Una delle più belle definizioni
del tango, per non cadere subito nell'alone di nostalgica tristezza che caratterizza tanta
sua parte, e di Leopoldo Marechal, il tango è una possibilità infinita. E niente
potrebbe esprimere meglio la personale interpretazione del tango di Oscar Benavidez, che
nelle sue coreografie mostra una straordinaria fantasia, una capacità di coniugare la
tradizione con le tendenze più attuali e di contaminarne la classicità per dare al sentimiento
nuovi modi di manifestarsi. Benavidez, nome d'arte di Raul Oscar Chiappolini, è nato nel
1944 a Lomas de Zamora, un sobborgo di Buenos Aires, da una famiglia friulana. A Buenos
Aires, dove si è diplomato maestro di danza e coreografia, Oscar Benavidez ha lavorato
con i più prestigiosi artisti del tango, da Tito Luciardo a Troilo, da Mariano Mores ad
Astor Piazzolla. Da Buenos Aires è partito per ballare il tango in tutto il mondo, a
Teheran come a Stoccolma, in Messico e in Olanda, a Londra, Parigi, Tokyo, fedele non solo
all'anima popolare del tango, ma alla sua enorme capacità di comunicare emozioni in
contesti, ambienti, uomini, e donne, diversi. Partecipa come primo ballerino alla prima e
alIa seconda tournee mondiali di Juan Carlos Copes, percorre l'ltalia con la compagnia del
maestro Giusti di Roma, si esibisce a Parigi sulla torre Eiffel.
E balla anche in occasioni
lievemente più insolite: aI festival di Sanremo del 1966, con il circo Orfei in una
tournee mondiale, durante le crociere dell' Achille Lauro. Nel 1987 gli viene affidata la
coreografia in onore del Papa in visita in Argentina. Senza dimenticare le sue apparizioni
alle televisioni di numerosi paesi (Francia, Brasile, Portorico) per finire alIa sua più
recente esibizione su Rai2. Fra le tante tappe della sua lunga carriera, Oscar Benavidez
ha avuto anche occasione di conoscere la riviera romagnola, e l'intesa deve essere stata
felice, se da più di dieci anni egli ha la sua abitazione nell'immediato entroterra, a
Montecolombo. E tanto per non smentire le infinite possibilità del tango, sulle colline
romagnole ha trovato dimora un altro grande del tango, il maestro Hector Ulises
Passarella. Una così felice coincidenza non poteva mancare di produrre buoni frutti, come
gli ultimi concerti Omaggio a Piazzolla tenuti sotto la direzione di Ulises
Passarella dall'Orchestra del Festival Valconca, dove Oscar Benavidez, dando ancora una
volta prova di grande capacità di interpretazione, ha ballato sulla musica di Piazzolla
insieme a Paola Pedrosi. |