Arto anteriore

L'arto anteriore nel cane è costituito dalle seguenti regioni:

Spalla, braccio, avambraccio ,carpo, metacarpo, mano (talora impropriamente detta "piede anteriore").

La spalla ed il braccio

La cintura toracica nel cane è costituita dalla sola scapola, che è un osso piatto triangolare con l'apice rivolto in basso, situata lateralmente al costato e inclinata dall'indietro all’avanti, dove si articola con l'omero costituendo l'articolazione scapolo-omerale, base anatomica della regione nota come: "punta della spalla".

Mancando la clavicola, la scapola viene tenuta in posizione esclusivamente da muscoli che sono numerosi e assai potenti, questo in quanto atti a sostenere il peso del torace. Questi muscoli collegano la spalla al collo, al tronco ed al braccio.

I margini dorsali delle scapole insieme con i processi spinosi delle prime nove vertebre cervicali formano la regione del "garrese", anatomicamente molto importante perché punto di fusione del collo alla linea superiore del dorso ed insieme all'arto anteriore.

Il garrese è bello quando è alto, lungo ed armoniosamente disegnato. Questa struttura è possibile solo quando le scapole sono lunghe e correttamente inclinate.

Una volta si pensava, e la maggior parte degli standards tuttora lo riporta, che la scapola si trovasse inclinata di 45° sull'orizzontale, che altrettanto facesse l'omero e che, di conseguenza, l'angolo scapolo-omerale, fosse di 90° circa.

Da diversi anni, grazie a studi cineteleradiografici, si è potuto stabilire che questa anatomia nel cane non esiste, se non nei bassotti; una scapola ben inclinata, misurata seguendo il suo asse anatomico, cioè lungo la spina scapolare, si trova a 60° sull'orizzontale o a 30° sulla verticale.

L'omero è pure inclinato di circa 60° sull'orizzontale, dall’avanti all'indietro, e queste due linee nell'anteriore equilibrato, sono pressoché equivalenti, anche se l'omero anatomicamente è leggermente più lungo della scapola.

E' naturale che, essendo l'omero, come detto, inclinato di 60° sull'orizzontale esso incontri il radio e l'ulna (che sono perpendicolari al suolo) a livello del gomito con un angolo di circa 150°.

Se tutte le strutture sono così armoniosamente rapportate, il gomito verrà a trovarsi lungo la perpendicolare calata dalla punta caudale della scapola a terra.

L'apice dorsale è a livello della seconda\terza apofisi cervicale e, normalmente, la deve superare in altezza, difatti mettendo le dita tra le punte delle scapole, si percepiscono sotto i muscoli, le apofisi delle vertebre.

Questo è il punto più alto del garrese e, cinotecnicamente parlando, il punto da cui si misura l'altezza del cane.

A causa della presenza di muscoli relativamente spessi sotto le scapole, le sommità delle stesse sono separate fra loro da uno spazio che indicativamente possiamo definire sufficiente al passaggio di due o tre dita.

Scapole troppo vicine impediscono al cane di abbassare la testa fino a terra senza divaricare gli arti anteriori; scapole troppo lontane sono invece, in genere, legate a un eccesso di bombatura del torace e causano un'insufficiente solidità della cintura, ovvero un difettoso ancoraggio dell'arto al tronco, che ha come conseguenza l'oscillazione delle scapole in su e in giù ad ogni passo, fenomeno noto col termine di spalle fluttuanti.

Il più comune difetto a carico della spalla, estremamente diffuso nel Terranova, è la spalla diritta, in cui la scapola è più corta e in posizione più verticale sull'orizzonte. Siffatta struttura comporta numerose conseguenze:

1°) l'apice dorsale della scapola non viene a trovarsi all'altezza della seconda apofisi spinosa cervicale, per cui il garrese è basso.

2°) questa posizione "ruba" lunghezza al collo e brevità al dorso di conseguenza il cane avrà: collo più corto e dorso più lungo.

3°) la posizione dell'omero e quindi del gomito non sono più in armonia con la scapola, per cui i muscoli e i tendini che agiscono sui segmenti ossei non sono più nella migliore condizione funzionale. Se i difetti di angolatura sono accentuati, si verificano inevitabilmente alterazioni nel movimento dell'anteriore.

In particolare, se in risposta al raddrizzamento della scapola si verifica anche il raddrizzamento dell'omero, l'appiombo anteriore si trova "fuori di sé", l'angolo scapolo-omerale è molto aperto, ma si mantiene un certo equilibrio anche se il gomito viene ad essere scollato dal torace, che crea in movimento una forte oscillazione, appunto dei gomiti e un accentuato cagnolismo.

