La scuola

L'articolo 28 della dichiarazione dei diritti dei bambini sancisce il diritto di tutti i bambini allo studio , senza nessuna forma di discriminazione. L’articolo 29 indica un sistema educativo basato sulle esigenze dei bambini . Tuttavia tali intendimenti rischiano di non vedere mai un applicazione pratica poichè la percentuale di bambini non scolarizzati è ancora elevata e la situazione peggiora se consideriamo la scolarizzazione femminile. Nei paesi in via di sviluppo , considerata una popolazione infantile di circa 625 milioni , ben 130 non risultano iscritti a nessuna scuola. La percentuale di bambini iscritti alla scuola elementare varia dal 57% in Africa subsahariana al 68% in Asia meridionale. Le bimbe, inoltre, nelle situazioni di indigenza, vengono ritirate da scuola prima dei coetanei maschi, per aiutare la madre nelle faccende domestiche. Tuttavia secondo uno studio edito dall’Unicef, garantire l’istruzione libera e gratuita per tutti i bambini del mondo fino al 2010, potrebbe costare 79 miliardi di dollari. Una cifra simile a quanto si spende in un anno nel mercato mondiale dei cosmetici. Per quale motivo non si fa questo minimo sforzo.

CILE

SENEGAL

BRASILE

BURUNDI

GHANA

guatem.jpg (4926 byte)GUATEMALA

GERMANIA

italiab.wmf (1430 byte) NUOVA ZELANDA

STATI UNITI

inghilterra.JPG (6906 byte)INGHILTERRA

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CILE

In Cile, come in molti paesi del Sud del mondo, l’istruzione scolastica si differenzia molto dipendentemente dal livello di reddito di cui il bambino gode. La scuola di base, che é composta da quella materna e da quella elementare, dura 8 anni. Dopo, all’età di dodici anni si può scegliere a quale indirizzo di scuola superiore iscriversi. Inutile dire, che tale possibilità é, in realtà, un sogno per la stragrande maggioranza dei bambini cileni. Le scuole sono chiaramente di tipo diverso e variano a seconda del reddito e della posizione sociale di chi le frequenta. Per le classi agiate sono soprattutto i Gesuiti e i Salesiani a gestire il percorso scolastico. Per le classi più povere sono presenti, talvolta, progetti educativi pensati da organismi di solidarietà o di volontariato, o anche da religiosi, che però sono mal viste dalle istituzioni cilen

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SENEGAL

La scuola elementare - l’ école primaire - dura sei anni e i bambini la frequentano a partire dall’età di sei anni. La scuola secondaria si divide in due cicli di quattro e tre anni alla fine del quale si sostiene un esame per ottenere il diploma o "Bac". La scuola primaria è presente quasi ovunque , anche nei villaggi, sebbene non sempre le condizioni degli edifici siano perfette .

Le classi sono molto numerose, di oltre 50 alunni,. Vi è un insegnante solo per classe . Nelle scuole si parla in francese, ciò per non privilegiare la lingua di una etnia rispetto ad un’ altra. Tuttavia nei primi due anni della scuola primaria è concessa qualche parola nella propria lingua d’ origine, dal terzo anno in poi, si parla solo più in francese. Le lezioni si svolgono dalle 8 alle 14, iniziano in ottobre e finiscono in giugno. Inoltre esistono anche le scuole private e soprattutto quelle religiose. Infatti il Senegal è un paese islamico e quindi grande diffusione hanno le scuole coraniche.

 

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BRASILE

La scuola brasiliana è anch’essa suddivisa in una scuola primaria obbligatoria ed una scuola secondaria facoltativa. La scuola primaria è gestita per la maggioranza dai comuni, quella secondaria dallo stato. Esistono , naturalmente anche scuole di carattere privato.

Per quanto riguarda l’ educazione , la costituzione prevede che lo Stato si faccia carico della spesa di almeno 300 dollari per alunno ( circa 500.000 lire) . In realtà tale spesa è inferiore ai 120 dollari ( circa 200.000 lire). Questo rende la scuola un ambiente particolarmente selettivo nel quale solo chi se lo può permettere prosegue, chi invece non ha le possibilità economiche è costretto a fermarsi e ad abbandonare . Gli insegnanti possono influire relativamente poco sulla preparazione poichè sono pochi, mal stipendiati e poco preparati.

Non stupisce quindi che solo il 5% degli alunni iscritti alla scuola primaria riesca poi a raggiungere l’ università. Inoltre la percentuale di bambini che in età scolastica non frequenta è paurosamente vicina al 50%.

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BURUNDI

La situazione scolastica in questo paese dell’Africa centrale non è fra le più rosee.

