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L. Feuerbach |
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Ludwig Feuerbach (28 luglio 1804 - 13 settembre 1872)
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U.D. 3
Unità didattica n. 3 |
Religione, umanesimo e materialismoIl mio primo interesse è stato Dio, poi la ragione, infine l'uomo! Antihegeliano. Vuole realizzare (Verwirklichung!) il sistema. Anzi capovolgerlo: non è l'infinito che è finito ma è il finito che è infinito. La religione è una antropologia mascherata e l'uomo è il centro della filosofia. Tutto l'uomo, dalla testa ai piedi, e non nella solitudine ma nella comunione dell'io con il tu. Il fondamento e l'oggetto della religione è l'essere dell'uomo, la coscienza ch'egli ha dell'infinitezza del suo essere. Il Dio dell'uomo è il suo essere; il singolo è limitato ma il sentimento e il pensiero della perfezione dell'infinità della sua specie lo rendono Dio. La coscienza di Dio è la coscienza di se stesso. Feuerbach riduce gli attributi divini a quelli umani, la teologia all'antropologia. Per questo Dio è Ragione, Dio è amore, è l'amore dell'uomo con l'uomo: «il cuore è il Duo dell'uomo». Il Cristianesimo che lega indissolubilmente uomo e Dio è la religione perfetta. Dio è il principio, immaginario e fantastico, della realizzazione totale di tutte le volontà e di tutti i desideri umani. Per questo Dio è Natura, come l'insieme dei bisogni... Quali sono i desideri degli uomini... tali sono le loro divinità! Feuerbach è materialista e umanista: l'uomo non è mai puro spirito né mai pura materia. La volontà non è libera perché tende sempre alla felicità che non è mai singola, ma dell'io e del tu, dell'io con il tu. «né materialista, né idealista, né filosofo dell'identità... ma è nel pensiero ciò che è nel fatto, nella carne ciò che è nello spirito, nell'essenza ciò che è nei sensi: uomo, o meglio uomo tra gli uomini, uomo sociale, comunista». |
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Ultimo aggiornamento: giovedì 20 marzo 2003 |
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