I BIORABDOMANTI INSEGNANO A PADOVA

di Roberto Vanzetto e Romina Bisato

Una sera di settembre, durante un incontro del gruppo veneto del Cicap, veniamo a conoscenza di una conferenza stampa dove si presenta e si pubblicizza un nuovo corso di studi sulla bioarchitettura. Per accedere al corso non serve titolo di studio; con una spesa di circa 600 mila lire e 100 ore di lezione si diventa dei veri e propri bioarchitetti. Questa iniziativa, patrocinata dal comune di Padova e dalla facolta' di biologia dell'Universita' di Padova, desta il nostro stupore per il carattere pseudoscientifico di alcuni dei suoi postulati che vanno a sconfinare nell'ambito della magia.

Secondo i bioarchitetti (almeno quelli che abbiamo conosciuto noi, o dei quali abbiamo letto degli scritti) la Terra e' attraversata dalle reti di Hartmann (dal nome dell'inventore), una griglia di linee (la cui natura non viene specificata) distanziate due metri l'una dall'altra, ritenute responsabili delle cosiddette geopatologie; il compito del bioarchitetto sarebbe anche di progettare spazi abitati tenendo conto della pericolosa presenza di queste reti (in particolare dei nodi), in modo che, ad esempio, il letto o altri punti di permanenza prolungata siano collocati fuori dal loro "dall'influsso negativo". Per la rilevazione di queste linee il bioarchitetto si avvale delle presunte capacita' sensitive di un rabdomante munito di bacchetta.

Decidiamo allora di prendere contatti con gli organizzatori per partecipare alla conferenza di sabato 5 ottobre 1996 all'oratorio di S. Rocco, a Padova, per sentire se nel programma del loro corso e' inclusa anche questa parte paranormale. Massimo Albertin nel frattempo riesce a trovare del materiale sulla bioarchitettura in un testo intitolato "Enciclopedia pratica per costruire e progettare; Neufer, edizione Hoepli". Si tratta di un manuale ben noto fra gli architetti, che nella parte dedicata alla "biologia architettonica" fornisce molte informazioni a dir poco interessanti. Vi trascriviamo fedelmente qui sotto undici perle (la sintassi italiana, la fisica, la chimica, le formule eccetera, sono loro):

  1. "Disponendo su tutta la sfera terrestre una cosiddetta griglia globale costituita da onde verticali si provocano azioni geologiche apparentemente come quelle provocate dal sole, ma la loro regolarita' anche secondo "Hartmann" potrebbe far pensare ad un irraggiamento terrestre, proveniente dall'interno del globo che si dispone come una griglia a rete per effetto dei cristalli esistenti nella crosta terrestre. Le griglie sono orientate magneticamente in strisce di circa 20 cm di larghezza dal polo Magnetico nord al polo sud. Dette strisce si sono rivelate sperimentalmente nocive sul piano fisiologico, specialmente nei punti di incrocio in caso di permanenza prolungata e ripetuta (caso di letti)."
  2. "Tuttavia detti punti di incrocio della griglia globale diventano veramente patogeni quando essi coincidono con disturbi geologici, come vene d'acqua, faglie del terreno o fratture."
  3. "Ad ogni settima striscia della griglia si ha un'azione piu' intensa pari a un multiplo della prima come un cosiddetto secondo ordine: quindi alla distanza di 28 ovvero 35 m e 35 ovvero 42 m."
  4. "... le zone di disturbo sono localizzate con bacchetta da rabdomante ovvero radioapparecchi."
  5. "... i danni principali di tali zone patogene sono devitalizzazione, cioe' debolezza, disturbi di cuore, di reni, di circolazione, di respirazione, di stomaco, di ricambio fino a gravi sofferenze croniche come il cancro."
  6. "... gli atomi ovvero le molecole, che formano la materia, non sono fermi ma in continuo movimento. Nel metallo, per esempio, essi si muovono agevolmente attorno ad un punto di equilibrio. In riscaldamento accelera il movimento [...] per effetto di un ulteriore riscaldamento gli atomi si staccano gli uni dagli altri fino allo stato gassoso. Per contro alla temperatura zero assoluto (0 K = 273,15 °C) ogni movimento degli atomi ovvero delle molecole viene a cessare, come del resto nel vuoto. Gli esempi sopraindicati relativi ai metalli non sono pero' tipici per altre sostanze. Nel caso del vetro, per esempio, il calore non provoca cambiamento sulla posizione degli atomi gia' disposti in modo disordinato."
  7. "Il legno viene considerato come un condensato di luce e calore e come elemento vitale nei materiali da costruzione. [...] Il legno reagisce fortemente sugli odori: trattiene i buoni e degrada i cattivi. [...] fare attenzione alle vecchie regole: tagliare il legname solamente in inverno, con luna calante, lasciare macerare per un anno in fossa argillosa prima della segazione (molto costoso)."
  8. "Il vetro sottoforma di vetro normale per finestre ovvero cristallo risulta neutro anche sottoforma di stratificato. Di questi vengono preferiti quelli fusi in vetreria rispetto a quelli con telaio metallico ovvero di materia plastica. Contro i vetri colorati si e' ancora scettici. Viene comunque raccomandato il vetro di quarzo ovvero il vetro biologico che lascia filtrare la luce ultravioletta per circa il 70-80%."
  9. "Lo stagno e' piu' apprezzato e anche il piombo. [...] L'amianto dovrebbe essere impiegato con cautela [...] le plastiche generalmente non vengono rifiutate. Si calcola che circa il 10% sono sostanze naturali, senza effetti secondari nocivi."
  10. "Il dottor Hartmann guariva subito le impressioni generali di disturbo facendo disinserire la spina dal paziente prima di andare a dormire e rendendo cosi', privo di corrente, il cavo passante in prossimita' della sua testa. [...] cavi liberi sono particolarmente preoccupanti in quanto provocano sindromi da campo alternato alla frequenza di 50 Hz. [...] a quanto sopra si devono aggiungere le correnti vaganti."
  11. "La polarizzazione, cioe' il piu' verso il meno cioe' l'alloggiamento delle cariche e cessione corrisponde a ordine."

