MISSION TO MARS - a cura di Laura Manto e Corrado Pirovine

Regia di Brian De Palma. Con Gary Sinise, Tim Robbins, Connie Nielsen, Don Cheadle, Jerry O'Connell.

Una spedizione su Marte, qualcosa che l'uomo sogna da sempre! Presto sarà una realtà e non una semplice fantasia. Ecco come Brian De Palma immagina che avvenga questo straordinario evento. Il film è la storia dell'atterraggio del "Mars One" sul pianeta rosso. L'atmosfera surreale e rarefatta del pianeta viene resa molto bene dalla fotografia, che riesce a trasmettere uno stato d'animo quanto meno inquieto, dovuto anche al fatto che ci troviamo in un luogo del tutto sconosciuto all'uomo. Ma non appena viene posta la prima orma umana sulla superficie marziana, assistiamo a qualcosa di misterioso e imprevedibile. Dapprima questa anomalia si presenta come qualcosa di metereologico, in seguito appare qualcosa di più terrificante. Il comandante dell'equipaggio riesce a inviare un S.O.S. alla base e in seguito vengono interrotti del tutto i collegamenti con il pianeta. Alla NASA, la gioia per l' avvenuto atterraggio si tramuta subito in terrore e angoscia per l'equipaggio disperso in luogo sconosciuto. Viene organizzata una spedizione di soccorso, che servirà a far luce sull'accaduto.

Brian De Palma, nelle vesti confermate di regista sorprendente, ci offre una pellicola di fantascienza pura che scorre anche se con qualche pecca di troppo. Al di sopra di tali pecche galleggia la regia che si mantiene pulita ed anche stilisticamente raffinata come è solito fare De Palma stesso. Venendo ai punti deboli sopra citati, è necessatio affermare, ancora una volta, come la esasperazione nell' uso degli effetti speciali nuocia alla credibilità della narrazione, la quale, sostenuta da una buona fotografia marziana tentenna sul finire proprio per la troppa computer grafica. Anche la prestazione di alcuni attori lascia un po' a desiderare (vedi il pur bravo Tim Robbins) forse troppo chiusa nella classica "maschera" che De Palma impone ai suoi personaggi. Le affrettate battute di chiusura del film fanno purtroppo da contrappeso agli intensi dialoghi di inizio pellicola, articolati, come da copione ormai nei film di De Palma, in un' unica ripresa di dieci minuti circa. Da segnalare infine l' ottima colonna sonora di Morricone e la scena del ballo in assenza di gravità con le musiche dei Van Halen.