Se invece all'eccessiva verticalità della scapola si associa un’aumentata inclinazione dell'omero purtroppo spesso anche più corto, il cane sarà gettato sull'anteriore e avendo il gomito posizionato all'indietro, sarà completamente sbilanciato.

Spesso i soggetti così strutturati, a causa dell'inevitabile appiattimento del garrese, si presentano più alti alla groppa e sovraccaricati nell'anteriore. Anche la mano (piede anteriore) subisce un danno evidente, presentandosi per lo più con dita divaricate e appiattite.

L'avambraccio

Ha come base anatomica il radio e l'ulna, i muscoli ed i tendini.

E' lungo all'incirca quanto il braccio. Nell'appiombo naturale è perpendicolare al terreno. L'avambraccio è la regione anatomica dove meglio si evidenzia la potenza dell'ossatura che, nel Terranova, è molto importante. E questa è la caratteristica che, normalmente, impressiona di più il neofita il quale, però, raramente sa distinguere un'ossatura spugnosa da un'altra giustamente compatta.

Indicativamente: la misura della circonferenza dell'avambraccio, presa subito sopra il carpo, cioè nel suo punto più stretto, in un maschio adulto, è tale che un uomo cingendolo con la mano riesca a malapena a sfiorare pollice e dito medio. Nella femmina, tale misura, è proporzionalmente inferiore.

Come già detto, l'arto libero (dal gomito a terra) deve corrispondere al 50% dell'altezza dell'animale al garrese. Il Terranova non ha un limite superiore di taglia anzi, è privilegiato il soggetto più alto purché mantenga le proporzioni richieste, e a questo proposito è indispensabile una precisazione. Con l'aumentare dell'altezza al garrese abbiamo un incremento di lunghezza di tutte le ossa, ma relativamente aumentano sempre di più quelle più distali, cioè quelle più periferiche; vale a dire, che tra un cane alto 70cm. ed uno alto 76, la differenza fra la lunghezza delle due scapole sarà inferiore alla differenza, relativa, fra le ossa dell'avambraccio.

In altre parole, aumentando l'altezza, tende ad aumentare la lunghezza dell’avambraccio, e quindi dell'arto libero, rispetto all'altezza stessa. Perciò tanto più i cani sono alti, tanto più è difficile trovare le proporzioni ideali.

La maggior parte dei cani molto alti, per questi motivi, è come si dice cinotecnicamente, alta sugli arti, o con troppa aria sotto di sé, e questo è uno dei più gravi difetti di tipo che in un Terranova si possa riscontrare. Spesso questi animali si muovono bene in assoluto, con leggerezza e fluidità, anche se non propriamente col passo tipico della razza. Il neofita rimane sovente accecato sia dalla taglia che dal movimento, come detto non tipico, senza riuscire a comprendere i motivi per cui tale struttura deve essere penalizzata.

Di frequente il Terranova viene scambiato, tout court, per un'animale di grande taglia, mentre quello che deve maggiormente impressionare l'occhio, è la grande sostanza.

In conclusione, l'avambraccio troppo lungo costituisce un grave difetto. D'altronde l'avambraccio corto, come facilmente si può intuire, avvicina troppo il tronco a terra e il cane sembra basso e lungo, ed inoltre non è funzionale per l'allungo; questo si associa, spesso, con un omero corto, una spalla poco inclinata ed in definitiva con un soggetto buttato sull'anteriore.

Abbiamo già detto che l'ossatura dev'essere potente, nessun Terranova, infatti, potrà mai essere penalizzato per avere troppa ossatura, gravissimo difetto sarà quindi un'ossatura insufficiente.

Il carpo

Funzionalmente di enorme importanza, il carpo, connette l'avambraccio con il metacarpo, corrisponde perciò al polso umano. La sua bellezza è la sua asciuttezza e la sua mobilità. Il carpo gonfio è sintomo di patologie ossee, come il rachitismo o l’osteodistrofia.

Questo è il punto dove si evidenziano le deviazioni dall'appiombo che sono:

1°)Visto di profilo l'arrembatura (convessità anteriore)

o il carpo concavo (convessità posteriore).

2°) Visto di fronte il mancinismo, (convessità interna) metacarpi e

mani deviate all'esterno o il cagnolismo,

(convessità esterna) metacarpi e mani deviate all'interno.

Si è detto della mobilità del carpo, sulla sua faccia posteriore è presente un cuscinetto, detto "carpale", che al galoppo veloce viene a contatto col terreno. Si può, quindi, ben comprendere quanta elasticità sia necessaria a questa regione, e quanto gravi siano le sue deviazioni anatomiche per la funzione motoria. Nel Terranova è generalmente tollerato un carpo lievemente cagnolo, perché come vedremo più avanti non è di disturbo. Tutte le altre deviazioni sono difetto da penalizzare in proporzione con la loro gravità.

