2001-A space odyssey (1968)

Regia: Stanley Kubrick
Sceneggiatura: Stanley Kubrick, Arthur C.Clarke
(dal suo romanzo "The Sentinel")
Fotografia: Geoffrey Unsworth
Assistente fotografia: John Alcott
Montaggio: Ray Lovejoy
Interpreti: Keir Dullea (David Bowman), Gary Lockwood (Franck Poole), William Sylvester (Dr. Heywood Floyd), Douglas Rain (voice of HAL 9000), Margaret Tyzack (Elena).


TRAMA
Su un pianeta desolato,all' alba dell' umanità, due gruppi di ominidi si disputano uno stagno. Una notte, uno strano monolito nero visita una delle due tribù che assimila subitaneamente le conoscenze necessarie per sopraffare l'altro...
2001:l' uomo ha stazioni orbitanti attorno alla Terra e perfino sulla Luna, dove è stato scoperto un monolito nero che emette segnali in direzione di Giove. Due astronauti, Bowman e Poole, viaggiano verso Giove sulla Discovery, una nave spaziale controllata dal super-computer HAL 9000, in compagnia di tre astronauti ibernati. Presto HAL comincia a comportarsi in modo strano, uccidendo i tre malcapitati più Poole ed apprestandosi a fare lo stesso con Bowman. Fortunatamente quest' ultimo riesce a disattivare HAL il quale si giustifica dicendo che agiva per il bene della missione. La Discovery entra nell' orbita di Giove e Bowman si avvicina al pianeta a bordo di una capsula. Alla congiunzione degli astri, avvenuta sia al tempo degli ominidi sia alla visita degli esploratori al monolito sulla Luna, Bowman si ritrova proiettato in un tunnel di luce che lo porta fino ad una dimora arredata Luigi XV. Qui è vittima di uno sdoppiamento: si vede invecchiare e morire per poi trasformarsi in qualcosa di nuovo...
Di nuovo lo spazio, la Terra e poi un globo di luce, all' interno del quale si riconosce un feto, il Fanciullo delle Stelle, col volto di Bowman...


__Non ci sono dubbi: 2001 è il film di Kubrick per eccellenza: forse perchè sotto sotto "2001-A space odissey" è Kubrick....
Stanley, grande e saggio maestro del sapere ha voluto qui confezionare la sua più maestosa favola sulla conoscenza umana; dai primordi ad oggi (1968) e da oggi al futuro (2001) e da lì, dal futuro, fino alla fine (o all'inizio?) dei tempi.

2001 è un film la cui decodifica apparve subito estremamente complessa: forse il maestro desiderava che le menti si scontrassero con una tematica oscura, similmente a ciò che accade ai protagonisti del film: il messaggio può dunque essere: l' uomo ha bisogno di apprendere, e deve farlo necessariamente, perchè la sete di conoscenza è insita nell' uomo stesso, da sempre.

Cosa è il monolito? Impossibile cercare di darne una spiegazione: o meglio, innumerevoli sarebbero i tentativi di darne...Di certo c'è solo il fatto che tutto nasce da lì; da questo misterioso oggetto, che sembra infondere tutto, solo con un semplice tocco.

EE' il monolito, tra l'altro, il protagonista di una buona parte della pellicola: i suoi silenzi, la sua solennità, risultano essere espressività allo stato puro. Tutte le riprese preistoriche ruotano attorno ad esso. Come toccarlo? C'è indecisione, e rispetto....

Un tocco solo: e nasce tutto; e lo spettatore è inevitabilmente protagonista a sua volta; è lui l'ominide: è sua la curiosità, la paura, la violenza (c'è una forte anticipazione di "A clockwork orange" in questo uomo preistorico).

E dunque se noi siamo gli ominidi, siamo anche Bowman; Bowman è l'uomo, già formato nella mente. E' colui che ha visto, che vede e che vedrà. E' sempre e comunque l'uomo il protagonista del secondo film nel film. Ma c'è anche HAL, che è l'essenza dell'uomo stesso nella macchina. Protagonista dei soli 40 minuti di dialogo su più di due ore di film Bowman è colui che spegne HAL, riducendolo al silenzio...

E' il silenzio che lascia spazio alla musica, sulla quale il film si fonda; la musica perchè è l'arte che più delle parole può fare da sfondo al processo evolutivo dell' essere umano: lo stesso Kubrick dice:"Ho voluto che il film fosse un'esperienza intensamente soggettiva che colpisse lo spettatore a un livello profondo della coscienza, proprio come la musica..."
E 2001 è un capolavoro di genio assoluto: 2001 è il capolavoro.
Non c'è nella storia del cinema una fonte di emozioni straordinaria come 2001, un film che può essere visto più e più volte nello stesso modo in cui è stato visto la prima volta; emblema questo, della massima astuzia kubrickiana.

 

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