45 lezioni sul vuoto di Vittorio Baccelli (Montedit)

Il koan è un indovinello sacro e la letteratura zen ci narra che è sufficiente meditare anche su un solo koan per raggiungere la conoscenza. L’autore s’addentra in questo testo della non razionalità, attualizzando brani di Tran Thai Tong, un monaco poeta vissuto nel 1200; eppure il risultato è attuale, ci troviamo di fronte a pagine assimilabili alle avanguardie ed allo sperimentalismo letterario contemporaneo. Pagine gustose e irriverenti, surreali e comiche: ma quale realtà s’intravede dietro le frasi sibilline ed i versi liberi? Un misticismo ateo, una realtà antica e contemporanea, una concretezza che tiene radici nel passato, ma si rivolge al futuro, una frattura temporale, uno shock culturale che potrà anche essere il veicolo per aprire una porta: la porta senza porta. Vittorio Baccelli, poeta, scrittore, collagista di fama, da anni indica al suo pubblico realtà diverse, universi che s’espandono o collassano, leggi fisiche randomizzate in improbabilità. Gioca l’illuminazione, viaggia negli insiemi, azzarda nuove teorie quantiche: randomizzazione miracolistica, teorema di Aldrin. Il più grande coincide sempre con il più piccolo, le realtà parallele s’accartocciano l’una sull’altra, il tempo s’incasina ed anche gli dei muoiono uno ad uno. Risoluzioni ed entità sempre più dense sfuggono al virtuale mentre pixel e frattali s’assemblano in forme sempre più complesse, e lui, il Tessitore, registra e trasmette…

                              Brandolino di Sant’Ilario