Il giorno del giudizio
di Giuseppe Lo Sciuto
 
Ti chiederò perdono
d’aver poco onorato
la madre e il padre mio.
Ti chiederò perdono
d’aver desiderato
la donna e l’oro altrui.
Ti chiederò perdono
per quante poche volte
santificai le feste.
Della più trista colpa
ti chiederò perdono
per non aver saputo
dividere il mio desco
col povero fratello
avverso dalla sorte.
Non oserò impetrare
la Tua pietà divina
quando dovrò dar conto
della mia sofferenza
sterile e infastidita
davanti alla pietosa
vista di vetri gonfi
e costole sporgenti
di bimbi dilaniati
dai morsi della fame
che mai conosceranno
la gioia d’essere padri.