BRUCE
ALMIGHTY - UNA SETTIMANA DA DIO a cura di Corrado Pirovine
Regia di Tom Shadyac. Con Jim Carrey, Jennifer Aniston,
Morgan Freeman, Philip Baker Hall.
Dopo le ottime prove serie di The Truman Show e di Man On The Moon,
Jim Carrey torna al genere che lo ha reso popolare con una pellicola non troppo
demenziale, ma neanche semplicemente, commedia.
Grandissimo successo in patria e ovunque, anche qui in Italia; basti pensare
che, uscito in contemporanea con Matrix Reloaded, Bruce Almighty
si è attestato alla pari con quest'ultimo nelle classifiche dei film più
visti.
La storia è originale e prende spunto dalle comuni frustrazioni che
accompagnano la vita di ciascuno di noi. Bruce Nolan (Carrey), è un
presentatore televisivo, di quelli di tipico stampo popolare; surclassato nel
lavoro dai suoi colleghi e spesso distratto e svampito, perde il posto, rompe la
macchina e litiga con la fidanzata (Aniston); di chi è la colpa? Ma
naturalmente dell'Onnipotente; e l' Onnipotente decide di scendere sulla Terra
in forma umana (Freeman) e di consegnare le chiavi dell'umanità al malcapitato
Bruce, per vedere se è così semplice essere "il Signore" e per
sfidarlo a fare meglio.
In una pellicola del genere, un attore brillante come il buon Carrey è chiamato
a dare il meglio di sé. Se poi aggiungiamo la grande amicizia nonché la lunga
collaborazione con il regista Tom Shadyac (autore di Bugiardo Bugiardo e Ace
Ventura) allora il mix è di quelli esplosivi; ma attenzione, si è già
detto in precedenza che il film non sconfina nella demenzialità più pura anzi,
le idee buttate in campo hanno perfino una certa positività. Le estrose
peripezie di Dio/Carrey sono poi mostrate con un abbondante uso di effetti
speciali che rendono il film anche interessante da un punto di vista visivo
essendo questi realizzati piuttosto bene e pienamente integrati con la regia di
Shadyac il quale si concede anche qualche virtuosismo. Il cast, oltre al
simpatico protagonista e al pigmalione Morgan Freeman, reduce dal flop di Dreamcatcher,
annovera anche la stellina di Friends, Jennifer Aniston (moglie di Brad Pitt)
e il grande caratterista Philip Baker Hall, nel ruolo del capoufficio di Bruce.
Va purtroppo segnalato, anche in questo caso il doppiaggio delle scene tagliate
in coda al film; oltre ad essere poco naturale e forzato, non consente di
apprezzare davvero la comicità di questi spezzoni; la sensazione è che sia
meglio lasciare tali scene in lingua originale (lo stesso era accaduto anche per
il brutto Un Boss Sotto Stress).
In conclusione, se si riesce a resistere alle smorfie di Jim Carrey (in numero
comunque minore del solito) questa commedia potrebbe essere la giusta medicina
per una stagione troppo presto afflosciatasi in attesa delle super uscite
estive.