Le scuole esistono, sono però , spesso, molto distanti dai bambini che, a volte , devono anche compiere tragitti di anche sei chilometri per raggiungerle. Il ciclo educativo è diviso in due , una scuola primaria , che accoglie i bambini dai sei ai nove anni, ed una scuola secondaria che porta il giovane al diploma col quale potrà accedere all’Università , nazionale o estera.

Tuttavia la scuola statale è povera e mal gestita .Lo stato spende , per l’educazione, la metà di quanto spende per la difesa .

Chi non riesce a frequentare le scuole statali può comunque rivolgersi alle scuole del catecumenato, che appartengono alla chiesa. Si frequentano per quattro anni per otto ore settimanali. In queste scuole si apprende soprattutto la religione , vi sono tuttavia anche ore nelle quali è possibile imparare a leggere e scrivere, nonchè matematica e geografia e un pochetto di nozioni sulla coltivazione, molto diffusa in Burundi.

E’ tradizione chiudere l’ anno scolastico con una grande festa che si tiene il primo giorno di luglio. Fin da maggio i maestri preparano gli scolari: ci saranno giochi, danze, tamburi, si reciteranno poesie e poemi. Invitati alla festa sono i genitori (che porteranno le bevande),i capi comunali e altri ospiti di rango.

La festa è presieduta dal direttore della scuola che tiene un sermone ai genitori perché seguano i genitori fuori dalla scuola , in modo che possano poi riprenderla senza difficoltà.

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GHANA

Retaggio del colonialismo , il sistema scolastico è modellato su quello inglese : la scuola elementare dura cinque anni, tre le medie inferiori.

La scuola secondaria , che rilascia al termine lo School Certificate, ha due indirizzi: generale il primo e tecnico il secondo. Quello generale viene anche chiamato "Grammar school". Gli studenti che intendono frequentare la secondaria superiore, devono sostenere un esame di ammissione al termine del secondo o del terzo anno della scuola media. Tutti gli alunni devono indossare una divisa il cui colore cambia a seconda della scuola e del grado .

L’unico giorno in cui i bambini non vestono la divisa è il sabato. Le scuole primarie possono essere pubbliche o private. Le prime sono ufficialmente gratuite, in realtà, all costo della divisa vanno aggiunti i costi per i libri, il che impedisce a molti di accedere ad un‘istruzione adeguata. Le scuole private sono gestite da insegnanti in pensione o da qualche agiato che ha studiato. Le classi sono miste e sono composte da 25-30 alunni. Due ore settimanali sono dedicate allo studio della lingua e della tradizione ghaniana.

Il processo di inurbamento ha alterato la distribuzione originaria della popolazione , poichè il 75% di essa vive su un terzo del territorio, accentrandosi soprattutto nella fascia meridionale, dove l’ agricoltura è più sviluppata. Al di fuori delle città ,fra cui le più importanti sono Accra, Kumasi, Tamale, Bolgatanga. Cape Coast , sopravvivono i villaggi , soprattutto nella zone più isolate o nelle foreste. Qui alla tradizionale capanna a forma circolare ( il cui tetto è formato da bambù ed è ricoperto di foglie di banano) si va restituendo quella rettangolare a tetto spiovente. Nelle piantagioni o nel bacino del Volta, sorgono nuovi villaggi , in cui le costruzioni ricordano nella forma quelle tradizionali, ma il centro della vita sociale è costituito dalla missione , dal posto di polizia, ecc.

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GUATEMALA

In Guatemala vi sono sette anni di scuola obbligatoria, dai sette ai 13, prima c’e’ la scuola materna facoltativa. Dopo i 13 anni si può scegliere di iscriversi all’istituto secondario il quale e’ diviso in una università che dura cinque anni e si chiama Bachillerato ed una scuola superiore composta da tre anni orientativi e qualche anno di tirocinio pratico. Tuttavia meno della metà degli studenti che arrivano alla scuola obbligatoria riescono poi ad iscriversi a quella secondaria .

Essa rappresenta , infatti, una spesa difficilmente sostenibile percui vi si iscrive solo chi ne ha la possibilità. Tuttavia anche nella scuola primaria o dell’obbligo la situazione non é rosea. Il tasso di analfabetismo raggiunge il 38% (ufficialmente, ma c’é anche chi parla di un 50%) ed il sistema educativo sembra strutturato apposta per i ladinos, privilegiando molto il messaggio scritto, piuttosto che per i Maya, i quali , per tradizione, si affidano al messaggio orale.

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GERMANIA

Dopo l’asilo tedesco , il kindergarten , il bambino frequenta dai 6 ai 10 anni la scuola elementare ,la grundschule. In seguito si frequenta per due anni una scuola per l’ orientamento , orienterungsstufe , al termine della quale si sceglie lì indirizzo scolastico che più si gradisce fra quelli più umanistici , gymnasium, quello più tecnico , la realschule, e quello più professionale ,l’ hauptschhule.

