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La Valle d'Ossola |
Copyright 1998 - Clipion - Premosello
Caratteristiche : Re-Written by Piolini Fabio & Piolini
Fabbrizio Autore: Giovanni DeMaurizi Printing year 1932 by Tipografia Antonioli Domodossola
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L OSSOLA IN GENERALE
Caratteristiche fisiche POSIZIONE E CONFINI
Il bacino idrogarfico della Toce formato ne più alti recessi delle Alpi Pennine e Lepontine occidentali, a settentrione dell Italia , costituisce la Vallata dellOssola. Fisicamente l Ossola ha l aspetto di un ampia foglia dellera i cui lobi delimitano le valli Anzsca, Antrona, Bognanco, Divedro, Antigorio e Formazza, Isorno e Vigezzo, inclinate sull asse della Toce, e il picciuolo scende lungo la conca valliva sin al Lago Maggiore. Domodossola, il centro fisico, politico, amministrativo dellOssola, è compresa fra 4° 9 46 di longitudine occidentale e 46° 6 57 di latitudine settentrionaledal meridiano di Monte Mario. Geograficamente la Valle dell Ossola è invece compresa fra 45° 55 46° 28 di latitudine nord ; 3° 58- 4° 35 di longitudine ovest da monte Mario. LOssola confina a mattina col Canton Ticino; a sera col Canton Vallese lungo la catena-asse delle Alpi dal Monrosa al Passo del Gries; a mezzogiorno colla Valsesia e col territorio del soppresso mandamento di Ornavasso; a Mezzanotte collalto Vallese e col C. Ticino. La Vallata della Toce comprendente una superficie di circa 1600 Kmq. Si suddivide in Ossola Inferiore e Superiore. La prima e limitata tra il Montofano e il "Lancone di Pallanzeno"; la seconda da questo punto alle vette dei monti verso la Svizzera. Nel nostro studio e cenno unicamernto dellOssola Superiore, o meglio, del Circondario di Domodossola, di cui e parte anche Piedimulera e Valle Anzasca. VIE DACCESSO. Si perviene alla Vallata della Toce :
Ad Arona confluiscono poi le linee ferroviarie Genova, Alessandria, Mortara e Torino, Santhià borgomanero.
LOssola poi è attraversata dalla srada napoleonica del Sempione (Milano Sesto Calende Arona Gravellona Toce Vogognia Domodossola Sempione (Passo) Briga). Da Cannobbio (lago Maggiore) abbiamo la carrozzabile di Valle Cannobina Finero - Malesco Domodossola. Da Locarno (lago Maggiore) abbia la carrozabile delle Centovalli Valle Vigezzo Domodossola. Sono poi numerose le vie di accesso per valichi alpini dai Cantoni Ticino e Vallese, dalla Valsesia, dal lago Maggiore, che immettono nelle valli ossolane. The toponimo Ossola is documented in the Greek and Latin classical literature, him riconnette with l ' Oscela of Tolomeno, that sets inaccurately her in the Alps Cozie, but it implicitly corrects the error immediately adding Lepontion or rather Oscela lepontionrum, what it excludes every confusion coll'Ocelum marked by the sources itnerarie from August Seecusium Taurinorum or coll'Ocelum of Giulio Cesare for which he/she wanted to identify her/it the Mommen. Dall Anonimo Ravennate è chiamata Oxilla, e Ossilla da Guidone . Nelle carte mdievali è detta Osila, Oxula, Oxulo, Domus Oscelae,Domus Ossulae, così denominata dalla sua chiesa principale. Si è voluto da qualcuno derivare Ossola da Hoch-ell, che in lingua celta suonerebbe "luogo elevato". Uno sguardo alla "Carta Geologica d Italia", scala 1:100000, fogli Domodossola Formazza Cannobio Varallo, può darci unidea della natura e stratificazione delle rocce del bacino d impluvio della Toce. Per ovvie ragioni, non potendo dare un descrizione ordinata e scientifica per lintera regione, daremo uno sguardo dinsieme alla costituzione geologica delle singole vallate. Le rocce formanti Lintera ossatura della regione sono di origine assai antica, e appartengono al Pecarbonifero, Pretriassico, Triassico Giurese e Quaternario. La Valle Anzasca è formata prevalentemente di dioriti melanocratiche e noriti anfiboliche, di gneiss listati ortoggneiss (Massiccio del M. Rosa). Valle Antrona è caratterizzata nelle adiacenze di Villadossola da ortogneiss tabulari, da gneiss minuti e micascisti, da anfiboliti e serpentile, da gneiss ghiandone e porfiroide (M. Camughera Pizzo d Andolla, ecc ) Valle Bognanco dalla destra della Toce a Bognianco fuori è costituita da micascisti e gneiss minuti, da eclogiti e cloriti anfiboliche. Abbiamo il gneiss ghiandone a Monteossolano, all A. Dente e al M. Straciugo. La Valle Divedro poi dalla forra di di Crevoladossola alle vette di confine è in prevalenza costituita da graniti gnessici e gneiss minuti. Notevole la fillade calcare sulla sinistra della forra di Crevola, e la breccia