Ci rechiamo in sei all'oratorio S. Rocco, oltre a noi (Romina e Roberto) ci sono Francesco, Massimo A., Roberto M. e Laura. A presentare la conferenza stampa ci sono tre persone: la signora Basso, presidente di un ordine di bioarchitetti, Sergio Lironi, presidente regionale di Legambiente e l'assessore provinciale alla cultura Pier Luigi Fantelli. Fra il pubblico ci sono una quarantina di persone: la stragrande maggioranza sono giovani interessati ad iscriversi al corso, non riusciamo ad individuare alcun giornalista.

La signora Basso comincia col definire cos'e' la bioarchitettura: "E' un'utopia, un sogno, un modo di vivere". Avverte che in questi tempi moderni si richiede una ridefinizione del "produttore di habitat", poiche' serve interdisciplinarieta', quella interdisciplinarieta' che "era nota nei tempi antichi, era nota al popolo Romano". Il corso si pone l'obiettivo di informare soprattutto le categorie di professionisti che gia' operano nell'ambito dell'architettura, come ad esempio gli architetti, i geometri e la stessa legislatura, affinche' sia di aiuto e non di freno alla salvaguardia dell'ambiente.

La parola quindi passa al presidente di Legambiente, Sergio Lironi, il quale ricorda che il suo movimento si occupa anche di ecologia urbana e percio' e' lieto che si cominci a sensibilizzare l'opinione pubblica anche sull'ecologia delle abitazioni private. Citando uno studio condotto nel comune di Padova, per rivelare la quantita' di benzene presente nell'aria, Sergio Lironi ricorda che oltre a trovare l'aria delle vie cittadine ad un livello di inquinamento sopra la soglia di pericolo, detto studio aveva anche rivelato come l'aria interna delle abitazioni fosse ancora piu' inquinata di quella esterna esposta al traffico. Questo perche' "le tinture moderne non fanno traspirare i muri delle abitazioni" e finiscono cosi' per raccogliere e amplificare l'inquinamento. Poi cita il problema delle vernici tossiche che rilasciano formaldeide ed altri prodotti patogeni nell'aria. Non dimentica, il presidente di Legambiente, di rendere noto il fatto che nella bioarchittettura, cosi' nuova come concezione, "ci sono aspetti che sconfinano nella parascienza, come l'astrologia, aspetti e teorie che non sono ancora verificate o non sono verificabili". Sergio Lironi ricorda anche che il problema ambiente e' multidisciplinare, percio' in ogni intervento e' bene tener presenti le possibili ripercussioni, come ad esempio nel caso dei miglioramenti apportati all'isolamento delle abitazioni (interventi che ebbero un vero boom negli anni '70) e portarono si' al 30% di risparmio energetico, ma ebbero anche degli effetti collaterali dovuti all'impermeabilita'. Il problema principale e' quello dei costi, conclude Lironi, "i materiali piu' vicini a quelli naturali costano di piu'; ma se dovesse aumentare il loro impiego, per la legge del mercato il loro prezzo si abbasserebbe.

