Santuario della Madonna di tutte le Grazie
Sinopoli -
RC-

Comune di Sinopoli

Già nel 1100 esisteva poco fuori l'antica Sinopoli, una chiesetta in cui era venerata un’icona con l'immagine della Madonna che allatta il bambino Gesù. Forse questa tavola - attribuita alla scuola di San Luca - fu portata in Calabria dall’Oriente dai monaci basiliani intorno all'anno Mille. Il titolo di questa piccola chiesa era di Santa Maria della Renda, sicuramente per le abbondanti rendite annuali che i principi Ruffo possedevano cime beneficio. La chiesetta, nel corso dei secoli successivi fu poco curata fino ad avere il tetto sfondato ed essere usata addirittura come ricovero per gli animali.

 

Ma nel 1636 avvenne il miracolo

Un giorno, passò davanti alla chiesa tale Giovanni Scarcella, da Santa Giorgia, una località nei pressi di Santa Cristina d'Aspromonte. Entrato per venerare la Madonna e vedendo il quadro abbandonato sull'altare che non era più tale, mosso da fervore cominciò a ripulire la chiesetta.

Più tardi gli apparve una bellissima Signora vestita di bianco che gli disse di recarsi dall'Abate di quel luogo per riferirgli quello che aveva visto e che era volontà della Madonna che la chiesa fosse restaurata e che da quel giorno in poi avrebbe avuto il titolo di Santa Maria di tutte le Grazie.

Il buon vecchio ubbidiente alla volontà della Madonna diffuse tra il popolo lo straordinario evento accadutogli.

Si recò pure dall'Abate, che, credendolo visionario e imbroglione lo mandò via minacciandolo.

Intimorito, il povero vecchio per qualche giorno non andò nella chiesetta. Ma il desiderio di servire la Madonna fu tale che Giovanni, tornò al Santuario e continuò l’opera di ripulitura.

La Signora gli apparve per la seconda volta e gli chiese, come mai avesse tardato tanto. Il vecchietto, gli rispose, che ciò era avvenuto per la minaccia dell’Abate.

Ma la Madonna, lo rassicurò dicendogli che l'Abate sarebbe presto morto e che il suo successore avrebbe dovuto provvedere al rifacimento della chiesetta con tutto l’occorrente per i culto, poiché quel luogo sarebbe stato meta di pellegrinaggio.

Giovanni diffuse anche la notizia della seconda apparizione e la profezia della bianca Signora. Infatti, tutto avvenne secondo la profezia di Maria e a quella chiesetta accorse una moltitudine di infermi che ricevette tante grazie dalla Vergine. Questa notizia si diffuse in tutta Europa fino a Gerusalemme. Quindi Francesco Maria Ruffo, conte li Sinopoli e Tiberio Ruffo, principe di Scilla, essendo padroni del beneficio di quella chiesetta, nel 1667 ampliarono il tempio e vi fondarono una collegiata, servita con molto decoro dall'Abate, Otto canonici e sei cappellani, cosicché durante tutte le ore canoniche vi si recitavano i santi uffici.

Tra i doni che la famiglia Ruffo fece alla collegiata ci fu il Sacro capello della Madonna, a sua volta donato ai Ruffo dal conte Ruggero di Sicilia nel 1101.

Dopo la fondazione della collegiata, attorno ad essa i Sinopolesi cominciarono a costruire case e per indicare quella contrada che ora è parte integrante del paese, i Sinopolesi dicono 'a Madonna', tale denominazione è diffusa anche tra devoti pellegrini della Piana e dei paesi aspromontani.

 

Interno del Santuario della Madonna di tutte le Grazie

 

Antichissimo dipinto della Madonna, posto al centro dell'altare

 

Particolari dell'Altare

 

 

Madomma del Pilerio -1508-

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Interno della chiesa illuminata

 

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