-IL
GIOCO E LE REGOLE FONDAMENTALI.
Il
terreno di gioco
La
pallamano si gioca su un campo rettangolare lungo 40 m e largo 20, diviso a metà
da una linea mediana. Dietro le linee che delimitano il fondo campo (linee
di fondo), in
posizione centrale si trovano le due porte di 3 m di larghezza e 2 metri di
altezza. A 6 m dalla linea di porta si trova u8na linea semicircolare continua
che delimita l’area di porta. Parallelamente a tale linea, ad una distanza di
3 m, si trova un’altra linea tratteggiata, detta linea dei 9 m (linea del tiro di punizione). La linea del rigore, lunga 1 m, si
trova a 7 m dalla porta ed è situata parallelamente alla porta in posizione
centrale. Un segno di limitazione per il portiere della lunghezza di 15 cm è
tracciato davanti al centro di ciascuna porta, parallelamente a essa, a una
distanza di 4 m dal lato esterno della linea di porta. Questa linea indica il
limite massimo che il portiere, in caso di rigore, non può superare.
Il
gioco consiste nel far entrare il pallone in rete tirando da qualsiasi parte del
campo. Si considera valido il punto quando la palla supera completamente la
linea di porta.
La
durata degli incontri è di due tempi di 30’ ciascuno, con intervallo di
10’. Ogni squadra è composta da 12 giocatori compresi i due portieri che
hanno l’uniforme completamente diversa dagli altri giocatori.
Le
partite sono dirette da due arbitri: un prende posizione dietro la squadra in
difesa (arbitro di linea di porta), l’altro dietro la squadra in attacco
(arbitro di campo).
Regole
fondamentali.
1.
Lanciare, spingere, colpire con il pugno, arrestare e afferrare il
pallone con l’aiuto delle mani, delle braccia, della testa, del tronco, delle
cosce e delle ginocchia;
2.
Trattenere la palla per non più di tre’’;
3.
Palleggiare la palla senza limiti di tempo;
4.
Effettuare, tenendo la palla in mano, al massimo 3 passi.
Il
giocatore non può passare la palla al proprio portiere quando questi si trova
nell’area di porta, né gettarsi su di una palla che rotola a terra.
-Le sanzioni.
L’ammonizione viene concessa per comportamento irregolare nei confronti
dell’avversario; l’arbitro estrae il cartellino giallo, indicando il
giocatore colpevole. Si ha l’esclusione del giocatore dal campo, per la durata
di 2’, quando ilo fallo è ripetuto. Il giocatore non può essere sostituito
alla terza esclusione e quindi scatta la squalifica come nei casi di falli
particolarmente gravi. Il giocatore squalificato può comunque essere sostituito da un altro giocatore della panchina. Quando viene
espulso l’allenatore, un dirigente o un giocatore della panchina, l’arbitro
decreta l’espulsione di un giocatore per 2’ dal campo. L’allenatore
deciderà chi, della propria squadra, far uscire.
·
Schema
6-0. Un
difensore schierato accanto al compagno davanti alla linea dei 6 m forma uno
schieramento difensivo. Il difensore più vicino all’attaccante in possesso di
palla gli va incontro, mentre gli altri difensori si incaricano di chiudere lo
schermo. Appena la palla viene passata a un altro attaccante, il difensore torna
al posto iniziale lasciando che un altro difensore impegni il nuovo attaccante
in possesso di palla. La difesa è detta aggressiva quando i difensori si
spostano a difendere dalla linea dei 6 m alla linea dei 9 m o a 8 m; la difesa
è detta a uomo quando ogni difensore marca stretto un attaccante e lo segue in
ogni parte del campo, quest’ultima difesa è poco usata perché molto
stancante ma è una ottima per recuperare palla, viene usata specialmente in
partite equilibrate quando alla fine della partita la quadra in difesa perde di
una o due misure.
·
Schema 5-1.
Un difensore si pone all’altezza della linea dei 9 m, mentre gli altri si
dispongono sulla linea dei 6 m. Funzione del giocatore avanzato è di
intercettare i passaggi e di opporsi ai tiratori che avanzano frontalmente, in
questo caso si ha una difesa 5-1 a zona che può essere fatta di fronte a uno
dei due terzini o davanti al centrale; siamo di fronte ad una difesa 5-1 a uomo
quando il difensore avanzato marca stretto un attaccante e, entro i limiti, non
gli fa ricevere palla; siamo invece di fronte ad una difesa aggressiva quando la
linea dei difensori si sposta dai 6 m agli 8/9 m.
·
Schema 3-2-1.
Questa difesa ha uno schema combinato infatti a seconda della posizione della
palla tutti i difensori devo tenere una certa posizione. Questo difesa è
composta da un centro avanti, che si trova sulla linea dei 9 m davanti al
centrale; da un centro dietro che si trova, anche lui in posizione centrale ma
sulla linea dei 6 m; i due secondi che si trovano davanti ai rispettivi terzini
e a seconda se il loro attaccante abbia la palla o no si spostano dalla linea
dei 6 m verso l’attaccante fino ai 9 m; infine abbiamo i due terzi che
difendono come in qualunque altro schema sulla linea dei 6 m e marcano le loro
rispettive ali. Il movimento della difesa, che segue l’andamento della palla,
deve essere combinato e se la difesa è fatta bene dovremo avere sempre davanti
al giocatore con la palla schierati in ordine: un difensore, due difensori e
infine tre difensori. Si ha una difesa 3-2-1 aggressiva quando la linea dei
difensori si sposta di due metri vero gli attaccanti.
Il
ruolo del portiere
è uno dei più importanti di questo gioco: l’ultimo baluardo a difesa della
porta. Il portiere può prendere parte ad azioni di attacco come qualsiasi altro
giocatore, quindi non “si tuffa” come il portiere nel gioco del calcio: le
dimensioni della porta e il tempo necessario a rialzarsi (sottratto a un
contropiede o ad altre azioni di attacco) glielo impediscono. Prerogative di
questo ruolo sono capacità di coordinazione, scioltezza articolare, velocità
di spostamento, equilibrio nervoso, coraggio e senso della posizione.
Le
posizioni che il portiere assume durante la fase di gioco sono in relazione alla
direzione della palla. la posizione fondamentale di attesa è con piedi
paralleli, gambe leggermente divaricate e piegate, busto appena inclinato in
avanti, braccia semiflesse in alto. Per effettuare decisi spostamenti, il peso
del corpo deve trovarsi sugli avampiedi. A seconda della sua statura verrà
determinata la distanza che egli dovrà tenere rispetto alla linea di porta che,
comunque, non deve essere superiore a un metro di lunghezza. Durante l’azione
di gioco il portiere può muoversi da un palo all’altro descrivendo un
semicerchio. Nella parata sui tiri da 6 m il portiere deve “uscire” per
diminuire lo spazio di tiro dell’attaccante; le gambe vengono slanciate in fuori contemporaneamente alle braccia;
questa parata è detta in gergo “a pelle d’orso”.