KILL
BILL VOLUME 1 - id. a cura di Corrado Pirovine
Regia di Quentin
Tarantino. Con Uma
Thurman, Daryl Hannah,
Michael Madsen, Lucy Liu,
Vivica A. Fox.
Inizia nel sangue questa ennesima saga cinematografica, la prima mai
realizzata dal genio del pulp Quentin Tarantino. Volume 1 è quanto di più
kitsch e pulp si potesse creare di questi tempi e sicuramente entrerà a far
parte per lo meno della ristretta cerchia dei cult insieme al suo successore,
quando sarà completato.
Protagonista della vicenda è una sposa (Uma Thurman),
unica superstite di un massacro avvenuto il giorno delle sue nozze ordito da un
misterioso Bill e portato a termine da quattro
sicari ognuno con un particolare nome di serpente letale. Saranno proprio questi
quattro sicari (Madsen, Hannah,
Liu e Fox) a divenire
prede dell'ira e della vendetta della sposa assassina, della quale non viene
mai rivelato il nome (coperto da curiosi bip sonori) ma della quale conosciamo
il soprannome, Black Mamba. Attraverso mistici viaggi
in Oriente e duelli grondanti sangue Black Mamba si
troverà faccia a faccia con i suoi orgogliosi nemici.
Per chi si è appassionato con Pulp Fiction non sarà difficile entrare
nell'ottica di Kill Bill; certo, il mitico film con Travolta e Jackson era più
attinente alla realtà e dunque più "vero" però ci sono forti
analogie tra i due. Prima di tutto nella sceneggiatura; Pulp Fiction si diramava
in diverse storie parallele, che si incastravano alla perfezione col procedere
degli eventi; Kill Bill ha uno svolgimento simile con la differenza che i vari
capitoli in cui è divisa la storia vengono mostrati allo spettatore con un
leggero disordine temporale, il tutto, comunque, in puro stile Tarantiniano. A
proposito di curiosità Tarantiniane, tra le altre cose c'è da segnalare i
titoli di testa in inglese (tradotti in italiano, una cosa mai vista) con
immagini in puro stile giapponese e "Bang Bang" di Cher (nella
versione cantata da Nancy Sinatra) come musica di sottofondo. E' poi necessario
mettere l'accento sull'ennesima eccellente colonna sonora, che annovera brani
vecchi rivisitati e brani tendenti a mischiare sonorità western con suoni
tipicamente orientali, il tutto per esaltare l'azione e la violenza. In questo,
Quentin, che come regista ha naturalmente l'ultima parola sui temi musicali è
maestro; così come si è dimostrato abile nella scelta di mostrare gli eventi
nelle maniere più disparate, senza rinunciare all'uso di tecniche particolari:
spezzoni a cartone animato (un buon quarto d'ora), filtri colorati, divisione
dello schermo in due parti, e bianco e nero, oltre ovviamente ad inquadrature
davvero interessanti.
Sicuramente particolare il cast, impegnato nell'interpretazione di personaggi
assolutamente grotteschi: la Thurman è glaciale, un po' troppo (ma forse doveva
esserlo), così come lo è Daryl Hannah, al suo ritorno alle scene; Madsen si
vede poco ma lo si attende con ansia visto che rimase impresso nella mente di
tutti il suo terribile ballo sanguinario in una delle scene clou de Le Iene
(primo film del regista); infine Lucy Liu è deliziosa nei panni, finalmente, di
un'orientale in tutti i sensi. Aspettiamo David Carradine (Bill) e Samuel L.
Jackson (il pianista) che compariranno nel prossimo volume.
In definitiva un film per i patiti del cinema pulp, che abbiano una buona dose
di autoironia e che siano in qualche modo legati ad un Tarantino d'assalto;
perché per chi non entra nell'ottica del regista, Kill Bill, invece di piacere,
può risultare addirittura ridicolo...