-IL GIOCO E LE REGOLE FONDAMENTALI.

  Anche se le sue origini si possono far risalire all’antichità, il gioco della pallamano fu organizzato nella sua forma moderna nel 1920 dal tedesco Karl Diem, uno degli organizzatori delle olimpiadi di Berlino (1936), in occasione delle quali divenne sport olimpico. Si svolgeva inizialmente all’aperto e le squadre erano composte da 11 giocatori; successivamente i giocatori passarono a 7 per quadra e fu sposta al chiuso. Si può dire che la pallamano sia il frutto dell’unione della pallacanestro con il calcio. La sua apparizione in Italia risale al 1965.

Il terreno di gioco .

La pallamano si gioca su un campo rettangolare lungo 40 m e largo 20, diviso a metà da una linea mediana. Dietro le linee che delimitano il fondo campo (linee di fondo), in posizione centrale si trovano le due porte di 3 m di larghezza e 2 metri di altezza. A 6 m dalla linea di porta si trova u8na linea semicircolare continua che delimita l’area di porta. Parallelamente a tale linea, ad una distanza di 3 m, si trova un’altra linea tratteggiata, detta linea dei 9 m (linea del tiro di punizione). La linea del rigore, lunga 1 m, si trova a 7 m dalla porta ed è situata parallelamente alla porta in posizione centrale. Un segno di limitazione per il portiere della lunghezza di 15 cm è tracciato davanti al centro di ciascuna porta, parallelamente a essa, a una distanza di 4 m dal lato esterno della linea di porta. Questa linea indica il limite massimo che il portiere, in caso di rigore, non può superare.

  Come si gioca.

  La palla utilizzata nella pallamano, meglio se in cuoio, misura 58-60 cm di circonferenza e pesa dai425 ai 475 g.

Il gioco consiste nel far entrare il pallone in rete tirando da qualsiasi parte del campo. Si considera valido il punto quando la palla supera completamente la linea di porta.

La durata degli incontri è di due tempi di 30’ ciascuno, con intervallo di 10’. Ogni squadra è composta da 12 giocatori compresi i due portieri che hanno l’uniforme completamente diversa dagli altri giocatori.

Le partite sono dirette da due arbitri: un prende posizione dietro la squadra in difesa (arbitro di linea di porta), l’altro dietro la squadra in attacco (arbitro di campo).

Regole fondamentali.

  -Azioni del giocatore in possesso di palla. Il giocatore può:

1.     Lanciare, spingere, colpire con il pugno, arrestare e afferrare il pallone con l’aiuto delle mani, delle braccia, della testa, del tronco, delle cosce e delle ginocchia;

2.     Trattenere la palla per non più di tre’’;

3.     Palleggiare la palla senza limiti di tempo;

4.     Effettuare, tenendo la palla in mano, al massimo 3 passi.

Il giocatore non può passare la palla al proprio portiere quando questi si trova nell’area di porta, né gettarsi su di una palla che rotola a terra.

     -Come ci si comporta con l’avversario. E’ proibito strattonarlo, cinturarlo, colpirlo, sgambettarlo, sbarrargli la strada con le mani e con le braccia, strappargli la palla di mano e lanciargliela contro con l’intenzione di colpirlo. E’ possibile invece sbarrargli la strada con il busto e toglierli la palla con la mano aperta

  -Area di porta. Solo il portiere può stare nell’area di porta; quando un giocatore la viola con chiaro intento di difesa, viene concesso il rigore; negli altri casi viene concesso il tiro dai 9 m. se l’area viene violata da un giocatore che vi entra dopo aver lanciato la palla, l’infrazione non viene punita.

     -Il portiere. All’interno dell’area, ha la possibilità di muoversi con la palla in ogni direzione e può intercettarla con il corpo o fermarla. Diventa come un altro giocatore quando esce dalla propria area e prende parte alle azioni di attacco della propria squadra. Il portiere non può afferrare la palla fuori dall’area tenendo i piedi all’interno di essa.

     -Il tiro franco e il tiro dai 9 m. il tiro franco viene concesso ogni qualvolta si compie un fallo nei confronti dell’avversario: viene effettuato nel punto in cui è stato commesso e si esegue senza il fischio dell’arbitro. L’avversario non può ostacolare colui che beneficia del tiro franco e deve tenersi ad una distanza di 3 m. per i falli commessi nelle immediate vicinanze dell’are a di porta (6 m), viene battuta la punizione da 9 m.

      -Il rigore. Viene concesso per un fallo grave su di un giocatore o per il passaggio intenzionale del pallone al proprio portiere nell’area di porta; è diretto in porta e viene effettuato dall’apposita linea dei 7 m, che non deve essere toccata dal piede di chi tira; durante il tiro il piede non deve oltrepassare la linea di rigore, pena l’annullamento.

 

    -Le sanzioni. L’ammonizione viene concessa per comportamento irregolare nei confronti dell’avversario; l’arbitro estrae il cartellino giallo, indicando il giocatore colpevole. Si ha l’esclusione del giocatore dal campo, per la durata di 2’, quando ilo fallo è ripetuto. Il giocatore non può essere sostituito alla terza esclusione e quindi scatta la squalifica come nei casi di falli particolarmente gravi. Il giocatore squalificato può comunque essere  sostituito da un altro giocatore della panchina. Quando viene espulso l’allenatore, un dirigente o un giocatore della panchina, l’arbitro decreta l’espulsione di un giocatore per 2’ dal campo. L’allenatore deciderà chi, della propria squadra, far uscire.

