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Bambini in guerra

 

Attualmente nel mondo vengono combattute guerre sul 15% delle terre emerse.

Il conseguente mercato delle armi sviluppa un giro di affari che sfiora i due milioni di miliardi di lire( circa 1 miliardo di euro).

Non è difficile comprendere quanto le fasce più deboli possano essere esposte a questo fenomeno, sia come vittime, sia come eventuali e non troppo convinti carnefici.

 

sierleon.gif (688 byte)S I E R R A L E O N E

 

liberia.gif (656 byte)L I B E R I A

 

ruanda.gif (1097 byte)R U A N D A

 

uganda.gif (1137 byte)U G A N D A

 

sudan.gif (728 byte) S U D A N

 

T E S T I M O N I A N Z E

 

REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO

Le armi non le avevo mai prese in mano prima dell’aprile 1994. Mi utilizzavano per il trasporto di viveri , delle armi, dei materiali, perché ero troppo giovane e piccolo di statura per portare il fucile. Negli ultimi mesi della guerra invece c’era bisogno di tutte le forze. Allora hanno dato le armi anche a me.

Quando c’erano attacchi il mio compito era di portare il materiale e ad assistere i soldati in tutte le operazioni perché avevo solo 11 anni. Ma con noi c’erano anche ragazzi di 14-15 anni. A loro venivano date le armi. Nella ‘ aprile del 1994 il mio gruppo è stato spostato dalla capitale verso Gitarama ( Nel sud-ovest del Rwanda), in posizione di retroguardia. Poi siamo ritornati a Kigali a combattere..........Durante una ritirata ci hanno circondati su una collina. L’FPR sparava con i mortai. Noi non ne avevamo, hanno sparato più di trecento bombe. Il nostro gruppo è stato massacrato . Sono riuscito a scappare ancora , con i pochi sopravvissuti in rotta. Mi sono rifugiato nella zona dei francesi (l ‘ operazione Turquoise ndr) che ci hanno disarmato. A quel punto non potevamo più combattere e ci siamo diretti verso il confine zairese. Gli zairesi non ci vogliono però non posso tornare in patria perché finisco ucciso.

(tratto da "I bambini in guerra" ed. EMI)

 

LIBERIA

Non so se il Signore mi perdonerà . Ho sparato ed ho visto che ho ucciso mio padre. Ci danno pastiglie che ci fanno venire gli occhi gonfi. Non si capisce più niente. Non si riesce neppure a dormire.

(tratto da "I bambini in guerra" ed. EMI

 

SUDAN - UGANDA

Ho visto donne e bambine senza labbra ne orecchie , è il loro gioco preferito le strappano via con il machete. Io sono stata rapita dal mio villaggio natale e portata due mesi dopo in Sudan. Tutti noi ragazzi dovevamo combattere a fianco dell’esercito contro i governativi ugandesi. Chi tra noi ragazzi non ubbidiva immediatamente agli ordini impartiti dal capo veniva ucciso senza pietà. Ho visto con i miei occhi bambini di nove anni fatti a pezzi con il machete perché, piangendo, chiedevano di rivedere i loro genitori

(tratto da " Volontari per lo sviluppo" mag-giu 1998)

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