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Michele Saba in una foto del quotidiano La Nuova Sardegna
Aldo
Borghesi — Michele Saba: un sassarese fra politica e giornalismo Michele
Saba (Ossi, 14 luglio 1891 - Sassari, 3 ottobre 1957), avvocato, uomo
politico, giornalista. La sua crescita politica si svolge nell’ambiente
democratico della Sassari di inizio secolo, cui aderisce spinto
dall’educazione mazziniana ricevuta in famiglia dal padre e dal fratello
maggiore Stefano. Entra giovanissimo nelle organizzazioni repubblicane
sassaresi ed inizia a collaborare alla stampa repubblicana nazionale ed
alla "Nuova Sardegna". Conseguita nel 1912 all'Azuni la licenza
liceale, inizia a collaborare alla pagina sarda del "Giornale
d’Italia" come corrispondente da Sassari, incarico che assolverà
fino al 1926 contribuendo al potenziamento ed alla diffusione del
quotidiano romano. Nel 1912-1913 assume un atteggiamento di contestazione
contro l’involuzione filo-giolittiana dei democratici sassaresi,
contribuendo a rifondare la sezione del PRI e dirigendo, in occasione
delle elezioni politiche, il periodico "Il Repubblicano". Con
Camillo Bellieni e Attilio Deffenu è tra i fondatori del Gruppo di azione
antiprotezionista. Interventista,
corrispondente dal 1914 al 1921 del "Popolo d’Italia", vede
respinte le domande di arruolamento volontario e si impegna come
segretario delle Opere Federate nell’opera di assistenza ai reduci e di
propaganda, offrendo un fondamentale contributo alla creazione della
Fondazione Brigata Sassari. Stringe legami con i dirigenti del nascente
movimento dei combattenti, collaborando nel 1918-1919 al giornale
"Popolo Sardo" e operando dopo il conflitto per sviluppare
nell’isola le organizzazioni dei combattenti, le cooperative ed i loro
organi di stampa. Laureatosi intanto in Giurisprudenza ed avviatosi
all'avvocatura, sposa nel 1920 Maria Concas. Tra i massimi dirigenti del
Partito Repubblicano in Sardegna, lo indirizza alla collaborazione con il
PSDA, del quale difende sulla stampa la battaglia autonomista, pur
sostenendo il carattere irrinunciabile della rivendicazione istituzionale
repubblicana nella costruzione di un sistema di autonomie regionali. Oppositore
del fascismo, si batte contro la fusione sardo-fascista, partecipando in
seguito alla redazione del periodico aventiniano "Sardegna
Libera". Arrestato nel 1930 nell’ambito dell’inchiesta contro
Giustizia e Libertà, viene prosciolto dopo aver trascorso a Regina Coeli
oltre tre mesi di carcere; nuovamente incarcerato per periodi più brevi
nel 1935 e 1943. Durante il regime scrive sotto pseudonimo sul
"Lavoro" di Genova e sul "Telegrafo" di Livorno, al
cui direttore Giovanni Ansaldo è legato da amicizia. Dopo
il 25 luglio occupa un posto di rilievo tra i dirigenti antifascisti,
partecipando al CLN regionale ed alla redazione del quotidiano di Sassari
"L’Isola". E' uno dei proprietari della rivista antifascista
"Riscossa", sulla quale tiene l'importante rubrica Senza
tanti riguardi. Presiede la Commissione provinciale per 1' Epurazione.
Ricostituisce in Sardegna il Partito Repubblicano, del quale sarà
segretario regionale fino alla morte e che rappresenta nei congressi e
negli organismi dirigenti nazionali, pur senza mai inseguire successi
elettorali personali. Dopo
la ripresa nel 1947 della "Nuova Sardegna", inizia una
collaborazione frequente e qualificata, nella quale si distingue la
rubrica Seguendo la Sardegna e i
Sardi, in cui offre ampie notizie sui contributi giornalistici e
scientifici di autori sardi o comunque riguardanti 1' isola. Collabora al
"Mattino", al "Resto del Carlino", alla "Voce
Repubblicana" e dirige 1' Associazione della Stampa sassarese. Muore
per un male incurabile, che ne limita gravemente a partire dal 1955
l'attività giornalistica e culturale. Bibliografia:
Opere
monografiche:
Studi
biografici: Non
esiste ancora uno studio monografico su Michele Saba. Pagine commemorative
sono state pubblicate, tra gli altri, da:
Sull'
attività politica, giornalistica e culturale di Michele Saba, cfr. :
Questo
testo è frutto di una comunicazione presenta alla Conferenza del ciclo:
“Momenti e personaggi della storia di Sassari tra Ottocento e
Novecento”, promosso dall’Associazione Amici dell’ Azuni, Sassari,
Palazzo della Provincia - 30 marzo 1995. |
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