Mostra mercato e festival internazionale della zampogna.

XXIV edizione.

Ovvero Scapoli (Is) 27 . 28 . 29 e 30 Luglio.

 

Si è tenuta,…

…L’edizione 2000 del Festival Internazionale della Zampogna di Scapoli (la XXIV) che conferma la tradizionale attenzione verso le musiche prodotte con zampogne e strumenti fratelli, e presenta alcune proposte il cui scopo è alimentare ancora di più la creatività intorno agli aerofoni policalami. Perciò, oltre ad accogliere i musicisti appartenenti alle tradizioni più nobili e antiche, abbiamo ritenuto opportu­no stimolare alcuni compositori verso la realizzazione di nuove opere dedicate alla zampogna: questa, quindi, è intesa come uno strumento vivo, capace di sostenere - rischiare - il confronto con le musiche del nostro tempo e la creatività musicale contemporanea.

In apertura (giovedì 27 luglio) presentiamo in prima esecuzione assoluta tre opere di compositori italiani (Niro, Di Tullio, Salvadori), sollecitate dal Circolo della Zampogna, con un organico assolutamente insolito: zampogna solista, orchestra d’archi e percussione. Alla zampogna Pietro Ricci, strumentista di eccellente valore, e responsabile di profonde innovazioni sull’assetto tradizionale dello strumento.

In chiusura, domenica notte (30 luglio), proponiamo Sunaulòs una composizione originale (anch’essa in prima esecuzione assoluta) di Luigi Cinque, realizzata per una combinazione strumentale anch’essa straordinaria: ciaramelle e zampogne molisane, zampogna a paro siciliana, gaita macedone, gaita asturiana, doudouk, clarinetto, sax soprano, integrati con tecnologie elettroniche, fisarmonica, percussioni. Ospite prestigioso, nella band: Djivan Gasparian, cele­brato suonatore di doudouk (oboe tradizionale armeno); Luigi Cinque, fra i compositori italiani, è un veterano delle operazioni più intri­ganti e avventurose.

Fra questi due eventi si pongono i concerti dei musicisti e grup­pi tradizionali, il saggio degli allievi della scuola promossa dal Circo­lo della Zampogna e diretta da Gianni Perilli, nonché alcuni seminari intorno alle acquisizioni del censimento in atto su “Storia, cultura ed economia della zampogna nella dorsale appenninica centrale”, anch’esso promosso dal Circolo della Zampogna di Scapoli, nel programma Leader Il dell’Unione Europea.

Un’ultima riflessione. Molti musicisti ospiti al festival i quest’anno sono molisani, oppure operano stabilmente in regione i compositori ed il direttore (F. Albanese) protagonisti del concerti inaugurali sono attivi presso il Conservatorio di musica di Campobasso; l’orchestra regionale del Molise si avvia ad essere una struttura produttiva di sicuro riferimento; la banda diretta da Luigi Cinque accoglie strumentisti (giovani ed anziani) provenienti da diverse località di una regione che si rive1a, quindi, ben ricca di talenti e risorse musicali, nonché di idee e progetti di risonanza internazionale.

Non basta. Molti dei musicisti ospiti arrivano pure da diverse regioni europee, e guardano al Festival di Scapoli come ad una occasione irrinunciabile di presenza artistica, da decenni: possiamo perciò dire che il nostro festival è stato un testimone del processo di avvicinamento fra le popolazioni europee, contribuendo ad una più estesa conoscenza reciproca, almeno per quanto concerne i più diversi tipi di strumenti policalami (di qualsiasi modello di bag pipe, alle gaitas iberiche, fino agli strumenti balcanici e del Maghreb, passando per le zampogne della penisola italiana … insomma un festival europeo ante-litteram ed ultra-legem, con una idea forte: le musiche, pur diversissime, sono un formidabile mezzo di attrazione ed amicizia…(Presentazione di Maurizio Agamennone dell’università ‘ca Foscari di Venezia).

