MYSTIC RIVER - id. a cura di Corrado Pirovine
Regia
di Clint Eastwood. Con Sean Penn, Kevin Bacon, Tim
Robbins, Lawrence Fishburne, Marsha Gay Harden,
Laura Linney.
Tratto
da un romanzo di Dennis Lehane,
uno degli autori di thriller più gettonati di
questo periodo Mystic
River è la conferma che Clint
Eastwood alla regia è garanzia di altissima
qualità. Nato per essere uno degli ultimi colpi del cinema thriller di
fine stagione in U.S.A. potrebbe davvero rappresentare una delle sorprese per
la notte degli oscar, ancora molto lontana.
La
storia, apparentemente molto semplice, nasconde una marea di marce verità che
permeano il film di quell'oscurità che traspare,
sempre più imponente, minuto dopo minuto. A Boston, tre bambini giocano ad
hockey in mezzo alla strada; uno di loro andrà incontro ad una orribile prova
che ne segnerà l'esistenza: quegli stessi tre bambini, divenuti adulti (Penn,
Robbins e Bacon) si ritroveranno quaranta anni
dopo, in occasione della morte della figlia del duro del gruppo. Ne nasce un
intreccio carico di tensione che divamperà nel durissimo finale.
Non
è necessario addentrarsi nella trama, troppo ricca sfumature, per essere
correttamente spiegata, piuttosto meritano di essere sottolineati
gli aspetti "tecnici" del film, a cominciare dalla regia. Mystic
River non scorre tantissimo ma questa
sembra essere una vera e propria scelta del regista il quale più che
illustrare gli eventi vuole addentrarsi nella
psicologia dei personaggi; una leggera ombreggiatura azzurra della pellicola
ed un tema musicale che emerge, come se uscisse dalle acque torbide del fiume
in questione, sottolineano ansia ed inquietudine di tutti i personaggi
mostrati nelle due ore di girato. In questo, Eastwood
è aiutato alla grande da tutti gli attori del cast.
Sean Penn è Jimmy,
ex carcerato e padre non proprio modello: per l'ennesima volta l'ex marito di
Madonna buca lo schermo con una personalità fuori dal
comune dimostrando di essere uno dei migliori attori in circolazione. Tim
Robbins ci illustra
alla perfezione un uomo, Dave, nella più totale
confusione mentale, dalla mente labile e fragile. Kevin
Bacon invece dimostra di trovarsi a suo agio nella parte di Sean,
l'investigatore che si trova, suo malgrado, ad indagare sull'omicidio che fa
da nucleo centrale del film. I tre grandissimi attori sono poi contornati da
ottimi caratteristi tra i quali spiccano un granitico Fishburne
(il Morpheus di Matrix),
una languida Laura Linney
e un'inquieta Marsha Gay Harden.
Da notare anche un cameo (non
inserito nei titoli) dell'ancora in forma Eli Wallach
(88 anni), il "brutto" del film di Sergio Leone Il
Buono, il Brutto e il Cattivo, dove Clint
Eastwood era appunto il "buono".
In definitiva un film per gli amanti delle storie vere, senza false ipocrisie e senza morali inutili; una storia, confusa, intrecciata, durissima, ma soprattutto, semplicemente, una storia.