Gli scacchi a Messina

In Gazzettino di Giarre n.15, 24 aprile 1999, p. 8.

La Sicilia si risvegliò scacchisticamente alla fine dell'Ottocento. I segnali della ripresa vennero tanto dalla parte orientale quanto dalla parte occidentale dell’isola. A Catania nel 1879 Antonino Sciuti pubblicò (tipografia Eugenio Coco) un libello a soggetto scacchistico dal costo di 60 centesimi: Regole elementari del gioco degli scacchi e proposte di riforma per Antonino Sciuti (Il citato volumetto, che in origine faceva parte della biblioteca privata del farmacista-scacchista Gaetano Nicolosi di Linguaglossa ed ora acquisito dalla Biblioteca Regionale Universitaria di Catania, rappresenta una vera rarità bibliografica: vedi Alessandro Sanvito, Lineamenti di una bibliografia italiana degli scacchi 1987-1996, Roma 1997, p. 16); a Palermo nel gennaio del 1880 fu fondata una sezione scacchistica presso il Circolo Filologico.

Fu certamente determinante per il decollo dello scacchismo nell’intera isola il contributo del colonnello Achille Campo (Palermo 10.IX.1833-30.III.1910: vedi Archivio di Stato di Palermo, Regno delle due Sicilie, Stato Civile, Atti di nascita, Palermo, sezione Sant’Oliva, anno 1833, vol. 289, atto n. 547. Figlio di Antonino Campo e Anna Mastricchi. In tal modo risulta ormai definitivamente risolto il problema della determinazione dell’esatto luogo ed anno di nascita di Campo; due erano state fino ad ora le proposte: 1832 o 1840 Chicco; 1840 Minerva) che, dal gennaio del 1894 all'ottobre del 1895, curò una rubrica scacchistica sul Giornale di Sicilia La colonna ebbe subito un gran successo e divenne il tramite di collegamento tra tutti gli scacchisti siciliani che, prima di allora, avevano operato isolatamente o per piccoli gruppi.

Dunque alla fine del 1895 nacque un circolo a Catania, il primo finora documentabile, e a Palermo nell’aprile del 1896 fu ricostituita presso il Club Alpino Siciliano una sezione scacchistica autonoma che assunse la denominazione di "Circolo Scacchistico del Club Alpino Siciliano".

Messina, sebbene non giunse alla fondazione di un sodalizio, contava tra il 1894 e il 1895 un certo numero di appassionati scacchisti, noti soprattutto grazie alla lista dei solutori che parteciparono alla gara problemistica patrocinata dal Giornale di Sicilia. Ricordiamo Andrea Brancucci, V. Caliri, il dott. Giuseppe Cristina, l’Ing. Carlo Solida Novi e Santi Svetonio che si dilettava anche nella composizione di problemi.

Per quanto attiene alla provincia si distinsero a Montalbano di Elicona l’avv. Francesco Todaro Gorgone e a Tremestieri il cav. Daniele Targa.

L’1 gennaio del 1898 i circoli di Catania e di Palermo si unirono a quelli di Roma, Genova, Livorno, Napoli, La Spezia, Torino, Treviso per costituire una federazione denominata "Unione Scacchistica Italiana" (USI), il cui organo nazionale divenne il Ruy Lopez, una rivista bilingue stampata in Spagna.

A Messina i soci dell’USI nel 1898 erano tre e facevano capo alla sezione di Roma: il rag. Salvatore Doddis, il prof. Edoardo Giacomo Boner (Messina 29.II.1864 - Messina 28.XII.1908), il prof. Vincenzo Ciaffi; nel 1899 si aggiunse il reverendo D. Luigi Cucinotti e nel 1900 aderì anche Michele Lo Presti.

La "delegazione" di Montalbano d’Elicona contava numerosi soci: il dott. Eugenio Pirajno, l’avv. Francesco Todaro, l’avv. Nicolò Ballarino, l’avv. Benedetto Barbaro, Gaetano Faranda Bonaventura, Rosario Di Benedetto.

Il gioco per corrispondenza attirò non poco gli scacchisti messinesi: alla 1ª gara fanese, ripresa poi dall’USI con il nome di 1ª gara nazionale, parteciparono il rag. Salvatore Doddis; il dott. Eugenio Pirajno che fu poi costretto a ritirarsi per motivi professionali; l’avv. Francesco Todaro che fu sconfitto da S. Rosselli, giocatore di vaglia; il cav. Magg. Ugo Papa, appassionato solutore di problemi. Nel corso del 1899 una rappresentativa di Montalbano d’Elicona perse la sfida per corrispondenza (due partite con la scommessa di L. 30) contro il circolo di Linguaglossa difeso dal forte Gaetano Nicolosi.

L’evento più importante nella storia scacchistica messinese fu certamente il match amichevole tra i circoli di Messina e di Londra, al meglio di due partite, disputato tra il novembre del 1906 e il dicembre del 1908.

Dunque il novembre del 1906 costituisce il termine ad quem o post quem per la fondazione del primo circolo scacchistico a Messina.

Non è noto, allo stato attuale delle ricerche, chi organizzò il match per corrispondenza e i componenti di entrambe le squadre.

Agli scacchisti messinesi citati prima, alcuni dei quali probabili difensori dei colori cittadini, è possibile aggiungere l’ing. Ernesto Diana (socio USI nel 1908).

Il terribile terremoto che distrusse il 28 dicembre del 1908 Messina rappresentò certamente una netta cesura a tutti i livelli (in quel funesto giorno vennero meno Diana e Boner); ma qualche anno dopo la ripresa scacchistica cittadina si ebbe grazie alla figura carismatica e catalizzatrice di Ugo Lancia (Roma 31.V.1885-Messina 21.VII.1960) che, nei primi mesi del 1913, si fece promotore della costituzione di un fiorente circolo presso il Ritrovo Irrera... ma questa è un’altra storia!

Santo Spina

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