Giovedì 27 Luglio – Isernia

ore 19,00 CONCERTO

Aula Magna dell’Università degli Studi del Molise

LA ZAMPOGNA E L’ORCHESTRA

Giovanni Paisiello, «Già il sol si cala”, aria del pastore, per tenore, ciaramella e zampogna (da «Nina, o sia la pazza per amore”, Atto I, Scena IX)

Pietro Ricci, zampogna, Lino Miniscalco, ciaramella Mauro Gioielli, tenore

ore 17,00 PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA DI

Piero Niro, Rama per zampogna, archi e percussioni

Lelio Di Tullio, Notturno per zampogna, archi e percussioni

Luca Salvadori, Ecchite Maje per zampogna, archi e percussioni

ORCHESTRA REGIONALE DEL MOLISE

Direttore: Franz Albanese

Pietro Ricci, zampogna solista

 

Venerdì 28 Luglio - Scapoli

ore 10,00 Apertura Festival e Mostra Mercato

Inaugurazione della nuova sede del Centro Italiano della Zampogna

ore 11,00 Apertura Mostra Cornamuse a cura di Hubert Boone, Museo degli Strumenti Musicali di Bruxelles

ore 17,00 Progetto di cooperazione transnazionale Suoni Comuni al Mondo Rurale Europeo

Presentazione brochure, con la partecipazione dei partners inglesi del GAL “North Pennines”

ore 21,00 CONCERTO

OTRE NEOETHNIC GROUP (Molise, IT)

LA BANDA DI ZI NICO (Abruzzo, IT)

LIMBRANT (Belgio)

I CONNEMARA (Irlanda - Italia)

 

Sabato 29 Luglio – Scapoli

PIC LEADER II Molise PAL “Vivere con la Zampogna” ‘Attività di censimento dei beni culturali riguardanti la zampogna

ore 10,00 La Zampogna, ricerca bibliografica e archivistica in Molise a cura di Vincenzo Lombardi e Antonio Santoriello

Banca Dati del Centro Italiano della Zampogna a cura di Vincenzo Lombardi e Antonio Melone

La Zampogna, testimonianze figurative in Molise a cura di Dora Catalano

La Zampogna, devozioni, strumenti, musicisti, repertori in Molise a cura di Mauro

Zampogne e strade sacre conferenza a cura di Angelo Capozzi

Presentazione del volume

La Zampogna nella Daunia di A. Capozzi a cura di Mauro Gioielli

ore 17,30 Non tutte le cornamuse sono zampogne

Presentazione degli aerofoni a sacco presenti al Festivai a cura di Stefano Tartaglia

ore 21,00 CONCERTO

XUACU AMIEVA (Asturia, Spagna)

CALAMUS (Lazio, IT)

ERIC MONTBEL E GUY BERTRAND (Francia)

TRIO BASS BAG DRUM ENSEMBLE (Puglia, IT)

URBALIA RURANA (Pais Valencian, Spagna)

 

Domenica 30 Luglio – Scapoli

ore 10,00 Suoni in libertà

NON STOP MUSICALE PER LE VIE E PIAZZE CITTADINE CON:

gli Zampognari di Scapoli, gli Zampognari di Castelnuovo al Volturno, gli Zampognari del Matese, gli Zampognari della Ciociaria, gli Zampognari degli Aurunci, la Zampogna di Panni, le Ciaramelle di Amatrice, i Ciaramiddari di Cicciomento, gli zampognari dei Cilento, gli zampognari calabresi, la surdulina del Pollino di G. Salamone, la zampogna a paro di Orazio Corsaro, la ghironda di Silvio Orlando, Pive e Tammorre, le zampogne di Antonio Forastiero, i suoni di Salvatore Bufanio, la Gaita Asturiana di Xuacu Amieva, la cornamusa fiamminga di Hubert Boone, la Gajda macedone di Wiebe Stodei, la cornamusa scozzese di Ross Walker; la northumbrian-pipe di Ray Sloan, le Highlands di B.I.G, il Sac-de-gèmes cataiano, la Chabrette di E. Montbel, il Doudouk di 0. Gasparian, i flauti di G. Bertrand, i suoni del Salento della Basilicata

