Queste sono le conclusioni di antonino Zichichi, a conclusione del suo recente libro Perchè io credo in Colui che ha fatto il mondo:
Zichichi è la dimostrazione vivente che scienza e fede non sono incompatibili: scienziato di tutto rispetto,scopritore dell'antimateria nucleare - qualunque cosa sia - ordinario di Fisica superiore all'Università di Bologna, ricercatore sulla Terza Colonna nella struttura delle particelle fondamentali, ha inoltre scoperto l'energia effettiva che produce proprietà di universalità nelle interazioni subnucleari (non ho la minima idea di cosa sia, ma suona bene...) . Insomma: è uno scienziato dalle indubbie capacità, dalle incontestabili qualità.
Ed è un credente.
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"Nessuna scoperta scientifica ha mai messo in dubbio l’esistenza di Dio.
La Scienza è fonte di valori che sono in comunione, non in antitesi con gli insegnamenti delle Sacre Scritture, con i valori quindi della Verità Rivelata.
Né la Scienza né la Logica permettono di concludere che Dio non esiste. Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e più scientifico di colui che crede.
Chi sceglie l’Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla. Credere in Dio è più logico e più scientifico che credere nel nulla. Si potrebbe obiettare: dal momento in cui risulta impossibile arrivare a Dio tramite una scoperta di Logica Matematica o per via di una scoperta scientifica né Logica né Scienza possono essere più invocate per arrivare all’atto di Fede.
Tutto ciò è esatto. Infatti la Fede è un dono di Dio. 

Corroborata però dall’atto di Ragione nel Trascendente.
Si rifletta comunque un po’. La Logica Matematica e la Scienza sono attività intellettuali che operano nell’Immanente.
Se fosse possibile dimostrare l’esistenza di Dio tramite un rigoroso procedimento di Logica Matematica, Dio sarebbe l’equivalente di un teorema matematico.
Se fosse possibile dimostrare l’esistenza di Dio per via di una serie di ricerche rigorosamente scientifiche, Dio sarebbe l’equivalente di una grande scoperta scientifica.
Se ciò fosse possibile, l’uomo sarebbe in grado di arrivare al Teorema Supremo: la dimostrazione matematica dell’esistenza di Dio. Ovvero alla più straordinaria di tutte le scoperte scientifiche: la scoperta di Dio.
Teorema e scoperta oltre le quali non potrebbe esserci nient’altro.
Sia la ricerca matematica sia quella scientifica hanno invece una proprietà fondamentale in comune. Ogni scoperta apre nuovi orizzonti. Concetti mai prima immaginari, Colonne e Forze di cui nessuno era riuscito a fantasticare l’esistenza, si presentano agli occhi del ricercatore come tappe di un cammino apparentemente senza fine.
Colui che ha fatto il mondo queste cose le conosce. Solo un Suo pari potrebbe saperne altrettanto.
Noi siamo miseri mortali: fatti sì, a Sua immagine e somiglianza. Privi però della Sua potenza intellettuale. Ecco perché io penso che noi non sapremo mai tutta la Matematica né tutta la Scienza.
C’è un aspetto della realtà in cui viviamo che mi affascina in modo particolare: il cammino senza soste, l’ascesa continua, nello studio della Logica Matematica e della Scienza. Ciò è possibile grazie all’intelletto che ci ha voluto dare Colui che ha fatto il mondo.
È un privilegio straordinario essere sta ti invitati al tavolo della Ragione che opera nell’immanente e nel Trascendente. Attorno a quel tavolo noi siamo seduti, desiderosi di apprendere, non di cacciar via Colui che ci ha invitati..
Il tavolo della Ragione permette però all’uomo di riflettere sul Trascendente e sull’Immanente. Ed ecco dove l’atto di Fede, che è dono di Dio, si coniuga con l’atto di Ragione. Infatti, anche la Ragione è dono di Dio.
Il Secondo Millennio ha visto nascere la Scienza Moderna — grazie a Galileo Galilei — e ha anche visto l’uso della Scienza nelle mani della violenza politica. Risultato: il pianeta — nonostante il crollo del Muro di Berlino — è ancora imbottito di bombe chimiche e nucleari. Come se non bastasse l’industrializzazione selvaggia continua a distruggere preziose risorse facendo avanzare i deserti e inquinando sempre di più il pianeta.
La Scienza, nell’Immanente, è la più grande conquista dell’intelletto umano. Perché? Risposta: è grazie alla Scienza che l’uomo ha scoperto di essere depositano di un privilegio unico. Privilegio che nessun’altra forma di materia vivente ha. E cioè: sapere decifrare la Logica del Creato. Se non fosse stato per la Scienza, l’uomo non saprebbe ancora oggi che esistono le Tre Colonne e le Tre Forze, Fondamentali della Natura. L’insieme di queste leggi è la Logica che ha seguito il Creatore di tutte le cose visibili e invisibili.
L’uso della Scienza ha permesso grandi conquiste di civiltà. Se oggi si sta meglio che in qualsiasi altra epoca storica, se la vita media dell’umanità tocca livelli mai prima raggiunti a memoria d’uomo, questo è merito delle applicazioni tecnologiche a scopi di pace. il vero motore del progresso non sono le ideologie politiche ma le grandi conquiste della Scienza che hanno aperto le strade ad applicazioni tecnologiche per l’uomo. Però l’uso della Scienza non è più Scienza. Purtroppo da quando è stata scoperta la Scienza, le applicazioni tecnologiche contro la vita, contro l’amicizia tra i popoli, contro i valori della dignità umana hanno fatto la parte dei leone. L’uso della Scienza a scopi di guerra e di distruzione ha prevalso. Le applicazioni tecnologiche per migliorare il livello della vita e per difendere la dignità umana non sono state mai prioritarie nelle scelte politiche.
L’uso della Scienza ha bisogno di valori. La più grande e genuina sorgente di valori è la Fede. Nell’immanente è la Scienza — fonte di valori in sintonia con la Fede — che ci ha aperto gli occhi sull’esistenza delle Leggi Fondamentali della Natura. Nel Trascendente è la Fede l’indiscutibile sorgente di valori affinché l’uso della Scienza non sia più contro l’uomo né contro la vita ma per il benessere, la prosperità, la giustizia e il rispetto della dignità umana.
Ecco perché nel Terzo Millennio dobbiamo riuscire a realizzare una Grande Alleanza tra Scienza e Fede."
 

copyright 1999 A.Zichichi

 

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