  - GLI SCHEMI DIFENSIVI

  La difesa è la fase in cui una squadra non è in possesso del pallone. Compito della difesa è di ostacolare la squadra avversaria per non permettere di segnare la rete e di riconquistare il pallone con azioni individuali o di gruppo.

  Gli schemi difensivi più frequenti sono: 6-0; 5-1; 4-2; 3-2-1.

·        Schema 6-0. Un difensore schierato accanto al compagno davanti alla linea dei 6 m forma uno schieramento difensivo. Il difensore più vicino all’attaccante in possesso di palla gli va incontro, mentre gli altri difensori si incaricano di chiudere lo schermo. Appena la palla viene passata a un altro attaccante, il difensore torna al posto iniziale lasciando che un altro difensore impegni il nuovo attaccante in possesso di palla. La difesa è detta aggressiva quando i difensori si spostano a difendere dalla linea dei 6 m alla linea dei 9 m o a 8 m; la difesa è detta a uomo quando ogni difensore marca stretto un attaccante e lo segue in ogni parte del campo, quest’ultima difesa è poco usata perché molto stancante ma è una ottima per recuperare palla, viene usata specialmente in partite equilibrate quando alla fine della partita la quadra in difesa perde di una o due misure.

 

·        Schema 5-1. Un difensore si pone all’altezza della linea dei 9 m, mentre gli altri si dispongono sulla linea dei 6 m. Funzione del giocatore avanzato è di intercettare i passaggi e di opporsi ai tiratori che avanzano frontalmente, in questo caso si ha una difesa 5-1 a zona che può essere fatta di fronte a uno dei due terzini o davanti al centrale; siamo di fronte ad una difesa 5-1 a uomo quando il difensore avanzato marca stretto un attaccante e, entro i limiti, non gli fa ricevere palla; siamo invece di fronte ad una difesa aggressiva quando la linea dei difensori si sposta dai 6 m agli 8/9 m.

 

  ·        Schema 4-2. Due giocatori si pongono sulla linea dei 9 m, mentre gli altri quattro sono davanti alla linea dei 6 m. Funzione dei difensori avanzati, nella difesa a zona, è quella di pressare ai lati l’attaccante in possesso di palla, nella difesa a uomo i due difensori avanzati marcano stretto due dei tre giocatori centrali, o i due terzini o il centrale e un terzino. La difesa 4-2 aggressiva, come la 6-0 o la 5-1 aggressive, la linea di difesa si sposta di 2/3 m in avanti.

 

·        Schema 3-2-1. Questa difesa ha uno schema combinato infatti a seconda della posizione della palla tutti i difensori devo tenere una certa posizione. Questo difesa è composta da un centro avanti, che si trova sulla linea dei 9 m davanti al centrale; da un centro dietro che si trova, anche lui in posizione centrale ma sulla linea dei 6 m; i due secondi che si trovano davanti ai rispettivi terzini e a seconda se il loro attaccante abbia la palla o no si spostano dalla linea dei 6 m verso l’attaccante fino ai 9 m; infine abbiamo i due terzi che difendono come in qualunque altro schema sulla linea dei 6 m e marcano le loro rispettive ali. Il movimento della difesa, che segue l’andamento della palla, deve essere combinato e se la difesa è fatta bene dovremo avere sempre davanti al giocatore con la palla schierati in ordine: un difensore, due difensori e infine tre difensori. Si ha una difesa 3-2-1 aggressiva quando la linea dei difensori si sposta di due metri vero gli attaccanti.

 

Il ruolo del portiere è uno dei più importanti di questo gioco: l’ultimo baluardo a difesa della porta. Il portiere può prendere parte ad azioni di attacco come qualsiasi altro giocatore, quindi non “si tuffa” come il portiere nel gioco del calcio: le dimensioni della porta e il tempo necessario a rialzarsi (sottratto a un contropiede o ad altre azioni di attacco) glielo impediscono. Prerogative di questo ruolo sono capacità di coordinazione, scioltezza articolare, velocità di spostamento, equilibrio nervoso, coraggio e senso della posizione.

Le posizioni che il portiere assume durante la fase di gioco sono in relazione alla direzione della palla. la posizione fondamentale di attesa è con piedi paralleli, gambe leggermente divaricate e piegate, busto appena inclinato in avanti, braccia semiflesse in alto. Per effettuare decisi spostamenti, il peso del corpo deve trovarsi sugli avampiedi. A seconda della sua statura verrà determinata la distanza che egli dovrà tenere rispetto alla linea di porta che, comunque, non deve essere superiore a un metro di lunghezza. Durante l’azione di gioco il portiere può muoversi da un palo all’altro descrivendo un semicerchio. Nella parata sui tiri da 6 m il portiere deve “uscire” per diminuire lo spazio di tiro dell’attaccante; le gambe  vengono slanciate in fuori contemporaneamente alle braccia; questa parata è detta in gergo “a pelle d’orso”.


 

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