MATRIX REVOLUTION - id.     a cura di Corrado Pirovine

Regia di Andy e Larry Wachowski. Con Keanu Reeves, Carrie Ann Moss, Laurence Fishburne, Hugo Weaving, Jada Pinkett Smith.

E' finita. La trilogia lanciata nel 1999 dai fantasiosi fratelli Wachoski è finita, in contemporanea mondiale dal 5 Novembre in poi tutti potranno porre la parola fine agli eventi di Matrix. O almeno così sembra. E già, perché il finale di Revolution lascia spazio a numerose interpretazioni come se i due registi abbiano in testa qualcos'altro e si siano lasciata aperta una porta di servizio.

Avevamo lasciato tutti i protagonisti della saga fuori dalla "Matrice", con i piedi ben piantati nella realtà; tutti tranne Neo, sospeso in un limbo governato da un programma ribelle alle dirette dipendenze del Merovingio. E' proprio soprattutto nella realtà che i fatti di questo terzo capitolo si svolgono con la cruenta battaglia tra gli uomini di Zion e le macchine, finalmente alla sfida finale. La Matrice sarà visitata soltanto per brevi tratti, a parte la lunghissima scena conclusiva del confronto tra Neo e il programma ormai impazzito denominato Agente Smith divenuto talmente potente da mettere in seria agitazione anche le macchine stesse. In un turbinio di effetti speciali che fa sconfinare il film nella fantascienza più pura e classica e meno in quella fumettistica, si dipaneranno tutte le trame nate nei precedenti capitoli.

Nonostante questa pellicola ribadisca il concetto che di una trilogia non se ne sentiva proprio il bisogno, Revolution è migliore di Reloaded, sicuramente per la scorrevolezza delle scene; nel secondo capitolo erano a volte interminabili i monologhi di alcuni personaggi o i dialoghi inseriti per spiegare la trama; qui c'è più azione, sebbene l'Oracolo ci provi a far addormentare gli spettatori più di una volta. Gli effetti speciali, naturalmente massima espressione dei tre film, sono qui più incentrati sul conflitto a fuoco tra macchine ed umani piuttosto che alla fluidità dei movimenti dei personaggi dentro la Matrice: a tale proposito molto accattivante risulta l'effetto degli esoscheletri impiegati dall'esercito di Zion durante la vibrante battaglia a metà pellicola, battaglia della durata di circa mezz'ora. Sul cast, nessuna novità: Keanu Reeves è il migliore, sebbene non abbondi di espressioni, e fa da contro-altare alla solita pessima Monica Bellucci che per fortuna dello spettatore è inserita soltanto per mostrare il suo decollete e per abbaiare (come al solito nel suo orrendo autodoppiaggio) soltanto una frase, neanche troppo significativa.
Ancora una volta dunque, per la terza volta, Neo & C. rappresenteranno uno dei massimi successi della stagione, in attesa che le menti dei due creatori della Matrice partoriscano, forse, qualcosa di nuovo...