L'età del Ferro: apogeo e decadenza

I più importanti interventi di sviluppo ed espansione dei dispositivi difensivi di Barumini risalgono all’inizio dell’Età del Ferro, tra il X e l’VIII secolo a.C., epoca che coincide con le invasioni cartaginesi dell’isola.

In questo periodo non solo furono rinforzati i sistemi difensivi di Barumini, ma anche quelli degli altri siti nuragici presenti in Sardegna, mentre le popolazioni cercarono protezione raggruppandosi attorno a queste massicce fortezze di pietra. Nella fase più evoluta il nuraghe si trasforma così in un villaggio fortificato, al cui interno si trova la residenza del capotribù o principe, che offre protezione al borgo limitrofo e, come nei castelli medievali, ne ospita gli abitanti e gli animali nei momenti di pericolo. Questi villaggi erano in realtà dei piccoli insediamenti urbani, abitati dalle famiglie dei soldati e da artigiani.

Nel corso del VII secolo a.C. Su Nuraxi fu devastato dai Cartaginesi e il suo sistema difensivo praticamente distrutto. Nonostante ciò, l’insediamento fu conservato e le abitazioni ricostruite, sebbene con uno stile diverso.

Nel III secolo a.C. con la conquista della Sardegna da parte dei Romani, la maggior parte dei nuraghi venne abbandonata. Ma non fu il caso di Su Nuraxi: gli scavi archeologici hanno dimostrato infatti che il sito rimase abitato fino al III secolo d.C.