A tutti i gruppi giovanili delle parrocchie,

alle associazioni che si occupano

di emarginazione giovanile

 

Il messaggio che segue all’interno di questa casella è uno dei tanti che ho mandato nei mesi di settembre ed ottobre, quando ero un obiettore di coscienza in servizio presso un campo di accoglienza per minorenni albanesia, a diversissimi centri di accoglienza ed associazioni di volontariato del nord con scarso esito.

 

Sono un obiettore di coscienza in servizio presso la Caritas diocesana di Foggia e sono impegnato nell'accoglienza ed educazione di minori albanesi accolti presso il campo d'accoglienza per minori affidato alla caritas. Molti dei ragazzi usciti dal nostro campo, ormai maggiorenni hanno trovato lavoro nella'area nord d'Italia,soprattutto in lombardia.

Al momento abbiamo bisogno di un alloggio temporaneo per tre giovani albanesi  (urgente 1 )da poco tempo maggiorenni con regolare permesso di soggiorno, di cui uno ha già avuto un'esperienza lavorativa di due mesi presso una fabbrica locale. Si cerca quindi, una struttura d'accoglienza o similare che assicuri vitto e alloggio per il tempo necessario alla ricerca di un impegno lavorativo nella vostra area. E' auspicabile anche un vostro aiuto in termini di ricerca lavoro per questi tre giovani.

 

 

Poi qui sotto segue parte del  testo tratto da una mail mandata ad una persona che mi ha molto aiutato e sostenuto (soprattutto moralmente) in questa battaglia…

 

 Il rischio più grande che si corre è lasciare questi ragazzi usciti dal campo in balia della loro ingenuità e voglia di avere soldi in tasca; è molto facile che alcuni di questi ragazzi, educati alla civiltà e al rispetto degli altri all'interno dei campi d'accoglienza , possano intraprendere attività non troppo legali quando escono dai campi d'accoglienza perché ormai non più minorenni. Veramente è paradossale vedere che la legge tuteli  seppur minimamente i loro diritti  il giorno prima del loro diciottesimo anno in quanto minorenni e il giorno dopo ignorarli totalmente, abbandonandoli letteralmente in mezzo ad una strada; molte volte ho dovuto chiedere aiuto ad amici e parenti per evitare che qualcuno rimanesse a digiuno e senza tetto. Tutto questo è scandaloso!!

E la cosa che mi fa più rabbia è sapere di immense risorse strutturali di assistenza che non vengono utilizzate perché gestite male o perché non ci sono interessi lucrativi sufficienti. Ho dovuto fare molte volte delle scelte difficili, e non nascondo di essermi messo contro anche alla mia direttrice della Caritas e criticare duramente associazioni di volontariato ; qualcosa l'ho ottenuta, anche grazie alla pazienza acquisita nei tanti anni di esperienza missionaria con i Comboniani, ma non basta! Comunque, polemiche a parte, sono molto fiducioso nella creazione di canali opportuni sulla rete di internet  come,appunto il sito giovaniemissione(continuamente aggiornato) che faciliti la gestione e la condivisione delle innumerevoli risorse in termini di accoglienza sparse in tutta Italia,  e perché no nel mondo di cui necessitano tante persone con disagi di ogni tipo.

A titolo di cronaca, ti comunico che 2 ragazzi attualmente lavorano nei pressi di Como in una industria di zucchero ai quali è stato fatto un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Un'altro ragazzo, Xhevahir, per il quale avevo chiesto aiuto per l'accoglienza, non ha resistito alle lunghe attese e mie promesse ed è scappato a Bologna "da chissà chi e chissà dove". Altri sono ospitati, ancora per poco presso il Conventino di Foggia struttura di prima accoglienza per maggiorenni sempre gestito dalla Caritas.

Quale sarà il destino di questi ragazzi ai quali mi sono anche tanto affezionato e che dall'età di 14 anni sono già fuori di casa in cerca di una vita più dignitosa e che la sorte non è stata troppo clemente con loro?