Essenza d’amore di Giorgio Boncompagni (Rosso e Nero edizioni, Settembre 1999) 

               “Essenza d’amore” di Giorgio Boncompagni è una silloge di poesie da cui emerge non solo un profondo  sentimento affettivo, ma pure un intinseco contatto con la natura, quasi in simbiosi. Si tratta di poesie spesso a sfondo bucolico che riportano al mondo classico, virgiliano in particolare, questo determinato da un profondo e viscerale legame verso la propria terra. «Con “Essenza d’amore” - focalizza nella sua presentazione Teresio Zaninetti - ci si trova di fronte, in effetti, un’opera prima piuttosto inconsueta: in particolare per quei suoi contenuti tutt’altro che evasivi, ma anzi pervasi da un calore, da un empito lirico con il quale viene impregnandosi l’intero agglomerato della raccolta». Si può definire l’opera di Boncompagni una raccolta dove i sentimenti, la natura e i problemi sociali si intersecano tra loro, dando al lettore una visione globale dell’uomo, in quanto «essere sensibile», ma nello stesso autore di fatti abominevoli come la guerra o le vessazioni che riempiono i libri di storia: «Il Dio dell’amore / più non esiste / ed il fuoco eterno / che tu incensavi / piano piano s’è spento / bagnato dal sangue / …e cadaveri di bimbi / sopra corpi / dei vecchi, / cadaveri di bimbi / dentro il ventre / delle madri».

                              Enza Conti