Quarta
sequenza La
quarta sequenza inizia con un dialogo fra Frences e Argus che parlano e
discutono della vita quindi dopo alcune sequenze varie di New York sotto la
pioggia e di Ben e Argus velici in
mezzo ad un campo, si passa a due scene consequenziali che riprendono i due
protagonisti al lavoro. Interno
di una stanza.
(Si odono dei fischi acuti) La
m.d.p. riprende in campo medio un uomo ad una scrivania. Panoramica verso destra
inquadrando a mezzo busto Ben che dopo aver bussato esitante entra dalla porta. Ben
si avvicina al tavolo. Ripresa da vicino di Ben e George Macianus.
(Voci) Ripresa
laterale della stessa scena. Dialogo:
Ben:
Il signor Maciunas?
Sono
il signor Carruthers della società d’assicurazioni. Forse
le interesserebbe una
polizza
di assicurazioni sulla vita?
Desidererebbe
avere tale polizza, signore?
George:
Non si crede più nella morte? Ben:
Beh... Voce fuori campo di Ginsberg: ...MILLIOS
OF AGITATED FANATICS IN THE BURGHOUSE FOR THE SAKE OF THE SCREAMING SOPRANO OF
INDUSTRY MONEY-CHANT
OF SOAPERS _TOOTHPASTE APES IN TELEVISION SETS_ DEODORIZE ON HYPNOTIC CHAIRS PETROLEUM
MONGERS IN TEXAS _JET PLANE STREAKS AMONG THE CLOUDS_ SKY WRITERS LIARS IN THE
FACE OF DIVINITY _FANGED BUTCHERS OF HATS AND SHOES, ALL OWNERS! OWNERS! OWNERS!
WITH OBSESSION ON PROPERTY AND VANISHING SELFHOOD! AND
THEIR LONG EDITORIALS ON THE FENCE OF THE SCREAMING NEGRO ATTACKED BY ANTS
CRAWLED OUT OF THE FRONT PAGE! MACHINERY
OF A MASS ELECTRICAL DREAM! A WAR-CREATING WHORE OF BABYLON BELLOWING OVER
CAPITALS AND ACADEMIES! MONEY!
MONEY! MONEY! SHIEKING MAD CELESTIAL MONEY OF ILLUSION! MONEY MADE OF NOTHING,
STARVATION, SUICIDE! MONEY OF FAILURE! MONEY OF DEATH! MONEY
AGAINST ETERNITY! AND ETERNITY’S STRONG MILLS GRIND OUT VAST PAPER OF
ILLUSION![1] Esterno,
un parco. Ben seduto che pensa. Interno,
la stanza di George. George mostra a Ben i suoi strumenti musicali del
Rinascimento. Schermo
bianco. Immagini
di una protesta. P.P.
del viso di Ben pensieroso. Ben
seduto nel parco. Una
bimba spensierata su un’altalena. Ben
all’ufficio delle Assicurazioni.
(Silenzio
e poi una voce) P.P.
di Ben arrabbiato, confuso. Esterno,
un campo. Ben arrabbiato lancia sassi. Voce:
Sa, lei è ancora un’idealista. Deve aprire gli
occhi
se vuole riuscire. Prima o poi tutti
rinunciano,
tutti rinunciano.
Interno, un ufficio. Argus ripresa seduta ad una scrivania. (Riprende
il fischio) Smette
di lavorare e guarda fuori da una finestra. La m.d.p. avanza verso la finestra, si sofferma poi torna su Argus, la
supera e prosegue inquadrando un’altra segretaria. La
m.d.p. riprende il muro dell’ufficio, il soffitto le luci in lungo e in largo
e poi ridiscende; riprende
alcune segretarie e si sposta a destra. Tutto lentamente ad una stessa velocità.
C.L.
di Argus alla scrivania. Di
nuovo inquadratura della finestra e panoramica su Argus, nella stessa posizione
di prima, con lo sguardo fisso nel vuoto. Esterno.
Il monaco in piedi nei campi con sullo sfondo New York. Ripresa
dall’alto di Harlem di notte. Interno
della stanza di Ben e Argus. Argus in piedi in mezzo alla stanza. P.P.
di Ben e Argus a letto. La
stessa scena, da un’angolazione diversa. Schermo
bianco.
(Il
fischio prosegue) [1] Mekas, Jonas, “I fucili degli alberi (sceneggiatura)” op. cit., pag. 25. Traduzione letterale: ...Milioni di fanatici scalmanati nella casa dell’orrore per amore / della voce urlante dell’industria, / canto di lode al denaro di fabbricanti di sapone, pasta dentifricia: / _scimmie del video_ / di deodoranti su cattedre ipnotizzanti _ / magnati del petrolio del Texas_ scie dei jet tra le nuvole_ / scrittori bugiardi nel cielo di fronte alla divinità _macellai / di capelli e di scarpe, tutti proprietari! Proprietari! Proprietari! / Con l’ossessione della proprietà e la perdita dell’individualità / e i loro lunghi editoriali sulla difesa del negro urlante / attaccato da formiche sbucate dalla prima pagina! / Macchinario di un sogno elettronico di massa! Prostituta di / Babilonia, fonte di guerra, che muggisce su campidogli e accademie! / Denaro! Denaro! Denaro! Urlante, pazzo, celestiale, denaro dell’illusione. / Denaro fatto di nulla, di carestia, di suicidio! / Denaro di fallimento! Denaro di morte! / Denaro contro eternità! E i possenti mulini dell’eternità macinano / la carta immensa dell’illusione! |