MY
BIG FAT GREEK WEDDING - IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO GRECO
a cura di Corrado Pirovine
Regia di Joel Zwick. Con Nia Vardalos, John Corbett, Gia
Carides, Michael Constantine.
Arriva anche da noi la commedia che ha battuto ogni record
di incassi tra le produzioni indipendenti negli U.S.A. battendo anche il
fenomeno The Blair Witch Project.
Portata sullo schermo dal regista Joel Zwick, la sceneggiatura di Nia Vardalos,
protagonista nei panni di Tula, si addentra in un mondo culturale ricco di
sfaccettature ma sembra spegnersi verso la metà del film. Tula è una bruttina
stagionata che non ha ancora trovato l'anima gemella. Invaghitasi di un
ragazzone americano di nome Ian (Corbett), vorrebbe intraprendere con lui una
relazione che sfociasse nel matrimonio ma trova l'opposizione, neanche tanto
convinta, di entrambe le famiglie. Quando verso la metà i contrasti sembrano
appianarsi, anche la sceneggiatura, come detto, perde in intensità e novità.
Essendo una commedia reduce da un grande successo statunitense, ci si aspetta
abbastanza però non mantiene in pieno le aspettative. Qualche risata sincera la
strappa, ma alla lunga l'esaltazione delle caratteristiche culturali greche
risulta piuttosto stucchevole. La regia, così come la fotografia sono piuttosto
televisive; il clima che si respira è quello di una puntata speciale di una
fiction; questo è un dato da non trascurare perché non giova certo alla nomea
del regista. Tuttavia, un buon cast sorregge lo scorrere della storia; Corbett
è simpatico, i comprimari, Constantine e la Carides su tutti, sono efficaci
mentre la vera star è la protagonista Nia Vardalos, forse aiutata dal suo
fascino prorompente e dalla sua sensualità abbondante.
Prodotto da Tom Hanks e signora, una delle coppie più potenti di Hollywood, il
film poggia come si può facilmente comprendere su fondamenta ben robuste e
quindi può contare su una certa abilità promotrice alle spalle; insomma, una
pellicola indipendente che di indipendente non è che abbia poi molto: ed
infatti i risultati si vedono, a cominciare dalla moltissime copertine sui
rotocalchi "in" del mondo patinato.