Comitato per la difesa dei referendum elettorali e del collegio uninominale


COMUNICATO
LISTA BONINO, ELEZIONI REGIONALI E DATA DEI REFERENDUM

Tale Marcozzo, rozzo di nome, di fama e di ventura, con modi estremamente inurbani ha ieri, qualificandosi come rappresentante della lista Bonino, inqualificabilmente aggredito per via telefonica Marco Nardinocchi, socio fondatore di questo Comitato.

Motivo dell’ignobile avvenimento sarebbe stata la contrarietà di Marco Nardinocchi a candidarsi alle prossime elezioni regionali.

Da tre anni, noncurante dei lazzi e degli sberleffi, questo Comitato serve con abnegazione la causa del referendum elettorale uninominale maggioritario.

L’anno scorso, quando Marco Pannella ci chiese di scrivere un quesito referendario sul sistema elettorale del CSM che aderisse alla giurisprudenza costituzionale, lo facemmo, mossi esclusivamente da intenti scientifici e con spirito repubblicano.

Tale quesito referendario, contrariamente ai due presentati in precedenza (Sentt. C. Cost. n° 29 del 1987 e n° 28 del 1997), è stato dichiarato ammissibile dalla Corte costituzionale, con la sentenza n° 34 del 2000.

Non sono state richieste, per l’elaborazione del quesito, né onorificenze né ricompense in denaro. Invero, non sono stati inviati esattori, di nessuna sorta.

Eppure, ieri questo losco figuro ha minacciato di compromettere il civile spirito di collaborazione cui si ispirano i nostri rapporti con la lista Pannella-Bonino.

Una candidatura, pur "di servizio", ha senso soltanto se fondata sul reciproco rispetto, e nella condivisione di obiettivi e alleati politici.

Basti ricordare che la proposta di abbinare i referendum con le elezioni regionali è nata da questo Comitato.

Per imperscrutabili ragioni, la lista Bonino si è invece opposta a quest’ipotesi, minacciando addirittura un ricorso per conflitto di attribuzioni nei confronti del Governo dinanzi alla Corte costituzionale.

Come sappiamo tutti, si tratta di un fievole bluff. Mai questo Comitato, pur difendendo la propria proposta, l’ha tuttavia, prima d’ora, definito come tale.

Certo non sarà potuta sfuggire, neppure a più stolidi, la circostanza che difficilmente il Governo avrebbe fissato per il 16 aprile la data di svolgimento dei referendum. Ma se fosse dovuto accadere, e se dunque il Comitato promotore facente capo alla lista Bonino, conformemente agli enunciati propositi, avesse sollevato un conflitto di attribuzioni, avrebbe esso seriamente voluto aprire un conflitto anche contro il proprio candidato "di servizio" numero sei di sette nella circoscrizione provinciale di Teramo ?

Certi che la lista Bonino nulla abbia che fare con le scriteriate azioni del citato individuo, non chiederemo neppure scuse formali.

Siamo dunque fiduciosi che in futuro potremo riprendere la nostra proficua collaborazione, nel solo interesse della Nazione.

Milano-Alba Adriatica, li 18 febbraio 2000

L’Ufficio stampa del comitato per la difesa dei referendum elettorali e del collegio uninominale

 

Reazioni sconsiderate della lista Bonino

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