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La salute

 

Morbillo, polmonite e infezioni intestinali restano tra i principali killer nei paesi in via di sviluppo uccidendo quasi ogni anno 10 milioni di bambini che potrebbero essere curati con poche migliaia di lire. Eppure dei passi avanti sono stati fatti: in trent’anni si è arrivati a vaccinare l’80% dei bambini. Ma oggi si lanciano nuovi allarmi , primo fra tutti l’AIDS.

 

MALATTIE E POVERTA’ INTIMAMANTE LEGATE

 

La media mondiale della speranza di vita alla nascita è oggi di 64 anni, ma le differenze fra i paesi sono rilevanti: se in 10 nazioni la media supera i 78 anni, in altri 21 paesi non si arriva a 48 anni. Nel 1995, 27 paesi al mondo hanno registrato un tasso di mortalità infantile superiore al 100 per mille. Ogni anno nei paesi in via di sviluppo 12,2 milioni di bambini muoiono prima dei cinque anni di vita, più della popolazione della Norvegia e della Svezia messe insieme.

E quali sono le cause?

 

ALCUNI DATI

Le malattie che più nuocciono sono spesso quelle che potrebbero facilmente essere prevenute con poche migliaia di lire: morbillo, tetano, polmonite o anche solo diarree o infezioni. La malnutrizione contribuisce pesantemente a minare la salute, soprattutto dei bambini. sono 192 milioni i piccoli sotto i cinque anni che manifestano gravi carenze vitaminiche e si prevede che dal 1995 al 2005 il numero di bambini sottopeso continuerà a superare i 150 milioni in Asia ( dove si trovano i due terzi della popolazione mondiale denutrita), e crescerà verso i 50 milioni in Africa.

Nei paesi poveri i killer principali sono malaria, colera , infezioni respiratorie, complicanze legate al parto e , soprattutto, tubercolosi, responsabile di oltre 7000 morti alla settimana. Eppure il costo totale dei farmaci per debellare questa malattia non supera le 50.000 lire. E’ dunque chiaro che malattie, morte e povertà sono intimamente legate.

 

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