PATHS OF GLORY (1957)

Regia: Stanley Kubrick
Sceneggiatura: Stanley Kubrick, Calder Willingham, Jim Thompson
Fotografia: George Krause
Scenografia: Ludwig Reiber
Montaggio: Eva Kroll
Interpreti: Kirk Douglas (colonnello Dax), Ralph Meeker (caporale Paris), Adolphe Menjou (generale Broulard), Joseph Turkel (Arnaud), George Macready (generale Mireau), Wayne Morris (tenente Roget), Timothy Carey (Ferol).

 


TRAMA
Due generali impegnati al fronte nel 1917 discutono sull' opportunità di sferrare o meno un attacco: sono l'astuto Broulard e l'arrogante Mireau. I due si recano dal colonnello Dax il quale comanda il reggimento che dovrebbe essere impegnato. Rispettoso della vita dei suoi uomini, Dax mette insieme una pattuglia da impiegare in una ricognizione per verificare la necessità dell' attacco; vengono designati il tenente Roget, alcolizzato e vigliacco, l' impulsivo caporale Paris, nemico di Roget, e il soldato Lejeune. La pattuglia sprofonda nel caos dopo la morte di Lejeune ma Dax acconsente all' offensiva; è lui stesso che esegue il controllo di tutte le postazioni nelle trincee. Alcuni reparti però, immobilizzati dal fuoco tedesco, ritardano. L'attacco si risolve in una carneficina. Il generale Mireau, che aveva avuto addirittura l' intenzione di bombardare i ritardatari, decide di far giudicare alla corte marziale il plotone in questione.

Broulard e Mireau fissano un numero di tre persone da giudicare: Paris è scelto da Roget, Arnaud è sorteggiato e Ferol designato perchè asociale. Dax ottiene il permesso di difenderli in un processo farsa alla fine del quale viene sconfitto. Dopo cerimonie varie, onoranze militari e balli di gala ai quali Dax partecipa controvoglia arriva il momento dell' esecuzione. Dopo di questa viene a galla il tentativo di bombardamento di Mireau che viene allontanato da Broulard il quale offre il posto a Dax. Il colonnello rifiuta, coprendo il generale di insulti. Più tardi, Dax è di nuovo al suo posto, a pochi chilometri dal fronte...


Ovviamente si tratta di un film di guerra. Potrebbe sembrare piuttosto banale, specie per quei tempi, quando questo genere spopolava, ma se si analizza "Paths of glory" più attentamente si scoprono elementi nuovi. Innanzitutto non è incentrato sull'esercito americano bensì su quello francese (e questo spiega le censure in Francia e Belgio); inoltre questa pellicola non celebra ma distrugge. Tutto ruota attorno agli ufficiali di alto grado francesi, alla loro vita sfarzosa e lontana dal fronte, contrapposta a quella dei fanti, addirittura fucilati per essere rimasti attardati.

Dunque questo film tutto descrive della guerra, ma senza operare alcuna celebrazione: si potrebbe anzi decisamente considerare come antimilitarista e pacifista perfino con un ombra di umanità, presente, durante il film solo nel colonnello Dax, ma diffusa nel finale a tutti i militari da una melodia fraternizzatrice che infonde in tutti pace ed emozione.

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