Sesta, settima ed ottava sequenza

 L’inizio della sesta sequenza ripropone ancora una nuova protesta, questa volta indetta contro le incursioni aeree, presso la City Hall a New York. Ma la parte principale avviene subito dopo e rappresenta attraverso un veloce e ipnotico montaggio quello che potremmo definire la  “scena della pazzia“ di Gregory.

                                                                              

                                               (Suono di una sirena)

Esterno giorno. C.L., una strada deserta. Gregory arriva da lontano a piedi. Si ferma, barcolla e cade.

Ancora la scena della caduta , questa volta in C.M..

Ancora la caduta, ripresa dal retro. La m.d.p. esita su Gregory quindi si alza e riprende il sole attraverso gli edifici.

                                                        (Il suono cessa)

P.P. di Gregory, seduto su una panchina in un luogo che sembra un ospedale. Ha il sole negli occhi. Si stropiccia gli occhi, ma non riesce ad aprirli.          

                                                   (Voce fuori campo)

La m.d.p. lascia Gregory e avanza verso destra, attraverso gli alberi e si ferma su Sheldon che a sua volta sta raggiungendo Gregory. Sheldon parla a Gregory.

 

 

 

Voce di Sheldon: Quali fiori cresceranno nel

                          giardino  deserto della nostra

                          giovinezza?

                         Lei  vorrebbe bruciarlo,

                         vorrebbe bruciare il giardino    

                         della sua  giovinezza.

 

Sheldon lascia Gregory. La m.d.p. si ferma sul P.P. del viso di Gregory con gli occhi ancora chiusi.

Gregory in P.P. prospettico guarda a destra verso degli alberi. Due uomini scavano nel terreno.

Una voce:

La signore Ciang-kai-shek...

I Generali...

I Generali...

Gli scienziati...

I presidenti...

I pirati atomici...

Una voce che sussurra:

I generali, i generali, il mondo sarà vostro, per i generali...

Gregory seduto sotto gli alberi. La m.d.p. lo lascia ed avanza verso gli alberi.

Un uomo appare a destra. E’ uno dei mimi.

Voce: Io sono l’uomo eterno, tabula rasa... vi ho

         generato tutti, nella mia passione cieca, in

         modo che voi viveste nella passione cieca.

Entra in campo il secondo mimo.

Voce: Io sono la donna eterna. Il mio grembo vi

         ha  portato tutti alla luce: gli uomini senza

         faccia, i  calmi.

Stacco. Di nuovo i due uomini che lavorano nel campo mentre Gregory li osserva.

 

Voce del primo mimo:...I generali I presidenti...

Stacco, di nuovo i due mimi.

Primo mimo: “Anonimo e scialbo”.

Secondo mimo: “Non siamo nati forse tutti

                    animali?

                    E non moriremo tali?”

I mimi incominciano a piangere, poi si girano e camminano lentamente per il campo.

                                   (Pianto fuori campo dei mimi)

La m.d.p. riprende Gregory in piedi al limite di un campo, mentre in lontananza i due mimi si allontanano piangendo. Di tanto in tanto si voltano a salutare.

                                                 (Il pianto scompare)

Di nuovo P.P. di Gregory sulla panchina.

Stacco.

 

Il resto di questa sequenza, come tutta la settima e l’ottava è costituita da un lungo dialogo fra Gregory ed un assistente sociale di nome Leonard. L’assistente sociale vorrebbe trovare una soluzione ai problemi di Gregory, ma come dice quest’ultimo quelle che stanno facendo sono solo “Chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere”.

5  guns of the trees  7,8,9