Differenze tra Cattolici Romani e Ortodossi
Quali
sono le differenze tra Cattolici Romani e Ortodossi?
La
Chiesa di Cristo che i primi Concili Ecumenici
( Nicea 325 e Costantinopoli 381 ) hanno definito nel Credo, è la Chiesa
Una, Santa, Cattolica ed Apostolica.
La Chiesa d’Oriente, cioè la Ortodossa è l’unica rimasta fedele
all’insegnamento di Cristo ed alla Tradizione Apostolica e dei Padri, senza
mai togliere o aggiungere nulla.
Gesù Cristo ha fondato, come abbiamo già visto sopra, una Unica Chiesa,
di cui Egli è il Capo (Efesini
4,15 e Colossesi 1, 18 ). Il Cristo
l’ha fondata sulla roccia, una roccia indistruttibile, su se stesso, quella
roccia che Pietro confessò: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente (
Matteo 16,18 )
I Padri della Chiesa sono unanimi in questo senso: “ voi siete il campo
di Dio, voi siete anche l’edificio di Dio. Dio mi ha dato il compito e il
privilegio di mettere il fondamento, come un saggio architetto. Altri poi
innalza su di esso la costruzione. Ciascuno però badi bene a come costruisce.
Il fondamento è già posto da Gesù Cristo. Nessuno può metterne un altro “
( I^ Corinti 3,10 ).
S. Agostino e S. Ambrogio vedono nella immagine della roccia la
confessione di Pietro: La Chiesa è fondata su questa fede, su Cristo Gesù!
Il grande Vescovo Cipriano di Cartagine dice: “ Ogni Vescovo è
successore degli Apostoli se professa la vera fede, cioè l’Ortodossia della
fede Apostolica “.
S. Gregorio Magno Vescovo di Roma, scrisse testualmente queste parole:
“ Ogni volta che nelle Sacre Scritture si parla di un Fondamento questo non può
essere altro che il Signore “. ( Moral. 28,14 )
Una unica Chiesa presente in terra e in cielo, un Unico Capo Gesù
Cristo.
Il
problema del Papato
La Chiesa di Roma, nel tempo, elabora parzialmente ed astutamente la sua
“ Petrologia “; scalza “ il Fondamento che è Gesù Cristo, Colui che
respinge sdegnosamente il regno di questo mondo “, ed aiutata dai teologi pose
un altro fondamento: “ la persona di Pietro Vicario di Gesù Cristo “. Come
logica conseguenza, anche del concetto errato di Chiesa, ecco l’affermazione
della “ giurisdizione universale per diritto divino “ del Vescovo di Roma.
L’inutile tenda che Pietro voleva costruire sul Tabor diventa
finalmente una realtà.
Il Vescovo di Roma ora tiene fermamente in mano i “ due poteri”,
quello spirituale e quello temporale: Il mondo cattolico - romano ha finalmente
il suo “ idolo “ che le folle idolatre acclamano: più di un vescovo, più
di un re, più di un imperatore, un pari a Dio:
Il cardinale Bellarmino giunse a dire e scrivere: se il Papa dice che una
cosa buona è cattiva è cattiva, se il Papa dice che una cosa cattiva è buona
è buona, perché il Papa è più di
Dio “.
L’equivoco fatale di “Pietro Pietra
“ ebbe volutamente in Roma il sopravvento!
All’orizzonte si profila l’esito tragico di questo equivoco che ha distrutto l’ecclesiologia tradizionale, patristica, quella di Cristo. “ Il mio regno non è di questo mondo “ aveva detto. I regni di questo mondo sono una illusione satanica. Gli antichi Padri della Chiesa ignorano totalmente questa abnorme novità. Come può un uomo sulla terra essere considerato Capo della Chiesa che è presente in terra e nei cieli?
Dobbiamo forse deformare l’immagine di S. Paolo che paragona la Chiesa a un corpo il cui Capo è Cristo? Come può la Chiesa essere un corpo bicipite? Sarebbe solo un mostro! Il Papa in terra e Cristo nei cieli? Come non comprendere la assurdità blasfema di questa immagine dottrinale da secoli imposta ai cristiani d’occidente?
