Odi
Brevi di Italo Giaquinto (Rosso e Nero edizioni, luglio 1997)
“Odi brevi” è la silloge composta da Italo Gianquinto, la
cui presentazione è di Teresio Zaninetti. La ricca cultura e capacità
introspettiva sicuramente sono le chiavi fondamentali che hanno
permesso all’autore di esaminare nelle sue numerose sfaccettature
l’attuale società e l’intricato processo storico. Infatti nei
suoi brevi, ma intensi versi, l’autore eleva un inno alla Pace che
è stata violata dall’avidità dell’uomo. E l’uomo viene sempre
più spinto da una continua conquista e dominio sugli altri verso una
insaziabile sete di denaro e di potere. Italo Gianquinto chiude la sua
silloge con una poesia che fa da riepilogo: «Sono stanco / lo ero già
prima / quando ideali luminosi / impallidirono / e il giardino fiorito
/ incominciò a dissecare». Si tratta ovviamente di quel giardino che
l’uomo purtroppo trasforma in un luogo deserto e improduttivo e dove
i colori si spengono a causa di una società senza valori e con falsi
idoli.
Enza Conti