Un’iniziativa interessante e coraggiosa quella dell’Associazione Città Viva che mette a disposizione dei cittadini un prezioso spazio per esprimere valutazioni ed offrire informazioni tali da garantire la sopravvivenza di quel glorioso periodico locale che è La Gazzetta di Foligno.

Infatti, solo la circolazione delle idee ed il confronto tra le stesse ha garantito la longevità di ciò che è considerato un bene prezioso da parte di tutti i cittadini di Foligno.

In quest’ottica, si pone l’apprezzabile iniziativa di Città Viva che, attenta osservatrice della realtà locale, si pone a servizio della Città e della Gazzetta per ristabilire quel rapporto comunicativo che ormai da tempo il periodico in questione ha perso.

Infatti, come si legge nella testata, la Gazzetta di Foligno è "settimanale d’informazione politica – religiosa - culturale" e quindi, coerente con se stessa e con la volontà dell’Editore, la sua direzione si sforza di comunicare in modo univoco, a senso unico, facendo il verso ai tanto di moda organ house, ai giornalini aziendali o a quelli di promozione commerciale.

Il peggio è che tutto ciò si svolge senza tener conto della testardaggine di tutti noi che con impenitente determinazione continuiamo a garantire pieno sostegno e legittimazione formale attraverso l’abbonamento annuale. Di certo, tale esplicita volontà di sostegno è indirizzata verso la strenue ricerca di garantire una continuità, un futuro e la longevità che merita al settimanale diocesano senza velleità alcuna di sostegno referendario nei confronti del virtuoso direttore ormai, per i più, accademico della sentenza la cui immagine diocesana è talmente sbiadita da rientrare nella folta categoria dei soggetti virtuali.

Detto ciò, che appare come lapalissiana immagine di un potere indiscutibile, mi permetto, al termine di una campagna elettorale che ha visto particolarmente impegnato il nostro settimanale diocesano, di ringraziare la sensibilità e la maturità dei cattolici folignati che nonostante la spregiudicata promozione a favore della destra ancora una volta perpetrata dal nocerino Don Germano, ha garantito la schiacciante vittoria dei valori e degli ideali sui quali la comunità politica locale ha sempre fatto riferimento.

Gli sferzanti attacchi che per mesi ha subito il centro sinistra non sono stati sufficienti a garantire la vittoria alla destra xenofoba, l’enfasi con la quale sono stati pubblicati sondaggi faziosi non è servita a far dilagare la destra individualista, la caccia alle streghe nei confronti dei Popolari di Foligno ha garantito solo risultati ottimali (11% amministrative, 7,3% regionali) per il partito dei cattolici democratici.

Grazie Don Germano, continua così. Da buon comunicatore (la scuola di Berlusconi non mente) sai che l’importante è che se ne parli. Infatti i cittadini non hanno ascoltato o non hanno creduto alle favole delle "ombre" rosse, dei mangia bambini e dei muri di Berlino miracolosamente traslati alle porte di casa nostra.

Ma oltre alla maturità degli elettori c’è, forse, un altro aspetto che merita un ringraziamento da parte del centro sinistra. Nonostante che la veridicità nel contenuto sia tutta da dimostrare, prima dell’elezione regionale circolava un’interessante nota di uno dei più importanti studiosi cittadini che avrebbe meritato, come ci si aspettava, largo spazio sulla Gazzetta di Foligno proprio a garanzia di quel concetto di democrazia che è insito nel confronto e che si pone come sparti acque tra chi ha la forza di sostenere le proprie idee e chi dimostra la vigliaccheria nel gettare il sasso e nascondere la mano. Così non è stato e quindi, prendendo il coraggio a quattro mani, resta a me divulgare la voce che il povero Don Germano porta iella ai suoi apparenti beniamini politici. La storia sembra che non inganni.

Per tutto ciò, quindi, non mi resta che ringraziare la Gazzetta e Don Germano augurando lunga vita a tale binomio che permette ancora di dimostrare che a Foligno, nonostante tutto, i cittadini pensano con le loro teste.

Tale mio intervento, ovviamente, non sarebbe coerente se non producesse un serrato dibattito che mi porti a rivedere le mie posizioni o a suffragarle ulteriormente.

Resto in attesa che mi si confuti lo scoop giornalistico: Don Germano è di centro sinistra e grazie a lui la coalizione ha vinto.

Century Snake
(sono meno del millenium bug)

P.S. – ringrazio ancora Città Viva per avermi dato l’opportunità di esprimermi.

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