calcare sopra l A.Veglia. Di graniti gnessici e gneiss granitoidi talora occhiolati (Antigorogneiss) riescono composte le bariere racchiudenti le valli Antigorio Devero. Il M. Cistella poi costa di calcestici biotitici di delle forme orizzontali. Di uguale natura sono le roccie dal Passo d Orognia M. Give, al Basodino, itercalate da quarziti gnessiche del Triass e del Giura passanti a micasciti (Vannino - Val Formazza), e da gneiss minuti. Notevoli le filladi di serpentinoscito con amianto nei paraggi della Punta della Rossa, qelle di calcare critallino alla Bochetta dArbora, di calcare sistoso tra Piedilago e Croveo, di gesso micaceo al lago Fisch. Il Sasso di Premia, che costuisce un magnifico esemplare di sbarramento trasversale, e la linea Cristo Dugnio sinisra dell Alfensa Baceno, è formato da micasciferi granatiferi. The Valley of the Isorno then qasi all results of granites gnissici and gneiss granitoidi. La Valle Vigezzo è composta a nord ovest (M. Mater Pioda di Crana M. Cavallina) di gneiss granitoidi e gneiss minuti ; a sud invece costa di ortogneiss tubalari e massicci e di pietre verdi (Gridone Limidario). Notevole il filone di marmo saccaroide di Scaredi. Sulla sinistra della Toce abbiamo gneiss minuti nei dintorni di Trontano;dal ponte della Mizzoccola poi si stendono con direzione ovest,est-est quasi paralleli potenti strati di ortogneiss tabulari,seguiti da gneiss listati,da filladi sericitiche, da dioriti e noriti anfibolico-pirosseniche (sotto Vogonga) del Precarbonifero. Viene infine il gneiss granitico e il granito tipo del Montorfano. Degno di nota il banco calcareo di Candoglia. Tutta la valle Padana alla fine dellepoca pliocenica e al principio della neozonica era occupata da un braccio del mare Adriatico, che estendeva le sue braccia a guisa di fiords ne più intimi recessi delle valli alpine, e segnatamente nella Valle della Toce.Abbiamo in seguito il periodo glaciale nelle sue varie fasi, che lasciò impronte indelebili in tutta la vallata della Toce. Dallo sperone granitico di M. Orfano (m. 791), che non sarebbe altro che il residuo di una cresta montagnosa un tempo separante due bacini idrografici, ha principio la doccia alluvionata e ampia che si protrae sin alla testata di Valle Antigorio. Trlasciando le rocce montonate e striate dagli antichi ghiacciai fino a grande altezza ancor visibili in tutta la vallata della Toce e valli adiacenti, sono da notare la soglia sospesa dellAnza, a Piedimulera, sovraincisa poi dalle acque correnti, quelle dellOvesca a Villadossala, della Bogna, del Melezzo occidentale sopra Masera, della Diveria e dellIsorno, aventi tutte i medesimi caratteri di doccia incisa a U, di pretta natura glaciale. Le morene glaciali e le alluvioni terrazzate numerose in tutti i fondovalli e sulle terrazzee orogeniche diedero poi luogo ai vari paesi e insediamenti umani dellOssola. L ossola formata in prevalenza di rocce assai antiche è ricca di minerali. Il prof. S. Canestrni enumera nella zona ossolana ben 75 specie e varietà di minerali. Loro labbiamo copioso in tutto il massiccio di sollevamento del M. Rosa in numerosi filoni quasi paralleli che dalla Valsesia per valle Anzasca, Valle antrona si estendono sin alla Valvaria , sopra Gondo. Un filone si protende in linea retta dalla valle Anzasca sin sopra Crodo, sulla destra dellAlfenza. Si hanno poi filoni doro nei dintorni di Pieve Vergonte, in val Toppa, sopra Ornavasso, nei territori di Anzola e sotto Coimo lungo le sponde del Melezzo occindentale, nella valle di Crana, sui monti di Buttogno, nella valle di Dorbolo, territorio di Finero, e altrove. Attualmente si sono riattivate con profitto le miniere doro di Pesrarena dalla ditta P. M. Ceretti, quelle del Lavanchetto, sopra il Morghen, dalla ditta Bonomi e C. di Milano,e quelle di S. Pietro di Schieranco. I giacimenti doro sono quasi sempre accompagnati, sotto forma di galena, da argento, piombo, nichelio, rame. Miniere di rame furono già coltivate ad ovest di Miggiandone, ad Antronapiana e sopra gli alpi Trignoni di Bognanco. Il ferro sotto forma di ossido e solfuro si trova pure abbondante in tutta l Ossola. Le più ricche miniere di ferro sono quelle di Ogaggia in valle Antrona che costituiscono lintera montagna e furono coltivate dai piu antichi tempi allinizio dellultima guerra. Si estraeva pure ottimo ferro alle falde del Gridone in Val Vigezzo. Giacimenti ferriferi si notano poi ad Anzola, Migiandone, in Val Bianca, territorio di Calasca al Mottone in Val Antrona, e altrove. Un importante filone di amianto nei paraggi