Per ultimo interviene l'assessore Pier Luigi Fantelli, che parla soprattutto del problema degli appalti che favoriscono i prevetivi piu' economici, danneggiando percio' le piu' costose costruzioni progettate dalla bioarchitettura.

Fino a questo punto i tre relatori non hanno nominato le geopatologie, che stanno alla base della bioarchitettura secondo Neufert. Stiamo quasi per pensare che sia un corso serio, quando Massimo si gira verso di me e Romina e ci passa il programma del corso, dicendoci preoccupato: "Ecco, ci sono anche le righe di Hartmann purtroppo... guardate qui." Diamo una rapida occhiata e vediamo che negli otto moduli di lezioni previsti, il modulo numero sei e' interamente dedicato alla bioelettrologia, ai cosiddetti nodi di Hartmann e alle conseguenti geopatologie che scaturirebbero dalle falde acquifere o dalle faglie (chiamate dai credenti anomalie geologiche) che si trovassero sopra uno dei nodi della rete di Hartmann. Tali nodi, ricordiamo, non sono mai stati rilevati con alcun strumento scientifico: per localizzarli e' necessario utilizzare un rabdomante con relativa bacchetta.

A questo punto, nello spazio per le domande, alzo la mano per dire: "Vorrei entrare nel merito del programma del corso: al punto sei si trovano le lezioni relative ai nodi di Hartmann e alle geopatologie. Vorrei sapere cosa si intende per nodi di Hartmann..." La signora Basso mi guarda con fare tra il divertito e il commiserevole, e risponde: "Ah, i nodi di Hartmann! Per spiegarle cosa sono in dettaglio ci vorrebbe una lezione di due ore. In cinque minuti non e' possibile affrontare l'argomento." "Mi scusi, a me interessava soltanto sapere se la rete e i nodi di Hartmann vengono rivelati per mezzo di un rabdomante."

La signora Basso tace imbarazzata. Dice no, ma poi, visibilmente confusa, cerca gli sguardi dei colleghi bioarchitetti per avere un aiuto. Alcune persone alla nostra destra intervengono dicendo "certo, ovvio, e' cosi'", e anche dalla fila dietro di noi (dove siedono molti giovani aspiranti corsisti) si sentono commenti a favore del necessario uso del rabdomante. La signora Basso allora dice "si', si'", quasi controvoglia, ammettendo che rilevare le righe di Hartmann e' molto difficile e percio' serve la sensibilita' di alcuni soggetti particolarmente dotati. "Guardi pero' che puo' farlo anche lei, perche' tutti siamo in grado di fare i rabdomanti, infatti nel nostro corpo ci sono sei piccoli magneti, due situati nella testa, due vicino alle spalle qui e altri due qua, comunque questa sensibilita' e' molto soggettiva." La interrompo sorpreso: "Piccoli magneti? Be' senta, vorrei premettere che sono contento che la sensibilita' per l'ambiente e per la salute nelle abitazioni aumenti grazie al vostri encomiabili sforzi. Il vostro programma e' molto vario e interessante, ma, mi perdoni la polemica, il punto che riguarda le geopatologie e' paranormale. Infatti se i nodi di Hartmann si possono individuare solo con i metodi dei rabdomanti, allora questi nodi non esistono. Questo perche' i rabdomanti, una volta messi alla prova, cioe' sotto un serio controllo, non si sono mai dimostrati capaci di trovare l'acqua, ne' i fantomatici nodi. Il fatto che i rabdomanti siano o no in buona fede dal punto di vista scientifico e' irrilevante: semplicemente non funzionano, ed esiste addirittura un premio di ben 600.000 dollari posto in palio per chiunque dimostri sotto controllo di avere la dote del rabdomante. Sono passati molti anni, ma il premio non e' mai stato vinto. I rabdomanti non funzionano!"