Al termine delle scuole superiori si consegue un diploma con il quale ci si può iscrivere all’ università o a corsi per diplomi universitari. Per chi ha invece frequentato le scuole professionali è possibile entrare nel mondo del lavoro attraverso due anni di tirocinio che si effettuano negli ultimi anni scolastici.

Questa struttura organizzativa può talvolta essere modificata poichè in Germania le regioni ,i Laender , possono legiferare riguardo al settore educativo.

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NUOVA ZELANDA

Il sistema scolastico in Nuova Zelanda è ordinato in tre livelli, primario (simile alle nostre elementari), secondario (simile alla nostra scuola media inferiore e superiore) , terziario (organizzato come la nostra università). La maggioranza degli istituti scolastici sono gestiti dallo stato attraverso il Ministro dell’educazione . La scuola dell’ obbligo dura dai 6 ai 16 anni. A 13 anni i ragazzi entrano nella scuola secondaria , per la quale non è richiesto nessun esame di ammissione, e che può portarli al diploma e , successivamente, all’Università. Tuttavia in Nuova Zelanda , vista la vastità del territorio, vi sono delle regioni non facilmente raggiungibili. Per tale motivo , dal 1922, è operativa una Correspondence School , la quale diffonde le lezioni per posta attraverso videocassette e computer .

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STATI UNITI

Anche negli Stati Uniti si inizia ad andare a scuola a 6 anni. Si inizia col frequentare la Elementary school dopodichè si entra nella high school , la nostra scuola media, che può essere, a seconda delle età, junior dai 12 ai 14 anni e senior dai 15 ai 17 anni. Mentre nella scuola elementare si insegnano le materie basilari come la grammatica e la matematica, nella scuola secondaria ,similmente a quella inglese, rimangono delle materie obbligatorie (matematica, inglese, scienze, studi sociali), e si aggiungono le materie che lo studente sceglie per se fra quelle offerte dall’istituto. Inoltre nella scuola secondaria, per chi è meno attratto dagli studi umanistici, vi è la possibilità di imparare ad utilizzare utensili professionali attraverso corsi di tirocinio che introducano al mondo del lavoro.

Pur essendo lo stato che , nominalmente, si fa carico del sistema educativo , l’ordinamento federale degli Stati Uniti delega la strutturazione del percorso didattico agli enti federali. Una tale impostazione rende le varie municipalità assolutamente autonome ,sia finanziariamente, sia sostanzialmente, nel concepimento di una struttura pedagogica.

Da ciò deriva una discreta eterogeneità del sistema scolastico laddove discriminante primaria è la capacità di raccolta tributaria dell’ente locale. In altre parole, laddove lo stato è ricco, anche la struttura scolastica può godere di una discreta affidabilità, laddove, invece, lo stato non gode di floridità economica, il sistema educativo non può che risentirne. Ciò origina una scuola su due livelli e molto selettiva. Una scuola in cui le persone che godono di un reddito sufficiente possono permettersi di ricercare i migliori college e in cui, agli altri, non rimangono che gli istituti meno rinomati e meno selettivi.

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INGHILTERRA

In Inghilterra si inizia ad andare a scuola all’età di 5 anni e l’ educazione è obbligatoria fino a 16 anni. Vi sono sia scuole private che pubbliche ma , il 93 % dei bambini frequenta quelle pubbliche.             Dai 5 agli 11 anni si frequenta la primary school ( simile alla nostra scuola elementare) dove si insegnano le materie fondamentali come inglese, matematica e scienza. A 12 anni si entra nella secondary school . Qui si insegnano le tre materie principali e , in aggiunta, il ragazzo può scegliere altre 7 materie fra quelle proposte dall’istituto.. Al sesto anno della scuola secondaria si può decidere se entrare nel college e continuare il percorso educativo fino all’ Higher education che termina a 21 anni, oppure porre fine al proprio cammino scolastico. Attraverso un esame si può poi accedere al Bachelor alla fine del quale si è laureati.

Nei vari passaggi dalla scuola secondaria a quella terziaria , che da noi chiameremmo universitaria, si devono sostenere esami di stato che danno diritto , attraverso appositi certificati, all ‘iscrizione nelle scuole di grado superiore. L’esame principale avviene nella scuola secondaria all’ età di circa 15-16 anni , si chiama General Certificate of Secondary Education , è generalmente scritto e riguarda le materie studiate negli anni precedenti . A 18 anni si sostiene l’ esame per ottenere il General Certificate of Education Advanced Level simile al nostro diploma. I certificati recano voti che vanno dalla A alla E. Il grado è fondamentale per sapere se è possibile l’ accesso all’istruzione universitaria o ad altri corsi dell ‘ Higher Education.

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