Nuove prospettive semantiche in Aran di Anna Lena Foracchia (Cultura Duemila Editrice, ) 

I 10 racconti che compongono questa raccolta della scrittrice Anna Lena Foracchia sono piccole perle in cui la prosa, veloce e quasi scarna, apre alla mente nuovi orizzonti di pensiero, nuovi interrogativi, nuove prospettive. I personaggi e le situazioni, brevemente tratteggiati e mai finiti, secondo lo stile di Carver, uno dei più grandi scrittori e maestri di scrittura dell’america moderna, proiettano il lettore in nuovi, piccoli mondi semantici, in cui da un nome, da un dettaglio, da un luogo scaturisce un universo di sensazioni, di emozioni, di sentimenti. La vita descritta in questi 10 cammei è «una vita un po’ sciocca, in fondo. Delicata come bicchieri di cristallo, trasparente come la filigrana in controluce», una vita di personaggi fragili, vulnerabili, eppure resistenti, testardi e caparbi nella loro ricerca di vita e di sopravvivenza, nella semplicità di ogni giorno, nella monotonia dello scorrere del tempo che per un attimo sembra interrompersi per un ricordo, un incontro, un’idea, che forse potrebbe imprimere una svolta decisiva, un nuovo corso a questa grigia routine. Il vocabolario moderno, realistico, semplice e immediato aiuta chi legge a cogliere e a fare sua ogni sfumatura della narrazione, che scorre veloce, pagina dopo pagina, racconto dopo racconto, abbozzando personaggi e sentimenti che, pur nella brevità del testo, il lettore riesce a decifrare, a ricreare e a fare propri. Anna Lena Foracchia ci regala, con questo libricino denso di simboli, eppure così veloce ed agile nello scorrere della prosa facile e piacevole da leggere, un prezioso gioiello di narrativa contemporanea, un saggio di quell’universo di segni e significati che solo il racconto, come genere letterario, sa aprire alla mente, sempre assetata di nuovi stimoli e di nuovi spunti per incontrare ed analizzare la vita quotidiana.

Monica Balestrero