della Punta della Rossa (Devero) fu coltivato con profitto dal socio della S. E. O., rag. Ettore Allegra sin a qualche tempo fa. In detta località si riviene anche lantigorite, o serpentino lamellare, di un bel colore verde porro. Serpentino già largamente usato nella fabbricazione di vasi da cucina e stufe si riviene ad Antronapiana, nella valle della Loana, in val Brevettola, al M. Castello di Buttogno Actinoto e steatite in magnifici cristalli si nota in valle Deserta (Devero), a Bettelmatt, al M. Gridone, all A. Campo di Montescheno, e in genere, in tutta la zona delle pietre verdi. Argilla figulina si trova abbondantemente sulle sponde dell Alfenza, sopra Crodo ; silicato idrato dalluminia a Borca di Macugnaga, sotto Villette e a Re in Valle Vigezzo. Il caolino di ottima qualità si ha allalpe Trence di Crana, al Passo di s. Giacomo, in valle Bognanco. La columbite, contenente niobio, tantalio, struverite, di natura radioattiva, la troviamo alla bocchetta di S. Antonio a Craveggia. Cristalli di albite rivengonsi allalpe Giove. Non mancano poi cristalli di rutilo in val Deserta e altrove. LOssola poi è ricca di banchi calcarei. Per importanza edilizia notiamo il marno roseo di Candoglia che servì alla costruzione del Duomo di Milano. Marmo bianco e nero si rinviene nelle vicinanaze di Albo di Mergozzo. Un banco calcareo assai importante è quello di Crevoladossola dal quale si estrassero i materiali per il duomo di Pavia e per larco della Pace di Milano. Di qualche importanza è pure il marmo saccaroide di scaredi (Malesco). Marmo grafitoide rinviensi anche in ampi banchi in valle Loana. Notevole la mica recentemente scoperta in un banco di pegmatite allalpe Mondelli di Montescheno. Infine l Ossola è ricca di beole (gneis sfaldabile e lamellare grigio oscuro e bianco). Sulla sinistra della Toce si hanno ampie cave al ponte della Mizzoccola, a Cosasca, a Cardezza, a Beura, a Vogogna. Sulla destra, a Rumianca, a Villadossola, ai piedi del M. Calvario, a Caddo e Crevola. L intero sistema idrografico dellOssola è compediato nel bacino dimpluvio della Toce, il fiume sacro degli Ossolani. La Toce si forma a Riale di Formazza m. 1720 dalla confluenza dei torrenti Hohsand- Gries e Roni, per scendere a Pontemaglio, nel piano dellOssola, a Vogogna, e sfociarsi nel Lago Maggiore, presso Feriolo, con un corso di circa 80 chilometri.
Nota. Vè controversia se Toce sia maschile o femminile. Nelle pergamene medioevali dal 915 al 1307 il fiume Toce è scritto: Tuxa (.a. 915) Toxo ( 1083) Toxa ( 1145) Togia ( ablativo, a. 1199) Toxio ( 1307 ), indi Tocia Tosa donde la denominazione aulica Toce. Gli storici locali lusarono promiscuamente al maschile e al femminile. Però nel dialetto ossolano Toce è pronunciate invariabilmente la Tòos la Tosa, che rispecchia fedelmente la voce femminile Tuxa della pergamena del 915 conservata nell archivio capitolare di Novara. I principali affluenti di destra della Toce sono il Devero, che confluisce a monte di Verampio; lAlfenza che ha le sue sorgenti a oriente del Cistella e scende a Crodo, la Diveria, che raccoglie le acque di spluvio della catena Weissmies Sempione M. Leone Punta Mottiscia, e si versa nella Toce di fronte alla forra di Ccrevoladossola, il T. Bogna, che si forma nellarco di Cima del Rosso Plioltone, e sfocia a nord di Domodossola, il T. Ovesca, che ha origine dalla confluenza del Loranco col Troncone a 811 metri a sud- est di Antronapiana, e si sfocia sotto Villadossola; lAnza, formato dai ghiacciai del m. Rosa , affluisce nella Toce nel piano di Piedimulera. A sinistra la Toce riceve il t. Isorno che nasce nel Pizzo di Lago Gelato e si sfocia a ovest di Masera; il Melezzo occidentale, che affluisce a sud di Masera. Il Melezzo orientale invece è tributario della Maggia, affluente del lago Maggiore. Il R. Ogliana , che dalla Rossola e dal Pizzo delle Pecore, scende sotto Beura; il R. Nibbio che ha origine dalle tormentate Cime di Nibbio si versa nella Toce sotto Cuzzago. Interessanti sono poi i bacini lacustri di cui è ricca la regione ossolana. Si contano ben 93 conche c lacustri naturali, di cui 91 appartenenti al bacino idrografico della Toce e 77 alla val dOssola entro i confini politici. Alcuni di questi laghetti scomparvero o furono modificati in seguito ad impianti idroelettrici. I più importanti ghiacciai dellalta zona ossolana sono lHohsand, in Gries, i ghiacciai di Siedel e Ban; il ghiacciaio del Forno e quello della rossa, del Rebbio, di Andolla e i ghiacciai del M. Rosa.
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