FEMME FATALE - a cura di Corrado Pirovine

Regia di Brian De Palma. Con Antonio Banderas, Rebecca Romijin Stamos, Peter Coyote.

Dopo il passo falso di Mission to Mars, Brian De Palma torna al cinema con un film degno del suo nome. Non poteva essere altrimenti perché un genio registico come quello di De Palma difficilmente resta a secco due film di seguito. In questa pellicola introduce tutte le sue caratteristiche riuscendo a confezionare un'opera di grande classe, per quanto riguarda la regia e di ottimo coinvolgimento, per quanto riguarda la trama.
Laure (Rebecca Romijin) è una ladra appartenente ad una organizzazione criminale. Fuggita con la refurtiva di un colpo, si ritrova seguita dai suoi vecchi compagni di furto, oggetto di uno scambio di identità e coinvolta, suo malgrado, con l'ambasciata americana a Parigi. Nella sua vita irromperà d'un tratto il fotografo di professione Nicholas Bardo (Antonio Banderas), incuriosito dall'alone di mistero che sembra circondare questa donna.

L'aspetto più invitante di questo film consiste naturalmente nel fatto che è un film di Brian De Palma. E di lui c'è ogni aspetto. Da inquadrature da capogiro, fino all'esperimento altre volte già tentato dello schermo diviso a metà. Ma tutto parte dalla mirabolante scena iniziale, sottolineata da un bolero incalzante e protagonista. Da un punto di vista strettamente legato agli aspetti tecnici questa pellicola è spettacolare, è cinema allo stato puro, è sperimentazione di grandissima fattura, è classe vera. La sceneggiatura, scritta dallo stesso De Palma è molto intricata e contorta, in puro stile hitchcokiano, come piace da sempre al regista. Sebbene possa sembrare virtuosismo fine a se stesso, non è così; questo è virtuosismo fine all'attenzione dello spettatore, che c'è comunque, vista la perfezione del girato.
Protagonisti sono la Stamos e Banderas, che sembrano gli attori giusti anche se non riescono a brillare più di tanto. Il bell'Antonio riesce con la simpatia e l'immancabile carisma a sopperire ad una recitazione priva di climax, mentre la splendida Rebecca appare più dotata di fisico statuario che di talento per il cinema; qualche espressione in più non farebbe male. Ciononostante anche questo aspetto rientra nelle caratteristiche di De Palma che da sempre bada molto alla forma estetica della storia che all'uomo e dunque ai personaggi.
In definitiva Femme Fatale rimane uno dei film più interessanti del momento ed è sicuramente da vedere se non altro per la visione voyeuristica che insinua nello spettatore e per il magico incastrarsi di tutti i pezzi del confusissimo puzzle nell'ultimo quarto d'ora.