TENT(A) - AZIONI
prov (oc) a -zioni teatrali

 

 

Ma il serpente disse alla donna:
"Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste,
si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio,
conoscendo il bene e il male."

Genesi 3, 4-5

 

L'informazione non è chiara e si confonde con le voci, le leggende metropolitane, le speranze, ecco perché il serpente spacciatore del proibito riesce a convincere, ancora oggi, che provare il frutto - della chimica - dà la possibilità di trovare libertà e felicità, senza rischi.

Il disagio, l'insicurezza, l'ansia, la moda, la paura, la noia, il tentativo di fuggire problemi della vita quotidiana e sociale, la ricerca di facile felicità, la difficoltà del controllo da parte delle autorità, la facilità di produzione e distribuzione hanno permesso alle droghe sintetiche una diffusione che è soltanto intuibile, ma che lascia intravedere uno scenario inquietante.

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tentazioni

La tentazione di conoscere gli altri, la tentazione di divertirsi, la tentazione di andare a ballare, la tentazione di dimenticare per un po’ la noia e la routine del lavoro, la tentazione di trasgredire una regola, la tentazione di essere diversi per una volta, la tentazione di essere felici, sono l'oggetto di una ricerca esistenziale che coinvolge tutti. Ma in che modo la tentazione ci prende? Perché scegliamo una strada, piuttosto che un'altra, per raggiungere le sua braccia ben tese, pronte per accoglierci?

 

 

Perché un laboratorio teatrale?

La Comunità di via Gaggio ha proposto ad un gruppo di giovani di tentare un esperimento teatrale, per conoscere e raccontare la realtà del fenomeno, per discuterne in un "altro" modo e per cercare o suggerire delle possibilità. Ci siamo ritrovati in cerchio, per mettere in comune i pensieri, le inquietudini, le preoccupazioni e le domande che la scelta di cedere alla tentazione delle sostanze stupefacenti sintetiche, suscita in noi. La provoc-azione teatrale ha preso la struttura di un trittico: nel primo quadro avviene la caduta nel paradiso, attraverso il nuovo rito che sembra condurre alla felicità; nel secondo si affronta il problema della conoscenza del bene e del male, soprattutto del male che consegue all'uso di sostanze sintetiche; la scena finale conclude la riflessione teatrale con una domanda: cosa posso fare?, uno sguardo alle azioni che si possono tentare per cambiare qualcosa, per modificare il rituale e soprattutto il suo risultato.

 

attorno al cerchio

La struttura essenziale della scena si sviluppa, come una spirale, oltre il perimetro di una ideale circonferenza, simbolo di confine tra la realtà quotidiana del giorno e una realtà quotidiana notturna, che sembrano non confinare più. "Cos’è IN, cos’è OUT" cosa c’è dentro, cosa sta all'esterno e quale realtà si agita in prossimità di quello spazio, sul confine, nel passaggio; cosa succede se la linea chiusa si apre, si spezza, si avvolge in gorghi e vortici?

 

Gli autori

Scaturita dall'esperienza e dall'osservazione di Angelo Cupini, Mariacarla Castagna e Paolo Schiavo, responsabili della Comunità di via Gaggio, l'idea dello spettacolo è stata con loro elaborata dai giovani attori del laboratorio: Fabio Colombo, Romina e Gabriele Marra, Danilo Valsecchi, Matteo Binda, Barbara Spreafico, Michela Giusto, Antonella Gallace, Chiara Pizzagalli, Camala Talarico, Gigi Maniglia, Gloria Riva sotto l'attenta direzione dell'attore/regista Michele Fiocchi.

 

Lo spettacolo

Abbiamo cercato di interpretare racconti, esperienze dirette, voci, informazioni, interviste, parole, informazioni scientifiche, sensazioni, il risultato è una provoc-azione teatrale, uno spettacolo da strada o da piazza, basato su azioni corali nate nel silenzio o sviluppatesi in stretta relazione con la musica, su intensi cambi di ritmo, accompagnate da testi semplici e provocatori. Il composto sintetizzato nel laboratorio è una singola goccia che vogliamo far precipitare nel mare, come una suggestione tra i pensieri e le emozioni degli spettatori, che dilati il fronte d’onda, in ogni direzione. Inevitabilmente scende in profondità mentre si propaga a tutta la superficie circostante e a tratti si rifrange per creare nuove geometrie. L'azione interferisce con il sentimento degli spettatori, perché una goccia, anche la più piccola, non lascia il mare indifferente.

 

 

le date

10 MAGGIO 2000, ISTITUTO "BERTACCHI" PIAZZA CENTRO LA MERIDIANA

28 MAGGIO 2000, MANIFESTA - OSNAGO

3 GIUGNO 2000, GIORNATE DELLA MONDIALITA', CASA SUL POZZO

13 LUGLIO 2000, "CASA GIGLIO" - VENDROGNO

21 LUGLIO 2000, "PERCORSI 2000" - CASA SUL POZZO

11 OTTOBRE 2000, 25° COMUNITA' DI VIA GAGGIO, CASA SUL POZZO

25 NOVEMBRE 2000, ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRA "BOVARA" - LECCO

8 MARZO 2001, CON I GIOVANI DELL'ORATORIO DI S. GIOVANNI - LECCO

24 MARZO 2001, LICEO PSICO-SOCIO-PEDAGOGICO, VILLA GREPPI

31 MARZO 2001, CON IL LICEO ARTISTICO "MEDARDO ROSSO" LECCO

5 MAGGIO 2001, CON I MINORI DELL'ISTITUTO "BECCARIA" MILANO

14 GIUGNO 2001, ORATORIO DI PESCATE ORE 21.00

 

Prossime date:

11 O 12 OTTOBRE 2001, Germania - Monaco

 

 

le reazioni dei giovani allo spettacolo

 

 

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