BILLY ELLIOT - a cura di Corrado Pirovine
Regia di Stephen Daldry. Con Jamie Bell, Julie Walters, Gary Lewis, Jamie Draven.
Dopo i trionfi in Inghilterra prima e negli U.S.A poi, il
soprendente film di Stephen Daldry è approdato anche sui nostri
schermi. Sulla scia del british style di Full Monty, Billy
Elliot ha stupito tutti, guadagnandosi anche tre nominations
agli Oscar (tra cui miglior regia e sceneggiatura). E' la storia
di un giovane adolescente (Jamie Bell), il quale, contrariamente
alla volontà del padre (Gary Lewis) e del fratello (Jamie Draven)
che lo vogliono pugile, si dedica totalmente alla danza, aiutato
da una burbera insegnante (Julie Walters) e supportato unicamente
dalla nonna svampita. Commedia brillante e spesso toccante, Billy
Elliot scorre sullo sfondo di un periodo estremamente
difficile del governo Thatcher; siamo agli inizi degli anni '80,
e al nord est dell'Inghilterra la protesta dei minatori è giunta
all'esasperazione. Padre e fratello del giovane Elliot, orfano di
madre, sono appunto due lavoratori di una miniera e la loro
condizione economico sociale non è certo ideale. Il contrasto
tra il sogno di Billy e i problemi della sua famiglia è
magistralmente trasportato sullo schermo dal regista Stephen
Daldry, meritatamente nominato agli Oscar, il quale confeziona
una storia tenera e delicata ma allo stesso tempo terribilmente
seria. Narrando visivamente il tutto alternando riprese lineari
con virtuosismi vari (vedere la sigla iniziale del film) Daldry
contribuisce ad incollare su un' intelaiatura "vera",
una patina "favolistica" che è il punto di forza del
film. Molto caratteristici sono gli attori che danno vita ad un
insieme di personaggi incredibilmente reali (merito di un' abile
sceneggiatura scritta da Lee Hall e candidata all'Oscar): Jamie
Bell, scelto tra oltre duemila aspiranti è perfetto (non fosse
altro per il fatto che anche egli è ballerino da anni); Gary
Lewis, che interpreta il padre, trasuda Inghilterra da tutti i
pori e molto brava è Julie Walters, l'insegnante, candidata al
premio Oscar (come migliore attrice non protagonista) nuovamente
dopo circa venti anni. Una fotografia molto "english"
ed un montaggio quasi rivoluzionistico completano l'opera da un
punto di vista prettamente tecnico, ma non si può non citare la
colonna sonora del film che offre brani dei Clash, dei Jam e dei
T-Rex.
In un periodo in cui le major la fanno da padrone confezionando
"blockbusters" a tutto spiano, Billy Elliot è
una pellicola diversa, come detto divertente e toccante, una
pellicola che narra qualcosa che colpisce al cuore lo spettatore
e che al suo cuore rimane attaccata anche dopo che le luci si
riaccendono in sala; in definitiva, uno dei migliori film di
questa seconda parte di stagione.