PEARL HARBOR - a cura di Corrado Pirovine
Regia di Michael Bay. Con Ben Affleck, Kate Beckinsale, Josh Hartnett, Alec Baldwin, Jon Voight, Dan Aykroyd, Cuba Gooding Jr., Tom Sizemore.
Dopo una lunga attesa, il film più costoso mai realizzato nella storia del cinema (300 miliardi di lire...) approda sui nostri grandi schermi; e lo fa con un approccio che definire esplosivo è poco. Michael Bay dirige questo kolossal bellico dopo i successi al botteghino di "The Rock" e "Armageddon", in collaborazione con un esperto di pellicole storiche, quel Randall Wallace sceneggiatore anche di "Braveheart".
L'evento narrato è storia: il 7 Dicembre del 1941 circa trecentocinquanta aerei giapponesi solcarono il cielo della baia hawaiana di Pearl Harbor e distrussero buona parte della flotta del Pacifico statunitense; l'azione fu decisa dallo Stato Maggiore Nipponico per reagire all'embargo petrolifero imposto al Giappone. Ma il motivo della catastrofe fu che i militari americani furono informati dell'attacco soltanto pochi minuti prima. In questo contesto si inseriscono le vicende di due grandi amici, Rafe (Affleck) e Danny (Hartnett), piloti militari, cresciuti insieme e legati dal destino anche in amore, dove si troveranno inaspettatamente rivali; oggetto del desiderio la crocerossina Evelyn (Kate Beckinsale) che vivrà con loro l'inferno sulla paradisiaca isoletta di Ohau.
Nato con una concezione prettamente storica, "Pearl
harbor" devia dai propositi e si traveste da filmone
melodrammatico grondando miele da tutte le parti, sia per le
storie d'amore sia per l'amicizia tra i protagonisti. Sono
lontani i tempi di "Tora Tora Tora" in cui il
pubblico si interessava della pura e semplice rappresentazione
storica; tali tempi sono lontani perchè semplicemente sono
cambiati i gusti degli spettatori; inserendo infatti legami
affettivi in ruoli preponderanti della pellicola, oggi è
possibile attirare nelle sale anche coloro che non sarebbero mai
andati a vedere un film di guerra, e questo è un dato di fatto.
Tutto sommato la realizzazione storica appare abbastanza curata
così come risulta indubbiamente spettacolare l'attacco alla base
statunitense, rappresentato tramite cinquanta minuti di
spettacolari immagini rese tali grazie al solito ottimo lavoro
della Industrial Light & Magic; chi si aspetta questo dal
film non rimane certo deluso.
In questo contesto, molto delicato è stato il ruolo dello
sceneggiatore Wallace che ha dovuto plasmare la storia affinchè
potesse avere mercato anche in Giappone; proprio per questo i
nipponici sono stati ritratti con toni più umani e pacati del
solito e questo senza dubbio è un grande merito; d'altra parte
invece, la classica retorica sul buonismo americano appare come
al solito preponderante.
Da un punto di vista tecnico l'impronta del regista Michael Bay è visibile in tutta la potenza delle immagini come del resto è suo solito, ma si limita soltanto a questo. Il cast invece offre un po' di vivacità: bravo e simpatico, ormai una sicurezza in fatto di professionalità è Ben Affleck, più nuovo invece il volto di Josh Hartnett meno noto ma con un futuro assicurato. Un discoso a parte merita la splendente Kate Beckinsale ("The Golden Bowl"), attrice inglese molto apprezzata in patria, scoperta da Kenneth Branagh ("Molto rumore per nulla") e consacratasi grazie anche alla sua bellezza, elegante e riservata. Ottima la scelta dei caratteristi: il solito Tom Sizemore, perfetto nei film di guerra, Alec Baldwin che da tempo mancava in una pellicola importante, Cuba Gooding Jr. forse rinchiuso in un ruolo troppo esiguo e Dan Aykroyd, innovativo nei panni di un alto ufficiale.