grazia diminuisce in voi, diminuisce in molti altri che si appoggiano a voi. Per quanto meschini, se siete del Cristo, molti si riscalderanno a questa fiamma e avranno la loro parte di luce. Ma se in voi ci sono le tenebre del peccato, queste accecheranno coloro che dovreste illuminare. E il giorno in cui non brucerete più d’amore, molti altri morranno di freddo".

Le anime del purgatorio ricevono da noi i suffragi di cui hanno tanto bisogno; e, pur non potendo acquistare meriti né per sè né per noi, ci fanno dono delle loro preghiere molto preziose ed efficaci essendo anime a Dio dilettissime.

Dalla "Comunione dei Santi" derivano pure le indulgenze che sono costituite dai meriti sovrabbondanti di Gesù, della Madonna e delle anime sante che, per disposizione della chiesa, la quale ha ricevuto da Gesù il potere delle chiavi, vengon applicate, a determinate condizioni, ai fedeli viventi sulla terra e, mediante questi, anche alle anime del Purgatorio. Sono parziali o plenarie se liberano o da una parte o da tutta la pena del Purgatorio.

B - IL CORPO MISTICO DI CRISTO

La Comunione dei Santi ha la sua base nella stupenda verità del Corpo Mistico, che è quella verità per cui sappiamo che noi cristiani, insieme a tutta la Chiesa celeste e purgante e pellegrina di cui siamo parte, formiamo con Cristo un solo Corpo Mistico, ossia misterioso, ma reale, del quale Cristo è il Capo, noi siamo le membra. Questo è il nome più bello della Chiesa, come dice Pio XII: "A definire e descrivere la vera Chiesa di Cristo, nulla si trova di più nobile, di più grande, di più divino di quella espressione con la quale viene chiamata Corpo mistico di Cristo" (2).

La Madonna nel Corpo Mistico ha un posto eminente: diversi Santi la chiamano il "collo" del Corpo Mistico, perché, come attraverso il collo del corpo umano passano tutti i comandi e gli stimoli che dal capo vanno ad ogni parte corporea, così, tutte le grazie e benedizioni partono da Cristo nostro Capo e giungono a noi, suo Corpo, solamente per mezzo della Madonna.

La Bibbia parla con chiarezza e ripetutamente del Corpo Mistico. S. Paolo usa il termine "Corpo": "Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra, e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo Corpo. Ora voi siete Corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte" (3). "Come abbiamo in un solo corpo molte membra, così noi, benché molti, formiamo un solo Corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri" (4). "Egli è il Capo del Corpo cioè della Chiesa" (5).

Gesù adopera l’immagine equivalente della "Vite": "Io sono la Vite e il Padre mio è il vignaiuolo... Come il tralcio non può far frutto da se stesso, se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la "Vite", voi i tralci.

Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano... Rimanete nel mio amore. Se osservate i miei comandamenti rimarrete nel mio amore" (6).

Comunione dei Santi! Corpo mistico! Sono realtà tanto belle da sembrare fantastiche; invece sono verità certissime e dolcissime, che diventano vita della nostra vita dal giorno del battesimo. E’ per questo motivo che S. Agostino parlando ai neobattezzati esclama: "Gioite! Siamo diventati Cristo!" Sì, perché con il battesimo Gesù ci ha accolti e ci ha fatto diventare parte di Se stesso, membra vive del suo Corpo Mistico, insieme alla Madonna, agli Angeli, ai Santi, alle anime del Purgatorio.

E’ urgente perciò vivere in una grande fede. Se la si perde, ci si separa dal Corpo Mistico e dalla Comunione dei Santi e si diventa scomunicati: ramoscelli recisi dalla Vite.

Urge rimanere e crescere nella grazia santificante senza la quale si è membri incancreniti: rami secchi della Vite.

E’ necessario coltivare tanta carità fraterna, pensando che i fratelli ci sono più che fratelli essendo membri dello stesso Corpo: sono parte di noi stessi e di Cristo.

La Comunione dei Santi e il Corpo Mistico raggiungeranno la perfezione nella Chiesa escatologica dopo la risurrezione dei corpi, quando la Chiesa pellegrina si riunirà alla Chiesa celeste. Allora, finalmente tutti ci ritroveremo attorno a Cristo e alla sua Madre, agli Angeli e ai Santi, per tutta l’eternità, in una gioia indescrivibile e che non avrà mai fine.

ESEMPIO. Il Servo di Dio Mons. Cirillo Giovanni Zohrabian, Vescovo Missionario Cappuccino dell’Armenia, in Turchia (1881-1972), si è fatto santo vivendo intensamente le verità che abbiamo meditato, tra incredibili sofferenze e sacrifici. In ogni persona vedeva Gesù e tutti i lavori li considerava come lavori che Gesù faceva per mezzo di lui, membro del suo Corpo Mistico, perciò poteva ripetere: "Tutto io faccio con piacere, e non c’è differenza tra lavoro nobile e umile. Considero come mansione affidatami dal Signore lavare biancheria ai confratelli o cucinare, come predicare o cresimare o ordinare Sacerdoti". Durante i molti anni di sanguinosa persecuzione del governo turco contro gli Armeni, per la sua assillante opera di aiuto spirituale e materiale ai perseguitati, ha sofferto, con grande amore a Dio, terribili prigionie, torture, battiture. Il suo padre ripeteva agli 8 figli: "Lasciatevi uccidere, ma non rinnegate mai la fede!"

E’ impossibile immaginare lo strazio che provò al vedersi strappare uno ad uno i suoi familiari dalla furia omicida turca: il padre massacrato a colpi di bastone; il fratello Prete, crocifisso per terra in un monticello dopo che gli fu strappata la pelle; tutti gli altri 50 parenti massacrati; rimase solo. Furono due milioni gli Armeni (molti dei quali erano Francescani secolari) torturati e uccisi; e numerosi furono i Preti Armeni martirizzati, quasi tutti Francescani secolari.

Mons Cirillo, accusato di aver salvato da sicura morte numerosissimi Armeni, subì la terribile tortura del "Palahan" (sotto la quale molti muoiono): 60 colpi di verga, per 5 volte, sulle piante dei piedi, rimasti per sempre gonfi, neri, doloranti. La condanna all’impiccagione gli fu commutata nell’esilio. Divenne Vescovo Missionario instancabile nel lavoro in favore degli Armeni sparsi nell’Europa e nell’America Latina.

Morto santamente a Roma, il suo corpo riposa nella chiesa dei Cappuccini di Palermo. Molti lo invocano e ottengono grazie.

PROPOSITO. Con gioia partecipiamo sempre alla S. Messa riflettendo che in quell’ora stiamo vivendo il momento più solenne dei dogmi della Comunione dei Santi e del Corpo Mistico: accanto a noi ci sono le anime purganti, e siamo come immersi nel Paradiso tra tutti gli Angeli e i Santi sotto lo sguardo materno di Maria V.

(1) Gn. 18, 25-32

(2) Pio XII, "ENC. Mistici Corporis"

(3) 1 Cor. 12, 12-27

(4) Rom. 12, 4 s.

(5) Col. 1, 18

(6) Gv. 15, 1 e 4 s. e 9 s.