THE EXORCIST- a cura di Corrado Pirovine

Regia di William Friedkin. Con Linda Blair, Max Von Sydow, Ellen Burstyn, Jason Miller, Lee J.Cobb.

Dopo 27 anni, torna nelle sale "il film più terrificante della storia del cinema". Così recita lo slogan dei trailers che imperversano nelle sale ed alla televisione. Certamente non si può negare che l'impatto di tale pellicola sul pubblico fu a suo tempo davvero devastante ed è probabile che lo sia ancora oggi, nonstante i tempi siano leggermente, si fa per dire, cambiati. Le generazioni più moderne, infatti, non si spaventano se in un film mancano fiumi di sangue o se sono assenti colpi di scena; hanno bisogno di essere sempre sul filo del rasoio, di essere stupiti con la trovata a sorpresa o con l'effetto speciale. L'esorcista è ben altra cosa. Se ne potrebbero scrivere saggi.

La storia è arcinota. Una bambina, Regan (Linda Blair), figlia di una nota attrice di Hollywood (Ellen Burstyn), viene posseduta dallo spirito di un demone. Dopo inutili tentativi con medici e psicologi la madre decide di interpellare un prete, Padre Karras (Jason Miller), il quale, comprendendo la drammaticità della condizione della piccola chiede aiuto ad un esorcista archeologo, Padre Merrin (Max Von Sydow).

L'esorcista è un film che insinua il terrore laddove l'essere umano è più debole. Esso mina infatti le credenze religiose e può risultare perfino disturbante per chi credente lo è in modo fervido e convinto. Il terrore che da esso scaturisce è frutto di una storia perfettamente architettata e strutturata dallo sceneggiatore del film, che tra le altre cose è l'autore dell'altrettanto celebre omonimo libro bestseller, William Peter Blatty. Il fulcro della pellicola è sicuramente la piccola Regan, interpretata dalla bravissima Linda Blair, attrice maledetta perduta col tempo in ruoli secondari fino a sparire quasi totalmente dalla ribalta hollywoodiana. La sofferenza della bambina è uno dei tasti sul quale sceneggiatore e regista battono di più durante il film, così tanto da costringere lo spettatore a desiderare ardentemente l'arrivo dello straordinario Max Von Sydow nei panni di padre Merrin, l'esorcista. Il suo arrivo è quanto di più liberatorio ci si potrebbe aspettare. Ottime anche le performances di Jason Miller che dà vita ad un personaggio molto vivo, per nulla stereotipato, e, nel ruolo della mamma miscredente di Regan, di Ellen Burstyn la quale vinse, a suo tempo il ballottaggio per la parte con Audrey Hepburn, Anne Bancroft e Jane Fonda.

Oggigiorno, come è risaputo, il film si presenta in una veste nuova. In realtà di nuovo non c'è molto, per fortuna; le aggiunte che sono state fatte, 11 minuti più il sonoro rimasterizzato, costituiscono dei ritocchi nella giusta misura i quali contribuiscono a rispolverare L'esorcista senza snaturare il lavoro eseguito nel 1973. Limpido e chiaro il sempre agghiacciante sonoro, uno dei veri punti di forza, e terribili i minuti di filmato aggiunti, tra i quali annoveriamo la discesa a ragno dalle scale da parte di Regan nonchè la masturbazione con crocefisso della stessa bambina. Scene forti indubbiamente, come le altre già presenti, scene che chiunque sia minimamente appassionato di cinema non può permettersi di perdere, scene che gustate in una sala assumono tutta un'altra conformazione, fino a distaccare lo spettatore dalla realtà, anche se, del resto, è solo un film.
Oppure no?