Si è voluto ad arte dimenticare che Pietro fu alla testa della Chiesa di
Antiochia? Al tempo di Cristo questa Sede era la capitale della Provincia
d‘Oriente dell’Impero Romano. Proprio ad Antiochia perdiamo le tracce
dell’Apostolo Pietro. Sappiamo bene infatti dalla Sacra Scrittura che la
Chiesa di Roma è stata fondata quasi sicuramente da Paolo, e sicuramente la
diretta lui come risulta dagli Atti degli Apostoli e soprattutto dalla Lettera
ai Romani che egli stesso aveva evangelizzato dirigendo poi come Vescovo.
Se il primato è un privilegio del successore di Pietro, a chi spetta allora questo privilegio?
Al Papa di Roma o al Patriarca di Antiochia che ne possiede certamente la successione nella Cattedra? I centri visibili della Chiesa si spostano con il succedersi degli avvenimenti storici, ma solo il Cristo Capo indiscusso ed Unico.
La Chiesa fondata da Cristo fu definita nel IV Concilio Niceno -
Costantinopolitano nel 325 e nel
381: UNA, SANTA, CATTOLICA, APOSTOLICA ( Cattolica nel senso di
sinodale e universale, non di romana ).
Questo Credo che solamente nella Chiesa Ortodossa è ancora professato in tutta la sua purezza originale, è la ricapitolazione delle verità fondamentali della Fede vera, cioè Ortodossa della Chiesa.
I Santi Padri dei primi Concili hanno voluto proteggere l’inestimabile
tesoro della Fede, il Credo, da ogni violazione. I Santi Canoni ( regole di fede
) stabiliscono che chiunque osi alterare, sia in minima parte il sacro testo,
con aggiunte o sottrazioni, sia scomunicato, la pena più terribile che la
Chiesa possa infliggere a un fedele o a una Comunità o Chiesa Locale.
Il
Problema del “ Filioque “
Nel secolo XI la Chiesa di Roma, dopo tante lotte con la Chiesa
d’Oriente, specialmente con Costantinopoli, introdusse una aggiunta, il famoso
“ Filioque “ che sconvolge lo stesso dogma trinitario. Due principi, due
teste persino nella Trinità! Roma
distrugge l’armonia dei rapporti personali intertrinitari; essa crea una
duplice paternità, il Figlio diventa Padre insieme al Padre nei confronti dello
Spirito Santo. Secondo questa dottrina, lo Spirito Santo procede dal Padre e dal
Figlio: tragica confusione tra le manifestazioni dello Spirito e la Sua Origine,
rottura della armonia che regna nelle relazioni intertrinitarie.
Questa è la goccia, e quale goccia, che fece traboccare il vaso, questo
l’atto inaudito che provocò lo Scisma Cattolico Romano o d’Occidente. Un
atto contro la Fede, quindi eresia!
Da questo tragico momento la cristianità si trovò divisa, non certo però
la Chiesa, perché essa infatti è e rimane costruita sulla Roccia che è Gesù
Cristo e resta Una.
Roma ha introdotto nel Credo una
nuova dottrina senza consultarsi con le altre Chiese sorelle.
Un atto
contro la carità, contro la Chiesa e contro la verità!
Per fortuna che la Chiesa è costruita sulla Roccia Cristo che era ieri, è oggi e sarà anche domani sempre uguale nei secoli. Lo Spirito Santo, il Santificatore la pervade. Roma, questa Chiesa locale, si trova ora staccata dalla Chiesa Una, Santa, Cattolica ed Apostolica che Cristo ha fondato in quel tempo, e che i Concili hanno riconosciuto e definito. Pietro ( o Paolo ) lascia la barca degli Undici per gettarsi nel vasto mare di questo mondo in perpetua burrasca, ed essi lo attendono ( gli Undici ) fiduciosi da circa un millennio. Egli ritornerà di sicuro, ma dopo una grande tempesta che sconvolgerà i suoi piani e i suoi programmi di trionfalismo. Il Cristo, ancora una volta lo afferrerà con la mano per portarlo sulla barca fra i suoi fratelli che aveva abbandonato. L’Ortodossia ha continuato imperterrita attraverso i secoli a preservare e difendere il “ Deposito di Fede “. Il Cattolicesimo romano si è allontanato sempre di più dalla sana Ecclesiologia del primo millennio, quando Oriente ed Occidente facevano parte della sola Chiesa sotto l’unico Pastore che è Cristo.