La platea e' scossa e i tre presentatori della conferenza sono visibilmente seccati (a parte Sergio Lironi, che sogghigna come se se lo fosse asptettato). La signora Basso riprende: "Non vedo perche' dobbiamo stare qui a discutere di un singolo punto, quando il corso e' ricco di moltissime lezioni. E poi il fatto che non si riesca a capire oggi cosa sono di preciso i nodi di Hartmann non vuol dire che bisogna essere chiusi..." "Guardi che il saper spiegare un fenomeno e il dimostrare che esiste sono ue concetti diversi. Le ripeto che ai nodi di Hartmann manca la dimostrazione dell'esistenza, perche' i rabdomanti, che sono gli unici che li possono trovare, una volta messi davvero alla prova dimostrano di non essere in grado di trovare nemmeno l'acqua. C'e' un premio di un miliardo di lire per il primo che dimostra di saper trovare l'acqua in un esperimento sotto controllo." "E allora? Questo non significa niente. Adesso siamo nel duemila. E' finita l'epoca del pensiero cartesiano, e' finita l'epoca di Piero Angela. Il mondo non puo' essere ridotto ad un laboratorio, l'uomo e' un complesso interagire di forze, di energie che sono irriproducibili. Non per questo si puo' dire che non esistono. Gli Ufo, per esempio, ci sono delle persone che vedono questi oggetti inspiegabili, ma si puo' forse dire che quelle persone non esistono?"

La voce di uno scettico viene percepita evidentemente come una nota stonata che rovina la poesia delle tesi paranormali recitate dalla loro presidentessa. Mi si chiede dunque di smettere, quando dalla fila davanti alla mia si alza in piedi un signore dall'aria distinta. E' un editore di testi di "scienza olistica". Comincia: "Sono d'accordo con il giovane qui, i rabdomanti non servono a niente, lo sanno tutti! Ma solo quelli di una volta con la bacchetta. Adesso ci sono degli strumenti che si chiamano radioapparecchi che vengono usati moltissimo in Germania e in Svizzera, se vuole - rivolto verso di me - le faccio avere i cataloghi delle ditte che fanno queste apparecchiature, mi lasci il suo indirizzo..." Protesto: "Ma Hartmann i nodi li trovava con la bacchetta, e comunque il premio di 600.000 dollari vale anche per i rabdomanti con i radioapparecchi." Un giovane biondino seduto nella fila dietro la nostra mi sibila inviperito che e' la terza volta che parlo del premio in denaro e desidera che la smetta immediatamente. Interviene l'assessore Fantelli, anche lui vuole rispondere alla mia domanda: "A Roma hanno pagato fior di quattrini un rabdomante perche' trovasse l'acqua, le pare che la rabdomanzia non esista?" "Certo che esiste, pero' non funziona, e il fatto che i rabdomanti siano pagati non dimostra nulla: anche la RAI paga gli astrologi, ma l'astrologia e' comunque una superstizione." "E allora? Anche a Galileo non credeva volerlo mandare al rogo... come adesso per l'astrologia e per la abdomanzia..." "Galileo portava le prove di quello che diceva! In ogni caso se lei considera i nodi di Hartmann come l'astrologia, allora siamo perfettamente d'accordo."

Fantelli probabilmente non sente bene le mie ultime parole, perche' risponde seccato: "Certo che leggo l'oroscopo e mi diverte anche! E fanno piu' male molti pseudo-scienziati che non sono aperti alla conoscenza delle cose nuove piuttosto che i ricercatori dei nodi di Harmann, i quali come Galileo..."

Grande applauso del pubblico. Fantelli si alza in piedi, parla e sorride felice. A questo punto mi sento un po' male: non tanto per essermi preso (seppur indirettamente) dello pseudoscienziato che rovina il mondo, ma soprattutto per la lezione che Pier Luigi Fantelli (assessore alla cultura) sta cialtronescamente imbastendo sulla figura e il pensiero di Galileo Galilei, dando sfoggio della sua notevole ignoranza.

Il pubblico in sala ormai rumoreggia. Nessuno ha domande da porre riguardo ai contenuti del corso, probabilmente non c'e' davvero nessun giornalista: un aspirante corsista chiede a che ora iniziano le lezioni. Dopo la breve risposta, un cameriere si avvicina al palco e interrompe l'assemblea per avvertire che il rinfresco offerto dagli organizzatori e' pronto. Tutti si alzano in piedi e si avviano alle cibarie, mentre Romina, Francesco e Massimo si mettono a discutere a quattrocchi con alcune delle persone presenti alla conferenza per continuare il discorso critico. Forse loro riescono ad assaggiare qualcosa... io invece, tampinato dall'editore olistico che vuole vendermi i suoi manuali olistici, e con lo stomaco ancora sottosopra per l'incredibile lezione su Galilei dell'assessore Fantelli, non riesco proprio a mandar giu' nulla.