INSOMNIA
- id.
a cura di Corrado Pirovine
Regia di Christopher Nolan. Con Al Pacino, Robin Williams, Hilary Swank.
C'è odore di consacrazione per un nuovo regista emergente sulla scena
Hollywoodiana. Si tratta di Christopher Nolan, già autore di Memento,
uno dei film più innovativi ed interessanti degli ultimi anni. Aiutato da un
cast strepitoso ed in stato di grazia, Nolan ci dona un thriller dalle tinte
losche come non se ne vedevano da un bel po' di tempo.
Will Dormer (Al Pacino) è un detective della omicidi di Los Angeles inviato
insieme ad un collega in Alaska per indagare su un caso di omicidio. Durante una
caccia tra boschi e nebbia al killer succede un incidente di cui Dormer è
diretto responsabile. Il killer, presente a questa scena, inizierà a tessere la
trama di un durissimo ricatto. Pressato da una terribile insonnia dovuta
all'assenza di buio in quella particolare regione degli U.S.A., Dormer si
troverà di fronte alla più dura delle sue sfide.
Non intricata come quella della sua opera precedente, la sceneggiatura di
Insomnia ha comunque dei risvolti che stupiscono lo spettatore. Da lineare
caccia ad un killer, il plot si trasforma in in un complesso gioco delle parti,
dove ogni minimo errore può essere pagato caro. Ottima la scelta delle
locations: l'Alaska è terra estremamente fascinosa e ricca di paesaggi naturali
meravigliosi: colpisce in tali luoghi così remoti, la presenza di vere, piccole
oasi di civiltà, così come risulta davvero intrigante la presenza del sole di
mezzanotte che costringe il detective Dormer a lunghissime notti insonni; in
realtà, gli osservatori più attenti noteranno che la fascia dove il sole è
alto anche a mezzanotte è in realtà più a nord rispetto a dove il film è
stato girato ma questo errore, se così lo vogliamo chiamare è ampiamente
giustificato dal fatto che la presenza del sole di notte è rilevante per la
completa riuscita della trama. Una della scene infatti più belle della
pellicola è proprio quando Pacino cammina di notte, con la luce del sole, nella
cittadina totalmente deserta. In questo frangente è opportuno rimarcare
l'importanza del direttore della fotografia, veramente eccezionale nel fornire
una atmosfera conciliante con il tema della sceneggiatura stessa.
A proposito della riuscita della pellicola, una buona fetta di merito spetta al
cast, davvero superbo: Hilary Swank è bravissima nel ruolo della poliziotta
poco esperta che prende a mentore il detective navigato di L.A., mentre Robin
Williams si conferma dopo il suo One Hour Photo: lì era sicuramente più
presente, più al centro di tutto, ma qui è realmente fastidioso, tanto riesce
a dare forma e corpo alla negatività del suo personaggio. Per quanto riguarda
Al Pacino, come al solito riempie lo schermo: non è facile seguire la
recitazione del resto del cast quando la sua figura oscura tutto e tutti. La sua
prova è impeccabile, fatta di sguardi, ammiccamenti, titubanze, gesti nervosi,
sproloqui; egli rende il detective Dormer un essere umano come chiunque altro e
non il solito stereotipo.
In definitiva Insomnia è un film che va sicuramente visto e che promette di
ritagliarsi un piccolo spazio sia nel cinema d'autore che nella notte degli
Oscar, ogni giorno sempre più vicina.