Dallo
Scisma alle Eresie
Lo scisma per sua natura genera sempre l’Eresia: è fatale!
Questa eresia scoppia nel Concilio locale di Lione ( 1274 ), ove
l’eresia del “ Filioque “ diventa dogma cattolico romano.
Quasi subito dopo lo scisma di Roma del 1054 avviene un fatto gravissimo:
la teologia scolastica soppianta la teologia patristica; la teologia dei Padri
deve cedere il posto ad una teologia razionalizzante aristotelica di: Anselmo di
Aosta, Tommaso d’Aquino, Duns Scoto, ecc., che ne sono i
paladini: per loro Aristotele è il filosofo che non si può contraddire.
Grazie alla sua perfetta centralizzazione, che la Chiesa di Roma ha
ereditato dall’Impero Romano, essa stupisce il mondo per la sua potenza, una
potenza più temporale che spirituale. Se si sottolinea la deformazione di una
Chiesa che si dichiara cristiana e cattolica, ci si sente rispondere: “ ma ci
vuole un capo in terra, altrimenti succederebbe la confusione ..”. E’ il
colmo della popolatria!
E pensare che Cristo quando vollero farlo re, prese la fuga!.
Dove è finita la autentica ortodossia della Chiesa di Roma testimoniata
nei secoli con tanto sangue di Martiri? Quella di Papa Gregorio Magno che
rimproverava fermamente l’Arcivescovo di Costantinopoli che si era fregiato
del titolo di “Patriarca Ecumenico “? Confrontatelo con un Pio IX che ebbe
la sfacciataggine di dire ed affermare: “ la Chiesa sono io, io la Tradizione
“.
Era ben piccola cosa la pretesa del
Patriarca di Costantinopoli, anche se insensata, di fronte al Papa di Roma che
si fa proclamare “ Infallibile “ “sopra
tutti i Vescovi e i Concili “ dal Concilio Vaticano I°. Lo scisma e
l’eresia hanno permesso una così grande follia.
Ben diversa è la storia del cristianesimo orientale! Seguendo fedelmente
le orme di Cristo, esso segue il suo Signore non nella potenza e nella gloria
umana, ma nella umiliazione e nella sofferenza.
Prima fu vittima della dominazione plurisecolare dell’Islam, poi di
quella turca.
Nella sofferenza e nella umiliazione del Cristianesimo Ortodosso dobbiamo cercare la spiegazione della sua invisibile forza interiore che lo fa resistere anche contro l’ultima ondata di persecuzione comunista.
Il
Dogma della “ Infallibilità Papale “
Benché il “ dogma della Infallibilità “ papale sia una eresia
proclamata soltanto nel 1870 da Pio IX, tutto lasciava presagire questa svolta
della teologia occidentale fin dal tempo dello scisma latino.
Strano rimane che la proclamazione di questo dogma coincida con la presa
di Roma da parte delle truppe italiane quando liberarono la Roma papale, e la
storia ce lo insegna.
Alcuni
Papi furono chiamati eretici proprio dai Concili Ecumenici, per esempio Papa
Onorio I° (638); Papa Liberio (
366 ) che sottoscrisse nel 358 le formule ereticali del semiarianesimo,
scomunicando il grande e santo Atanasio difensore dell’Ortodossia; S. Ilario
di Poitiers lo colpi di anatema, (scomunica ).
Non ci risulta poi, che Pietro Apostolo si fosse reso conto di essere
infallibile o vicario di Cristo. I suoi atteggiamenti e scritti non lo
dimostrano.
Il famoso passo di Matteo 16, 18 “ tu sei Pietro...” è diventato per
secoli lo slogan dell’infallibilità. Errore gravissimo, perché si confonde
con la Fede professata da Pietro con la sua persona!
Cristo ha fondato la sua Chiesa su Se Stesso “Pietra angolare“, fede professata in quella occasione da Pietro, ma non su Pietro!
Il
Dogma della “ Immacolata Concezione “
La Chiesa di Cristo ha definito Maria come la sempre Vergine e Madre di
Dio, nel Concilio di Efeso ( 431 ). Essa non si stanca di cantarla “Tuttapura,
intemerata, più venerabile dei Cherubini e senza confronto più gloriosa dei
Serafini..” ( Dalla Divina Liturgia di S. Giovanni Crisostomo ).
