LA CHITARRA.

 

Dal punto di vista organologico lo strumento è una normale chitarra “folk”, con 6 corde metalliche accordate nella maniera consueta. Spesso si tratta di strumenti di fabbricazione industriale, ma a volte ci si può imbattere in qualche bell’esemplare costruito dai locali liutai meridionali o proveniente dalla vicina Sicilia. Generalmente la chitarra viene chiamata “francese” e considerata uno strumento importato, al contrario della chitarra battente che invece è ritenuta autoctona.

Insieme al violino e al mandolino, la chitarra viene usata a livello artigiano-paesano in piccole formazioni semi-professionistiche, per repertori che presentano stretti contatti con i vari generi musicali urbani (operette, romanze, canzoni napoletane). Vi è però anche un uso propriamente contadino dello strumento, che si realizza nell’accompagnamento al canto: soprattutto nello stile detto alla riggitana (al modo di Reggio) per due voci alterne e chitarra.In provincia di Cosenza, invece, la chitarra è spesso usata in abbinamento con la chitarra battente.Infine, in provincia di Reggio, abbiamo rilevato un repertorio solistico per chitarra, consistente in alcune forme di tarantelle (pizzichi), per le quali viene utilizzata una tecnica esecutiva che presenta delle affinità con il finger-picking anglosassone: la melodia si sviluppa sulle prime due corde acute mentre con i bassi si producono delle note di bordone.

 

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