Lolita (1962)

Regia: Stanley Kubrick
Sceneggiatura: Vladimir Nabokov
Fotografia: Oswald Morris
Montaggio:Anthony Harvey
Scenografia: Andrew Low
Interpreti:James Mason (Humbert Humbert), Sue Lyon (Dolores Haze, Lolita), Peter Sellers (Clare Quilty), Shelley Winters (Charlotte Haze), Marianne Stone (Vivian Darkbloom).


TRAMA
Uno strano omicidio apparentemente senza movente si compie in una villa isolata...
Flash back: un professore inglese, Humbert Humbert, alla ricerca di una camera in affitto, si imbatte nella vedova Haze , una affittacamere piccolo-borghese, e in sua figlia Dolores, una ragazzina per la quale egli prova subito un colpo di fulmine. Egli affitta la camera e presto si trova chiuso tra le avances di Charlotte, la vedova, e quelle più subdole di Dolores la quale inizia un esasperante doppio gioco. Lolita viene mandata in un campo estivo dove dà sfogo alla sua natura precoce mentre Humbert accetta di sposare Charlotte per stare così più vicino alla sua ninfetta, alla quale farà da tutore. Dopo una violenta lite per la scoperta di un diario segreto di Humbert, Charlotte fugge di casa e finisce accidentalmente investita. Humbert si mette alla ricerca di Lolita, della quale diviene amante ed alla quale confessa, seppur con un po' di ritardo, la morte della madre. Tra i due scoppia una passione divorante che si estingue in breve tempo, lasciando il posto a violenti alterchi, inframezzati da morbosi desideri. Per migliorare il loro rapporto, Humbert propone a Lolita un viaggio "on the road" attraverso gli Stati Uniti durante il quale essi vengono seguiti da un misterioso individuo. Nel frattempo, Lolita si ammala e viene ricoverata in un ospedale dal quale fuggirà di nascosto, abbandonando Humbert, annichilito.
Anni dopo, egli riceve una lettera di Lolita, che, sposata e senza un soldo chiede un aiuto economico: i due si rincontrano: lei gli confida una avventura con un commediografo, Clare Quilty, l' uomo misterioso che li seguiva. Humbert le chiede di tornare con lui ma ormai lei ha chiuso col passato, è innamorata del marito, un giovane insignificante ma gentile. Distrutto, le lascia del denaro e si mette sulle tracce di Quilty....
Si ripete la sequenza iniziale.
Humbert morirà in prigione in seguito ad una crisi cardiaca.


Siamo indubbiamente di fronte ad uno dei film più controversi della storia del cinema; un film che insieme a 2001, Arancia meccanica e Eyes Wide Shut rappresenta per Kubrick un viaggio nella mente umana, in particolare in questo caso, nella mente dell' esimio professore Humbert Humbert. Ispirato al romanzo di Vladimir Nabokov, il film, si allontana dal tono sarcastico di questo per approfondire la visione della follia del protagonista che viene sottoposto, come del resto quasi tutti i personaggi, ad una operazione di caricatura eseguita ad opera d'arte dallo stesso regista per rendere grotteschi i suoi burattini. Straordinarie in proposito le performance di Peter Sellers (Quilty), il quale si guadagnerà la conferma per interpretare i ruoli multipli del Dottor Stranamore e di Shelley Winters nei panni di Charlotte Haze, mamma di Lolita, complice non tanto involontaria dei deliri di Humbert.

Altrettanto efficace nella sua interpretazione l'allucinato James Mason nei panni del protagonista, quel professor Humbert che vedrà esplodere dentro di sè il desiderio irrefrenabile per Lolita, desiderio più passionale che carnale, più psicologico che fisico, quel desiderio che lo spingerà oltre la morale, portandolo a commettere atti che un uomo lontano dalla follia mai commetterebbe...
E Kubrick si sofferma proprio qui: Lolita è l' oggetto di un desiderio proibito che come tutti i desideri proibiti divora e lacera ma allo steso tempo attrae e tenta: il risultato è un delirio che coinvolgerà anche il maligno Clare Quilty, colui che rappresenta il deus ex machina avente il compito di spezzare l' incantesimo, colui che rende erotico e megalomane tutto ciò che è dolce e semplice, colui che farà affondare nelle paludi dell' oblio la mente già fragile e provata di Humbert.

 

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