Tuttavia, Maria fa parte del genere umano, è stata concepita come ogni
uomo per un atto di amore a tra Gioacchino ed Anna, quindi da seme umano, per
questo è stata soggetta alle conseguenze del peccato fino al momento in cui ha
detto a Gabriele il suo “si “.
Ci voleva Duns Scoto, grande antagonista di Tommaso d’Aquino per
sostenere una simile enormità teologica della Immacolata Concezione, e ci
voleva un Pio IX per proclamare il dogma nel 1854.Questi i doni di un Papa, Pio
IX alla sua Chiesa: “Infallibilità papale e Immacolata Concezione “, che
sono serviti a far allontanare la Chiesa di Roma ancor più dalla verità, cioè
dalla Ortodossia.
Il
Purgatorio e le Indulgenze
E’ contro l’insegnamento delle Sacre Scritture la teologia del
Purgatorio come luogo di espiazione o purificazione temporanea dopo la morte. La
dottrina del Purgatorio portò di conseguenza l’eresia delle Indulgenze che
portarono alla Rivoluzione Protestante che spaccò in due il Cattolicesimo -
romano.
La teoria cattolica è che l’inferno è l’ergastolo della eternità,
il purgatorio è un luogo temporale sempre nell’eternità
Gesù ci ha raccontato invece la Parabola del Figliol Prodigo...e si fece
gran festa dice.
I meriti?
Gesù Cristo Figlio di Dio vivente ci salva con la sua morte e
resurrezione.
La teologia Ortodossa distingue due stati dell’aldilà: da una parte la
benedizione del paradiso; dall’altra la sofferenza di cui l’anima può
liberarsi grazie alle preghiere della Chiesa e grazie anche al mutamento
interiore dell’anima medesima.
La Chiesa Ortodossa non conosce il purgatorio in quanto luogo o stato
speciale. Non ci sono motivi biblici o dogmatici per ammettere l’esistenza di
un “terzo luogo” di questa specie.
Conclusione
Chi siano allora noi Ortodossi?
Noi siamo Ortodossi occidentali che comunichiamo ai dogmi della Chiesa. I
nostri Padri erano Ortodossi. Si, perché l’Italia era rimasta per la maggior
parte ortodossa anche dopo lo scisma di Roma del 1054, cioè fino al 1596,
quanto con un atto di violenza e di inganno gli ortodossi furono sottomessi al
Vaticano.
L’Europa stessa durante il primo millennio era ortodossa, riconosceva
un solo Pastore: Gesù Cristo! Fino ad allora la Chiesa era Una ed Indivisa.
La teologia sulla quale si fonda la Chiesa Ortodossa insegna che la
Chiesa è unita non grazie alla figura di un papa o di un patriarca, ma grazie
alla comunione nei sacri Misteri - Sacramenti e alla fede.
La dottrina ortodossa sulla natura della Chiesa è una teologia di
Comunione. Ogni Chiesa, come scrisse S. Ignazio, è costituita da una comunità
di fedeli attorno al loro Vescovo concelebrando la santa Eucarestia.
La Chiesa universale è costituita tramite la comunione tra tutti i
Vescovi che sono i pastori delle Chiese locali. L’unità non è imposta dal di
fuori, ma si realizza nella celebrazione eucaristica.
La struttura della Chiesa è dunque Eucaristica e Collegiale, formata
tramite la Comunione dei Vescovi tutti e ogni Vescovo con i membri della sua
congregazione ( comunità locale ).
Noi Ortodossi siamo i cristiani della retta fede che hanno conservato
intatta e inalterata la fede apostolica.
La Chiesa Ortodossa è la vera Chiesa di Cristo, non a causa di meriti
personali, ma per la grazia di Dio che l’ha sempre preservata da errori di
fede.
Ardentemente quindi la Chiesa Ortodossa desidera che tutti i cristiani
non ortodossi tornino alla vera fede dei Padri, alla Chiesa di Cristo.
S. Cipriano insegna che nessuno può avere Dio per Padre se non ha la
Chiesa per Madre.
L’Occidente ha tragicamente alterato e cambiato la fede Ortodossa! E noi aspettiamo il suo ritorno alla verità.