ore 17,30 Chiesa di San Giorgio Martire

La Zampogna e l’Orchestra

Replica del concerto del 27 luglio

Ore 20,30 Esibizione degli allievi della Scuola Musicale per zampogna e ciaramella di Scapoli diretti dal Maestro Gianni Perilli

ore 21,00 CONCERTO

ERIC MONTBEL. (Francia)

ROSS WALKER (Scozia)

RAY SLOAN (Northumberland-UK)

SUNAULO’S

composizione originale di Luigi Cinque, in prima esecuzione assoluta con:

Djivan Gasparian, doudouk; Shmuel Achiezer, clarinetto; Luigi Cinque, sax soprano; Livio Di Fiore, ciaramella molisana; Guido Iannetta, zampogna molisana; Gianni Perilli, ciaramella; Emilio D’Alessandro, zampogna molisana; Orazio Corsaro, zampogna a paro siciliana; Wiebe Stodei, gaida macedone; Xuacu Amieva, gaita asturiana; Mario Muccitto, fisarmonica; Giulio Costanzo, percussioni; Luca Spagnoletti, elettronica

Fin qui i commenti autorevoli ed il programma dell’evento ormai avvenuto.

E’ sempre difficile confrontarsi con un foglio bianco sia per disegnare che per scrivere e lo è, in maniera particolare, quando c’è da commentare un evento, mettendoci le proprie impressioni ed emozioni, calandosi nei propri ricordi per riviverli.

 

Sabato, 29 Luglio

L’avventura, perché quasi sempre di avventura si tratta, inizia con l’incontro per la partenza vicino Lunghezza (Rm) e con il solito “passami la cartina…dove si trova?”. Per arrivare  prendiamo la Roma – Napoli ed usciamo a s. Vittore proseguendo per Isernia, al bivio per Roccaraso giriamo e dopo diversi chilometri, sulla sinistra, troviamo uno striscione di benvenuto al XXIV festival della zampogna e dopo un chilometro il parcheggio di fronte al cimitero, visto che oramai sono le cinque del pomeriggio e la manifestazione è già iniziata. Ci trasferiamo, armi e bagagli, nella scuola elementare dove, gentilmente, l’amministrazione comunale, ha messo a disposizione di chi scegliesse di pernottare le aule, dopodiché…Via di corsa, armati di tamburelli, per le strade del paese.

La prima impressione è di indicibile confusione, le bancarelle, la gente, un passaggio obbligato dell’organizzazione a contributo libero, la sede provvisoria del nuovo museo della zampogna, il ristorante davanti la chiesa, Raffaelle Inserra con le tamorre e la piazza con il palco. Scusate, lo so che ho citato una persona, ma più che una persona,un’istituzione di molte feste popolari, esperto costruttore di tamburi a cornice e castagnette, musicista e cantante di tammurriate campane, che approfitta di eventi come questi per portare i suoi strumenti, come fanno in molti, tra la gente. Le persone… tante, gli incontri… molti, i gruppi dei musicisti… in proporzione tantissimi e colorati, dai gruppi siciliani con i loro corpetti fino ai kilt degli scozzesi, dalla zampogna molisana alla surdulina calabrese, dalle cornamuse alle ciaramelle, in un susseguirsi di luci e suoni indescrivibile.

 

Dopo una lauta cena a base di mozzarelle di bufala locali ci apprestiamo ad ascoltare il concerto serale dove dopo il gruppo degli “xuaco amieva” delle Asturie spagnole, vengono i “Calamus”, di cui potete trovare il link sulla nostra webpage, gruppo del basso Lazio, proveniente dall’altro versante dei monti a cui appartiene Scapoli, la catena delle Mainarde, oggetto, nella seconda guerra mondiale, delle prime gesta del nuovo esercito italiano appartenente al corpo di liberazione nazionale nella riconquista del monte Marrone la cui cattura spezzò una delle potenti linee di difesa organizzate dall’esercito tedesco in ritirata.

