Bollettino telematico mensile

 

 

 Anno II, n. 8, agosto 2000

 

 

 

IL DIRITTO D'AUTORE CONTRO LA RETE

Con il disegno di legge del 26 luglio 2000, il Parlamento ha emanato una normativa che poco si preoccupa della tutela dei diritti dei consumatori e delle libertà dei cittadini e molto, invece, dei flussi di profitto delle case produttrici di software. Ha osservato opportunamente M. Cammarata: " L'interesse delle major è di occupare ogni possibile angolo del mercato, di vendere anche una sola copia in più dei milioni che già vendono a prezzi pazzeschi, e quindi di colpire con la massima durezza anche il ragazzino che duplica un videogioco o il ragioniere che usa due copie del programma di contabilità, avendone pagata una sola. E si badi bene che spesso anche il software è geneticamente modificato, con continue inutili aggiunte che servono solo a costringere i clienti a riacquistare ciò che hanno già acquistato a caro prezzo poco tempo prima" (cfr. l'articolo, ll diritto d'autore geneticamente modificato, http://www.interlex.it/copyright/ogm.htm).

Nella stessa direzione il severo commento di Andrea Monti: il nuovo decreto " ... inasprisce in modo stupido le sanzioni penali previste per la duplicazione abusiva, crea un monopolio protetto da norme penali sullo sviluppo di sistemi di sicurezza e crittografia e impone una "schedatura" presso le Questure di tutti coloro che sviluppano o distribuiscono opere protette e quindi anche software. Come se non bastasse, anche sui programmi dovra' essere apposto il famigerato "bollino SIAE" che - è bene ricordarlo - deve essere acquistato, e questo anche per chi ha scelto di non iscriversi a questa associazione. Per di piu' il bollino diventa "marchio di qualita'" per l'opera dell'ingegno: in altri termini se il vostro software ha il bollino allora vale qualcosa, se no è carta, pardon, codice, straccio" (Il nuovo diritto d'autore uccide l'Open Source, http://www.apogeonline.com/informaz/art_389.html).

 

 

 

LE CONSEGUENZE

Si innescherà da qui una tendenza contro la rete e l'approccio libero alle nuove tecnologie. Come afferma Monti, si infliggerà: "... un duro colpo alla comunità Open Source che vedrà fortemente limitato il proprio modo di lavorare e contribuire allo sviluppo del free software (ovviamente i parlamentari che hanno approvato la legge non sanno nemmeno di cosa si tratti). Quanti avranno tempo e voglia di perdersi nei meandri della burocrazia per ottenere iscrizioni in albi o "bollini blu"? Quanti si troveranno "ispezionati" dalle forze dell'ordine perché non hanno "denunciato" la propria esistenza e dunque non sono nella "lista dei buoni"?".

Ancora più duro un altro commento di Monti: "Il disegno di legge S1496 sulla riforma della legge sul diritto d'autore, licenziato dal Senato lo scorso 21 giugno, riesce nella difficile impresa di peggiorare il testo approvato l'anno scorso dalla Camera con il numero C4953. Già nella precedente versione erano contenute proposte da far letteralmente drizzare i capelli, come quella dell'istituzione di un vero e proprio regime di "pentitismo", volto per di più non ad ottenere condanne penali ma semplici sequestri, cioè misure cautelari temporanee, a prescindere poi dall'esito del dibattimento" (cfr. l'articolo Il disegno di legge sul diritto d'autore S1496: una vergogna istituzionale, http://www.interlex.it/copyright/amonti37.htm).

 

 

 

ALCUNE SENTENZE

Purtroppo, questo inasprimento retrivo delle norme sul diritto d'autore avrà anche un effetto di paralisi su recenti aperture della giurisprudenza italiana che principiava a mostrarsi più attenta e sensibile a quest'ordine di tematiche.

Come si sa, ai sensi dell'art 171 bis della legge sul diritto d'autore n. 633 del 1941, è reato duplicare a fini di lucro programmi per elaboratore. Ciononostante, si sono avute alcune coraggiose sentenze che hanno dichiarato non perseguibile penalmente l'iuso di software, per il quale non si sia muniti della regolare licenza, a patto che l'uso avvenga per fini personali.

Rendiamo disponibili nello "Spazio Diritti" le seguenti sentenze:

  1. Pretura di Cagliari, 3 dicembre 1996;
  2. Tribunale di Torino, 20 aprile 2000;
  3. Tribunale di Torino, 13 luglio 2000.

 

 

 

A MARGINE

Il diritto d'autore in rete

Fondamentale è il sito dell'ALCEI (Associazione per la libertà nella comunicazione elettronica e interattiva), dove è possibile reperire tutto il quadro normativo relativo alla questione e una lunga serie di critiche mirate e intelligenti agli orientamenti legislativi che si vanno affermando in Italia ed in Europa.

ALCEI: http://www.alcei.it

 

Altri siti da cui è possibile attingere materiale critico e informazioni utili sono:

Interlex:http://www.interlex.it

Apogeonline: http://www.apogeonline.com

Punto Informatico:http://www.punto-informatico.it

 

 

  

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