WHAT WOMEN WANT - a cura di Corrado Pirovine

Di Nancy Meyers. Con Mel Gibson, Helen Hunt, Marisa Tomei, Alan Alda, Lauren Holly.

Entrare nella testa delle donne, nel vero senso della parola, pur essendo un uomo ora è possibile, grazie a questa commedia firmata da Nancy Meyers. Ci riesce Mel Gibson, vittima di una scarica elettrica che lo scombussola per qualche secondo ma che gli regala un dono che tutti gli uomini vorrebbero possedere: leggere e capire "quello che le donne vogliono". Nick Marshall (Gibson), pubblicitario di Chicago, sfrutterà questo suo potere in tutti i modi, anche per riconquistare il suo posto di lavoro, in bilico a causa della bravura della sua collega Darcy (Helen Hunt). Da una scarica elettrica, nasce così un turbinio di situazioni esilaranti che vedono protagonista sempre il nostro Nick Marshall, il quale piano piano prende coscienza del potere assegnatoli...
Il cast rappresenta uno dei punti di forza del film; Mel Gibson è simpatico e divertente (eccezionale nella scena iniziale in cui prova prodotti femminili), finalmente libero del clichet di uomo salva-popoli, e capace ed espressivo come sempre; Helen Hunt è impeccabile, tanto brava quanto dotata di un fascino straordinario; Alan Alda è il solito caratterista puro, che esegue il suo lavoro diligentemente e senza sbavature calandosi nei ruoli più disparati mentre la Tomei compensa una partecipazione piuttosto piccola e striminzita con la sua bellezza. Piena di trovate divertenti, ma forse troppo ramificata per essere solida, è la sceneggiatura, il cui spunto dal quale ha inizio lo straordinario potere di Nick risulta essere un po' troppo sempliciotto; ma questo aspetto, comunque, in una commedia senza pretese come questa, incentrata tra l'altro sulle conseguenze di tale potere, passa in secondo piano. Coinvolgente la colonna sonora che spazia dal moderno rock di Meredith Brooks (sfondo della famosa scena del bagno di casa Marshall) fino al classico Frank Sinatra che accompagna non solo la storia tra Mel ed Helen ma anche un elegantissimo balletto di un Gibson ubriaco con il suo attaccapanni e con lo sfondo dei grattacieli di Chicago illuminati...Eleganti inoltre le scenografie: l'ufficio e la casa di Nick, gli esterni, l' abitazione di Darcy, l'ufficio del capo. Tutti particolari positivi che compongono, nel loro complesso, una pellicola che, pur non avendo nulla di eccezionale, permette allo spettatore di passare due ore di puro svago e di divertimento.Un piccolo appunto infine sul doppiaggio italiano riconosciuto come uno dei migliori al mondo: nulla sui doppiatori, ottimi come sempre, ma c'è perplessità su alcune frasi che nella versione originale risultavano piccanti ma innocenti e che nella versione italiana sono state trasformate forzatamente in qualcosa di più banale e meno innocente; c'è la netta convinzione che si sarebbe riso lo stesso...