Nel frattempo continuano a crearsi eventi in giro per il paese e prosegue la mostra - mercato, nei negozi che si affacciano sulla piazza principale, da parte dei maestri costruttori di zampogne e ciaramelle che, quando vendute insieme, vengono prodotte con il legno proveniente dallo stesso albero, allo scopo di fargli avere la stessa sonorità.

 

Sul palco intanto si susseguono gli altri gruppi fino alla fine del concerto verso l’una. Voi adesso penserete che sia tutto finito, ed invece no, si formano da subito crocchi di persone che proseguono tra zampogne, ciaramelle, organetti e tamburelli a suonare fino alle quattro, ed allora veramente tutto finisce.

Rientriamo nella scuola dove più che russare si continua a suonare, per fortuna ho il sonno duro, ma nel frattempo che mi preparo per la notte ho il tempo di scoprire alcune materie scolastiche insegnate anche nei corsi serali: zampogna e ciaramella per esperti e non, bambini ed adulti, organizzata dal maestro Gianni Perilli……Mattina.

 

Domenica, 30 Luglio

Già è dura essere svegliati al mattino, alle nove di Domenica… Ma voi provate ad essere svegliati da una zampogna ed una ciaramella e capirete di non godere del tutto dell’immunità di un, cosiddetto, sonno duro. Dopo le solite pulizie di Primavera, ritorniamo a godere della folla e della confusione.

C’è molta più gente del giorno prima, oggi sono protagoniste non più, i tecnici e gli esperti, ma, bensì le famigliole molisane e non con relativi bimbi al seguito insieme a tutti i gruppi di musicisti che partecipano alla manifestazione che, collocatisi ad ogni angolo del paese, danno spettacolo ai passanti.

Io mi fermo a contrattare l’acquisto di una tammorra da Raffaele (scopriamo che è anche detto “Rafele ‘e Gragnano”, nome del suo paese di residenza) e durante la trattativa ci scappa anche qualche bella tammurriata con relativo ballo gentilmente offerto dal qui presente, si fa per dire, insieme ad un’amica di vecchia data ed ottima ballerina. Nella vendita si è aggiunto un altro percussionista: Angelo Giuliani detto “Cignale” per via del rosso della capigliatura…Piove.Il gruppo "gli Archè"

A mezzogiorno c’è il concerto in chiesa con la musica classica, contaminata da questi splendidi strumenti popolari. La gente si accalca all’ingresso ma i musicisti compaiono solo dopo, con tutti gli ingressi bloccati dalle persone e gli strumenti ancora da portare dentro, il pulman non riusciva a passare e li hanno dovuti portare con un furgone dell’organizzazione od a mano, finalmente riusciamo ad entrare e dopo una congrua attesa inizia il concerto. Sorpresa e gaudio o totale sconcerto per i cultori della zampogna, indubbiamente un’esperienza intrigante ed ottima prestazione del tenore. Sicuramente più gradita la sorpresa finale con la partecipazione del gruppo degli “Archè”, formato dal trio Piero Ricci (Zampogna a doppio charter) abile musicista e liutaio che ha creato da solo il suo strumento, Ernest Carracillo (Organetto) che vanta un’attività oramai ventennale e Gianni Perilli (Ciaramella a chiave) strumentista, compositore ed arrangiatore, figlio d’arte, che ha suonato con buona parte del mondo musicale, popolare e non, italiano, e del gruppo pugliese "Trio bass bag drum ensamble”.

La sera, ormai stanchi, ascoltiamo gli ultimi fuochi e verso l’una poniamo fine ad un altro bel sogno facendo ritorno verso casa