COMUNICATO STAMPA

"20.000" PRECARI SENZA STIPENDIO

Ieri 7 settembre 2000, una delegazione del CIP Associazione Nazionale ha avuto un incontro con dei funzionari del Ministero della Pubblica Istruzione per discutere dei problemi connessi al Decreto "salva scuole" del 25 agosto.

In particolare il CIP denuncia il fatto che in virtù di tale decreto diverse migliaia di docenti precari rischiano, pur avendone titolo e diritto, di rimanere diversi mesi senza lavoro e stipendio.

Tale decreto limita infatti il diritto di conferma della nomina al solo caso in cui il posto risulti ancora libero o vacante, non tenendo minimamente conto che, a causa delle decine di migliaia di trasferimenti dei docenti di ruolo, la mappa dei posti liberi e vacanti varia sensibilmente di anno in anno. Ciò comporta come conseguenza diretta che si potranno avere situazioni contraddittorie e paradossali in cui il primo in graduatoria possa trovarsi senza stipendio e senza lavoro per diversi mesi, perché non ha presentato domanda di supplenza alla scuola giusta, che a sua volta potrebbe addirittura ricorrere a personale non abilitato per coprire i posti in organico.

Il che equivale a dire che "la buona fortuna" diventa prerequisito fondamentale per l’assunzione, seppur precaria, nella scuola italiana.

Tale decreto pone inoltre in evidente difficoltà chi, a giugno, aveva deciso di cambiare provincia di lavoro e che in questi giorni deve quindi decidere, senza sapere per quanto tempo, se accettare la conferma sul vecchio posto di lavoro o rimanere disoccupato a tempo indeterminato

Il Ministero ha preso atto di queste critiche, condividendole in gran parte, ma ha aggiunto che

Le scelte effettuate mirano a salvaguardare l’interesse generale e mal si conciliano con il diritto individuale

 

Il CIP Associazione Nazionale deplora che ancora una volta, con la benedizione dei sindacati firmatari e nell’assordante silenzio degli organi di informazione, si è preferito fare una scelta demagogica di facciata piuttosto che affrontare seriamente il problema connesso al precariato scolastico che si vede così costretto a pagare il conto di una cattiva organizzazione lavorativa da parte dell’amministrazione che non è riuscita a rispettare i tempi che essa stessa si era imposta.

Il Ministero si impegna comunque a monitorare costantemente l’avanzare del lavoro dei provveditorati ed a emanare circolari contenenti l’esplicito invito ad accelerare i tempi di uscita delle G.P, e quindi delle nomine annuali, e dell’avvio della terza tornata dei corsi previsti dall’OM 33

I ritardi sino ad ora accumulati e la miriade di errori compiuti fanno però temere che queste circolari diventino lettere morta con uno slittamento temporale tale da mettere in dubbio persino le immissioni in ruolo entro la data del 31 marzo prevista dal decreto in questione.

Il Ministero si è comunque riservato la possibilità di studiare interventi tecnici atti a migliorare il quadro attuale, tali interventi ci verranno comunicati in un successivo incontro a breve scadenza.

In attesa d itali provvedimenti , il CIP Nazionale invita i docenti precari a prepararsi per lo stato di mobilitazione che diventerà irreversibile nel caso in cui l’attuale stato di incertezza e di superficialità dovesse continuare a mettere in discussione i diritti acquisiti in anni di sacrifici e di servizi.

 

Il Presidente del CIP Nazionale

Antonio Antonazzo

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