Il metacarpo

La regione del metacarpo, detta anche pastorale, si presenta relativamente lunga (caratteristica del trottatore) e leggermente inclinata, 25\30° dalla verticale. Le ragioni di ciò sono da ricercarsi nella funzione locomotoria che il metacarpo stesso ha nel trotto, durante le sue fasi, infatti, questo si estende e si flette enormemente, ammortizzando le forze che percorrono l'arto fino a terra e all'indietro. Questo non vuol dire che il cane debba presentarsi giù di metacarpi ovvero con inclinazione superiore ai 30°, in quanto tale struttura significherebbe che esiste una lassità dei legamenti e dei tendini che di conseguenza ne comprometterebbe l'elasticità.

D'altronde, anche il metacarpo corto e diritto è difettoso nella nostra razza, perché è consono a un trotto corto e rigido come quello dei terriers.

La mano o piede anteriore

La mano è costituita dalle falangi, che sono tre per ognuna delle cinque dita, il primo dei quali è ridotto e chiamato sperone anteriore che, secondo lo standard americano, può essere rimosso, per motivi estetici.

Le dita del Terranova debbono essere chiuse tra loro e ben arcuate, tali da dare alla mano un aspetto compatto e rotondo, da gatto.

Le stesse sono unite tra loro da membrane interdigitali (tutti gli standards le richiedono) particolarmente sviluppate. Questa però è una struttura anatomica normale della specie canina, si presume che gli standards del Terranova la evidenzino per rafforzare l'immagine del cane nuotatore, in realtà la cosiddetta palmatura è forte nel nostro cane quanto nei soggetti di razze altrettanto potenti.

Anche la mano ha una funzione ammortizzatrice delle forze che percorrono l'arto fino al terreno e all'indietro. A protezione delle strutture interne, essa è fornita di cuscinetti spessi e duri, mancando queste qualità, il cane accusa l'appoggio su terreno aspro o ruvido e si dice che ha i piedi dolci.

Il più grave e comune difetto della mano, nel Terranova, è il piede aperto o piatto, causato da dita non sufficientemente arcuate e serrate tra di loro, è chiaro che in queste condizioni la funzione ammortizzatrice, di cui sopra, non potrà essere assolta al meglio.

Raramente si può riscontrare il piede lungo o di lepre, anatomicamente legato a struttura allungata delle dita, questa caratteristica spesso si associa a lunghezza degli arti in generale ed alla mancanza di diametri trasversi.

Gli appiombi anteriori

Gli appiombi definiscono la direzione degli arti rispetto al suolo.

Per valutarli si utilizzano linee verticali immaginarie tracciate da particolari punti anatomici di riferimento perpendicolarmente al terreno. Più precisamente, per gli appiombi visti di profilo:

A) La verticale calata dalla punta della spalla a terra che deve sfiorare

la punta delle dita.

Se la verticale cade a terra, nella mano, il cane è detto fuori di sé

anteriormente. Se cade a terra, molto anteriormente alle dita, è

detto sotto di sé anteriormente. Normalmente questi difetti sono

legati alla lunghezza ed inclinazione del metacarpo: il primo,

troppo lungo e disteso, il secondo troppo corto e diritto.

B) La verticale calata dal punto più caudale della scapola cade a terra

sfiorando il gomito. Quando la scapola è molto dritta e l'omero

inclinato, il gomito viene a trovarsi arretrato ed il cane sbilanciato

in avanti.

C) La verticale calata dall'articolazione del gomito cade a terra

dividendo all'incirca a metà l'avambraccio ed il carpo e finendo

subito dietro alla mano

Gli appiombi visti di fronte si valutano in base alla perpendicolare calata dalla punta della spalla al suolo, che divide in due parti uguali braccio, avambraccio, carpo, metacarpo e mano. Se le mani finiscono all’interno di queste due linee si dice che il cane è chiuso davanti, se finiscono all'esterno, è aperto davanti. Mancinismo e cagnolismo sono già stati citati nel paragrafo relativo al carpo. A volte, come esito di processi patologici scheletrici, quali il rachitismo o l’osteodistrofia, l'arto risulta deformato con una doppia arcuatura, convessa al gomito e concava al carpo detta anteriore a lira.

I difetti di appiombo non influenzano il tipo di razza ma sono generici difetti di struttura validi per la maggior parte dei cani, la loro valutazione sarà proporzionale alla loro gravità.